Scioperi: intervista di Susanna Camusso al ‘Quotidiano Nazionale’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2015
Intervista di Susanna Camusso al ‘Quotidiano Nazionale’
28/07/2015 In un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ il segretario generale della Cgil afferma: “sbagliati quegli scioperi, no a proteste tipo Pompei e Alitalia, ma Renzi strumentalizza. Il governo non tocchi i diritti dei lavoratori e sblocchi i contratti pubblici”
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Lavoro: Cgil, dati dimostrano fallimento annunciato del Jobs act
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2015
Lavoro: Cgil, dati dimostrano fallimento annunciato del Jobs act
27/07/2015 Sorrentino: “Governo ne prenda atto e cambi politiche”
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Camusso, la mia Cgil è pronta a firmare un patto a Pompei
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 27, 2015
Camusso, la mia Cgil è pronta a firmare un patto a Pompei

Lettera del segretario al Corriere del Mezzogiorno: la protesta indetta da altri sindacati ha creato gravi disagi ai visitatori degli scavi archeologici, una figuraccia del nostro Paese nel mondo. Quello che serve è un piano organico e integrato
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Intervista di Susanna Camusso a ‘il manifesto’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 27, 2015
Intervista di Susanna Camusso a ‘il manifesto’
25/07/2015 da www.cgil.it Continua a leggere questo articolo »
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Per l’Europa: ripartiamo dal Manifesto di Ventotene
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 22, 2015
da facebook CGIL-Confederazione-Generale-Italiana-del-Lavoro
Nell’agosto del 1941, in pieno fascismo, in esilio nell’isola di Ventotene, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni con Ursula Hirschmann, elaborarono un documento (il primo ufficiale) che prefigurava la necessità dell’istituzione di una Federazione europea dotata di un Parlamento europeo e di un Governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali come l’economia e la politica estera come argine ai totalitarismi e allo strapotere delle èlite conse…rvatrici. Il titolo di quel documento che oggi conosciamo come Manifesto di Ventotene è Per un’Europa libera e unita. L’europa di oggi è lontana da quegli ideali di solidarioetà e democrazia. Austerità, rigidità, attacco ai diritti dei lavoratori non erano in quelle righe nè nelle idee degli autori del manifesto. Per noi l’Europa del Manifesto resta un obiettivo di democrazia e solidarietà. Oggi più necessario che mai. A settembre a Parigi, si terrà il Congresso della CES, la confederazione europea dei sindacati, che eleggerà l’italiano Luca Visentini segretario generale. Insieme vorremmo rilanciare il progetto dell’Europa di Ventotene, Per questo, all’Europa e ai suoi ideali originari, abbiamo dedicato i dibattiti di Cgil Incontri, l’annuale kermesse del lavoro che si tiene a Serravalle Pistoiese. Per questo venerdì saremo a Ventotene per rilanciare quelle idee e quegli ideali.
Per chi volesse leggerne il testo, il Manifesto è disponibile a questo link http://www.italialibri.net/contributi/0407-1.html
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PENSIONI: I SINDACATI INCONTRANO I PARLAMENTARI SENESI
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2015
PENSIONI: I SINDACATI INCONTRANO I PARLAMENTARI ELETTI NEL TERRITORIO SENESE.
Siena, 21 luglio 2015 – Ieri i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Pensionati e Confederali di Siena, nell’incontrare i Parlamentari eletti nel territorio senese, hanno ribadito la necessità di intervenire sulla Legge Fornero per apportare le necessarie modifiche non solo a favore degli attuali pensionati ma, nell’equilibrio e nell’equità generale del sistema pensionistico, anche delle nuove generazioni e del futuro previdenziale dei lavoratori di oggi e di domani.
Nella sede della Camera del Lavoro di Siena sono infatti intervenuti i Deputati eletti nel territorio senese per un confronto in merito alla trasformazione in legge del decreto-legge 65, quello che dà applicazione alla sentenza della Consulta. Il punto su cui i sindacati insistono maggiormente è la necessità di “eliminare i danni causati dal blocco, non tanto chiedendo indietro la totalità degli arretrati, ma tramite un ricalcolo delle pensioni com’era prima che la Fornero lo modificasse”.
Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la necessità di un sistema previdenziale che guardi ad una maggiore giustizia sociale, che possa tutelare prima di tutto i redditi più bassi e le fasce dei pensionati socialmente in difficoltà.
Intanto continua il dialogo dei sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL con il Governo. Il tavolo di giugno con il Ministro del welfare Giuliano Poletti è stato molto positivo: “Da sempre chiediamo che si stabilisca un confronto permanente sul tema delle pensioni italiane che sono tra le più basse e le più tassate in Europa, a tal fine le organizzazione sindacali dei pensionati chiedono l’introduzione di un meccanismo stabile per il calcolo e che con le risorse degli arretrati che non saranno restituiti si possa costruire un fondo per i giovani, o comunque siano reinvestiti in previdenza sociale”.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pensionati e i Parlamentari si sono lasciati con l’intenzione di dare continuità a questi incontri al fine di proseguire un confronto in merito al tema delle pensioni.
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Pensioni: Cgil, governo dimentica 50mila esodati da salvaguardare
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2015
Pensioni: Cgil, governo dimentica 50mila esodati da salvaguardare
da www.cgil.it
21/07/2015 Lamonica: “Chiudere vicenda, a eguale condizione corrispondano eguali diritti”
Lamonica ricorda inoltre che “l’Inps non ha ancora ottemperato all’impegno preso con il Parlamento di rendere noto il numero esatto di lavoratori effettivamente salvaguardati e le risorse finora spese al riguardo”. “Si tratta di dati indispensabili – spiega – perché proprio a partire dalle risorse impegnate ma non spese si può procedere alla settima salvaguardia, completando così una vicenda che è scandalosamente ancora in piedi”
“Anche il ministero del Lavoro – sottolinea la dirigente sindacale – non comunica i dati, e i due soggetti continuano a rimpallarsi la responsabilità”.
“Siamo con i lavoratori che oggi manifestano davanti a Montecitorio – sostiene Lamonica – e riconfermiamo il nostro impegno per far sì che la questione si possa definitivamente chiudere, assicurando – conclude – che a eguale condizione corrispondano eguali diritti”.
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Emilia Romagna: siglato il Patto per il lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2015
Emilia Romagna: siglato il Patto per il lavoro
Nel documento la Giunta e le componenti della società regionale, sindacati, parti datoriali, terzo settore, università, condividono le linee per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione in regione. Mobilitate risorse per quasi 15 miliardi
da rassegna.it
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Intervista di Susanna Camusso a ‘La Stampa’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2015
Intervista di Susanna Camusso a ‘La Stampa’
da www.cgil.it
20/07/2015 “Aiutare prima i redditi bassi e combattere l’evasione ” così il segretario generale della Cgil in una intervista al quotidiano ‘La Stampa’. “Bisogna concentrare tutte le risorse disponibili a favore dell’occupazione dei giovani”
Ma non è positivo ipotizzare un taglio così forte delle tasse? «Dire solo “fisco” non basta: occorre vedere quali scelte concrete si fanno. Come non basta dire solo “prima casa”, perché può implicare interventi anche molto differenti fra loro: bisogna dire a quali redditi si guarda, a quali livelli di giustizia fiscale si punta».
Cosa non funziona secondo lei? «Intanto c’è un problema di scansione dei tempi. Perché gli interventi sui redditi più bassi e sui pensionati al minimo, che sono i soggetti più in difficoltà, vengono previsti solo nel 2018 ed in questo campo aspettare tre anni, un tempo infinito, significa solo aumentare ancor di più le disuguaglianze. Seconda questione: interventi di tipo universalistico, quando ci si trova in situazioni come la nostra, non generano miglioramenti ma contribuiscono solo a peggiorare la situazione. Come è già accaduto per altri provvedimenti l’impressione che la crescita delle disuguaglianze per questo governo non rappresenti un problema. Mentre invece questa è una delle ragioni più vere della crisi del Paese».
Cosa bisognerebbe fare? «La vera rivoluzione da fare per me è un’altra: bisognerebbe concentrare tutte le risorse disponibili a favore dell’occupazione dei giovani, visto che abbiamo una disoccupazione al 42%, anche allentando il patto di stabilità dei comuni o azzerando le tasse su tutti i nuovi investimenti. Perché capisco che per una famiglia operaia avere al massimo 500 euro in più all’anno possa essere importante ma non avere più in casa un figlio disoccupato vale molto di più: significa vedere il futuro. Poi occorre chiudere la forbice delle disuguaglianze. E anziché continuare a ridurre il costo del lavoro, bloccando il rinnovo dei contratti e riducendo ancora il peso delle tasse, con l’idea che questa sia l’unica ricetta, occorre pensare ad un grande provvedimento che riunisca tutti gli incentivi e agevoli davvero molto gli investimenti. Così come farei un intervento di decontribuzione a favore delle assunzioni, ma quelle nuove, aggiuntive. Perché il nostro problema è ab- battere l’esercito di 3 milioni di disoccupati».
L’idea del patto fiscale però non le dispiace. «L’idea di proporre al Paese un grande patto fiscale è giusta, però deve farne parte anche la lotta all’evasione. Che deve essere lotta vera. E poi questo patto va proposto al Paese, non solo ad una sua parte».
Con quali strumenti? «Bisogna iniziare a destinare un po’ di risorse alla possibilità di detrarre una serie di spese che forse potrebbero rendere più incisiva la lotta all’evasione. E poi occorre incentivare di più l’uso della moneta elettronica, magari pensando ad una grande convenzione con le Poste per fornire a prezzi agevolati se non proprio azzerati questi nuovi strumenti a tutti i pensionati. Poi sarebbe bene smettere di intralciare l’attività dell’Agenzia delle entrate e in Parlamento la legge sulla corruzione».
I redditi più bassi non dovrebbero però beneficiare del taglio delle aliquote Irpef? «La proposta di arrivare a due solo aliquote è un cedimento culturale alla Lega e alle teorie più destrorse. Ricordo che la progressività fiscale è uno degli strumenti fondamentali dell’uguaglianza e la modulazione è fondamentale ancora più in un Paese come il nostro dove il lavoro dipendente è il grande contribuente».
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I rischi e la complessità della vicenda greca
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 17, 2015
I rischi e la complessità della vicenda greca
17/07/2015 da www.cgil.it Continua a leggere questo articolo »
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