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AOUS: ieri l’assemblea dei lavoratori

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 15, 2010

Ieri, 14 dicembre 2010, si è svolta un’assemblea generale molto partecipata delle lavoratrici e dei lavoratori dell’AOUS indetta da FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e RSU Aziendale.
E’ emersa dagli interventi la grave condizione di carenza di personale in cui vertono molti reparti e servizi dell’Azienda Ospedaliera. Non sono coperte con assunzioni a tempo determinato più del 65% delle assenze lunghe (maternità, malattie lunghe, aspettative, etc.), dato che genera una carenza di personale per più di 50 solo tra infermieri, personale addetto all’assistenza ed ostetriche, a cui si aggiungono le carenze anche delle figure professionali del tecnico sanitario.
Le carenze organiche non stanno solo mettendo a rischio il lavoro dei professionisti e la garanzia dei diritti contrattuali dei lavoratori come il diritto al riposo e alle ferie, già difficilmente esigibili come si può rilevare dai dati sul numero di ore e ferie accantonate dai lavoratori; ma inoltre mettono in discussione gli standard di qualità assistenziali che l’Azienda dovrebbe erogare alla cittadinanza. Riteniamo infatti che a parità di processo assistenziale e di organizzazione del lavoro, un taglio del personale generi una dequalificazione dei servizi, un’insoddisfazione dei cittadini e un crescente malessere tra i lavoratori.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’AOUS sono consapevoli del momento di difficoltà che vive il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale dovuto ai tagli operati dal Governo e ritengono che all’interno dell’Azienda ci siano spazi di razionalizzazione che consentano di mantenere i livelli di qualità assistenziali e quindi le dotazioni organiche in essere. Questa politica di risparmio invece pesa sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori e non è rispettosa degli indirizzi regionali contenuti nella Finanziaria, in cui si fa esplicito riferimento al mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, con particolare attenzione al personale infermieristico e OSS.
Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e la RSU Aziendale, che da mesi stanno lavorando ai tavoli per cercare una soluzione alle problematiche esposte, rinnovano la disponibilità ad affrontare – con percorsi chiari e trasparenti nei confronti di tutte le lavoratrici e lavoratori – seri progetti di riorganizzazione aziendale che non riducano la qualità dei servizi tagliando le dotazioni organiche. Si è richiede pertanto un incontro urgente da tenersi entro il mese di dicembre con il Direttore Generale, al fine di garantire un impegno concreto della Direzione sulla reintegrazione delle dotazioni organiche stesse; fermo restando che le Organizzazioni Sindacali e la RSU Aziendale si faranno carico delle istanze portate dall’assemblea.

Siena, 15 dicembre 2010

Argomenti: Azienda Ospedaliera, FP |

Governo: Camusso, maggioranza politica non c’è più, meglio andare alle urne

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 15, 2010

Governo: Camusso, maggioranza politica non c’è più, meglio andare alle urne
Secondo il Segretario Generale della CGIL, mentre la crisi continua a mordere, è necessario “determinare un’agenda che se ne occupi, guardando all’occupazione e al lavoro”
14/12/2010 da www.cgil.it

Il Governo ottiene la fiducia al Senato e alla Camera. Nella prima parte della mattinata di oggi (14 dicembre) il voto è stato espresso al Senato, dove l’esecutivo ha ottenuto la fiducia con 162 voti a favore a fronte dei 135 contrari, mentre 11 sono stati gli astenuti. Alla Camera invece sono stati solo 3 i voti, con i quali è stato possibile alla maggioranza bocciare le mozioni di sfiducia nei confronti del governo, infatti, sono stati espressi 314 voti contrari e 311 favorevoli, solo due gli astenuti.

Ma in realtà, ha commentato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso “l’esecutivo Berlusconi non ha più una maggioranza politica” e dunque, “se non ci sono le condizioni per avere un governo del Paese è meglio andare alle urne”.

Il leader della CGIL ha fatto notare come la crisi continua a mordere, saggezza e attenzione per il Paese richiederebbero, ha detto Camusso “di determinare un’agenda che se ne occupi, guardando all’occupazione e al lavoro”. La dirigente sindacale esprime preoccupazione in merito ai risultati di oggi “temo invece – ha proseguito – che avremo una situazione di instabilità e code velenose che non saranno utili al Paese e che sono sempre un grande rischio”.

Rispetto ai 314 voti che il Governo ha ottenuto alla Camera, Camusso conclude facendo notare che “se i deputati sono 630, non c’è una maggioranza alla Camera”, come era evidente anche, ha affermato la numero uno di corso d’Italia, “dall’indecoroso spettacolo della compravendita dei voti per la necessità del premier di avere la fiducia”.

Argomenti: CGIL |

Crisi: a novembre 600mila lavoratori in cassa

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 13, 2010

Crisi: CGIL, a novembre 600mila lavoratori in cassa
Il rapporto CGIL denuncia una situazione economica e sociale insostenibile per milioni di lavoratori, i quali, nel corso del 2010, hanno perso nel loro reddito 4 miliardi di euro, mentre ogni singolo lavoratore, ha avuto una perdita economica certa, di oltre 7.516 euroRapporto CIG novembre » Causali aziende CIGS
13/12/2010 da www.cgil.it

Sono circa 1,2 miliardi le ore di Cassa integrazione autorizzate da inizio anno a novembre. Ore dietro le quali ci sono ancora stabilmente circa 600mila lavoratori coinvolti nei processi di CIG che hanno subito un taglio netto del reddito di 4 miliardi di euro, circa 7.516 euro euro per ogni singolo lavoratore. Questi alcuni dati dalle nuove elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della CGIL Nazionale nel rapporto di novembre.

Dall’analisi della CGIL emerge che, dopo aver registrato ad ottobre il superamento del miliardo di ore, la CIG segna un nuovo record negativo. Cala nel complesso a novembre la richiesta di ore, pari a 90.705.038 per un calo congiunturale del 10%, ma da inizio anno l’incremento sullo stesso periodo del 2009 è del 37,8%, per un totale di ore pari a 1.117.184.693. Sul totale delle ore si registra una progressiva diminuzione degli strumenti ordinari mentre la cassa in deroga (CIGd) copre una fetta rilevante del totale monte ore.

Motivi per i quali la CGIL pone il problema del finanziamento della CIGd: “Per l’anno in corso – spiega il segretario confederale, Vincenzo Scudiere – sono molti i lavoratori che non ricevono il contributo economico nei tempi previsti e lo stanziamento autorizzato per il prossimo potrebbe non coprire i costi visto che le ore di CIGd sono aumentate del 248,8% mentre lo stanziamento riflette la stessa cifra del 2009”. Per il sindacalista “il 2010 è stato l’anno in cui lavoratori e imprese hanno raschiato il fondo del barile e le prospettive, senza scelte di politica economica e industriale, non sono positive. Il governo – spiega Scudiere – continua a non scegliere e a subire decisoni, come quelle della Fiat, senza individuare settori e politiche d’intervento”.

Dati CIG. Nel dettaglio del rapporto della CGIL si segnala il calo significativo della Cassa integrazione ordinaria (CIGO), a novembre -12,7% sul mese precedente per un monte ore pari a 20.814.688 mentre da inizio anno sullo stesso periodo del 2009 la flessione è del 38,9% per 320.365.019 ore. La CIGO continua a rallentare e si stabilizza sugli ultimi valori fatti registrare ma, secondo la CGIL, “non si intravede una ripresa produttiva tale da muovere positivamente l’occupazione nei settori produttivi”. Nella maggioranza dei settori c’è infatti una riduzione delle ore di CIGO ma in quello alimentare, nell’edilizia, nell’energia, nei servizi e nelle attività concesse con l’agricoltura si registra la tendenza ad un nuovo aumento.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria (CIGS) si registra una diminuzione a novembre sul mese di ottobre del -8,6% per 38.906.191 di ore di CIGS autorizzate mentre da inizio anno l’aumento resta consistente: +140,6% sul 2009 per un volume di 445.594.257 ore. I settori con incrementi maggiori sono: il metallurgico +396,8% (che resta quello con l’aumento maggiore), il legno +334,3%, il meccanico +248,1%, l’edilizia +189,2%, carta e poligrafiche +145,6% e il commercio +52,9%. Continua il trend di aziende che progressivamente passano dalla CIGO alla CIGS e si acuisce il pericolo sulle prospettive occupazionali: “Si stanno determinando – segnala la CGIL – nuove condizioni produttive nelle aziende che tendono a stabilizzarsi su una minore occupazione, soprattutto nella continua assenza di una ripresa dei consumi”

La Cassa integrazione in deroga cala a novembre sul mese precedente del 9,7% per un totale di ore pari 30.984.159. Rispetto agli undici mesi di quest’anno, sullo stesso periodo del 2009, registra un aumento del 248,8% per 351.225.417 di ore autorizzate. I settori con il maggiore ricorso continuano ad essere i quelli che non rientrano nella normativa attuale della CIGS. Tra i settori con più occupazione c’è l’edilizia che resta quello con l’aumento più consistente da inizio anno, pari a +996,1% sul 2009. Segue il settore chimico +294,2%, il legno +484,8%, il commercio +313,3%, carta e poligrafiche +283,2% la piccola industria meccanica +213,1% ha il volume più alto con 106.881.475 ore. Le regioni maggiormente esposte con la CIGD restano la Lombardia con 83.641.463 ore da inizio anno (+156,4% sul 2009) e l’Emilia Romagna con 50.183.755 ore (+732,9%).

La CGIL segnala come “la CIGD da ormai da sette mesi fa registrare una domanda da oltre 30 milioni di ore: un dato che dimostra come finiscano nella deroga non solo i lavoratori della ziende che non rientrano nella normativa vigente ma anche quelli di imprese che hanno concluso i periodo stabiliti dalle diverse normative”. Per la CIGd si presenta quindi il problema del rifinanziamento per il prossimo anno perché trato sulle risorse del 2009 e non sull’esplosione (+248,8%) registrata nel corso di quest’anno”.

Causali di CIGS. I ricorsi ai decreti CIGS nei primi undici mesi dell’anno sono stati 6.185, con un aumento del 94,9% sullo stesso periodo dello scorso. I decreti riguardano 8.551 unità aziendali e si segnala un aumento delle crisi aziendali +110,9%, che rappresentano il 71,8% del totale dei decreti. Tra le altre causali significative per numero dei decreti restano le domande di ricorso al fallimento +84,1%, al ricorso al concordato preventivo +67,9%, in amministrazione straordinaria +52,5%. Aumentano i contratti di solidarietà del +81,3%, che rappresentano il 14% del totale dei decreti, mentre le domande di ristrutturazione aziendale sono solo 144, appena il 2,3% dei decreti, e le conversioni aziendali 13, lo 0,2% dei decreti.

Da una verifica condotta dalla CGIL sugli ultimi tre anni risulta “che, tra le aziende in CIGS, ve ne sono almeno un migliaio che in questi anni hanno fatto ricorso stabilmente alla straordinaria e che, per effetto della normativa sui periodi massimi di CIGS, sono entrate ora in una fascia di pericolo estremo sia per l’occupazione che per la loro sopravvivenza”. I dati inoltre dimostrano come sia “costante – spiega il rapporto – la tendenza negativa all’aumento degli interventi di tipo passivo verso le imprese mentre gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa non raggiungono una percentuale rilevante”, pari al 5,7% del totale dei decreti.

Occupazione e lavoratori in CIG. Nel periodo gennaio novembre 2010, considerando un livello medio di ricorso alla CIG, ovvero il 50% del tempo lavorabile globale (24,5 settimane), si confermano in questo periodo 1.630.000 lavoratori in CIGO, in CIGS e in CIGD. Se invece si consideranoi lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010 (49 settimane lavorative) si determina un’assenza completa di attività produttiva per 569.992 lavoratori, di cui 179.197 in CIGD. Il rapporto CGIL denuncia “una situazione economica e sociale insostenibile per milioni di lavoratori” calcolando come, nel corso del 2010, i lavoratori parzialmente tutelati dalla CIG hanno perso nel loro reddito 4 miliardi di euro, mentre ogni singolo lavoratore, che è stato a zero ore in tutto questo periodo, ha avuto una perdita economica certa, anche al netto del consumo effettivo delle ore di CIG autorizzate, di oltre 7.516 euro.

Argomenti: CGIL |

Crisi: CGIL, cala la CIG ordinaria, ma cresce la straordinaria e la deroga

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 7, 2010

Crisi: CGIL, cala la CIG ordinaria, ma cresce la straordinaria e la deroga da www.cgil.it

I dati, diffusi oggi dall’INPS, rilevano una diminuzione della Cassa Integrazione ordinaria. Secondo la Confederazione è conseguenza del fatto che le aziende hanno finito i periodi a disposizione, lontana quindi la ripresa economica: “tutti ci augureremmo una vera ripresa, ma dire che è già in atto e parlare di riduzione della CIG serve solo a giustificare perché non si fa abbastanza per tutele e sviluppo”

06/12/2010

Il calo della Cassa integrazione ordinaria, come riferito questa mattina dall’INPS, è dovuto, secondo la CGIL, al fatto che le aziende hanno finito i periodi a disposizione e quindi siamo ancora lontani dalla ripresa economica, l’opposto di quanto affermato dal Presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua. Intanto, precisa la Confederazione, continua a crescere la Cassa integrazione straordinaria e quella in deroga. “Tutti ci augureremmo una vera ripresa, ma dire che è già in atto e parlare di riduzione della CIG serve solo a giustificare, perché non si fa abbastanza per tutele e sviluppo” ha dichiarato Fulvio Fammoni, Segretario Confederale CGIL. A novembre, infatti sottolinea la CGIL, si sono raggiunte un miliardo e centosedici milioni di ore di CIG autorizzate. Duecentomilioni di ore in più rispetto al dato finale dello scorso anno. Non solo, ribadisce il dirigente sindacale, si è ampiamente abbattuto il numero del miliardo di ore, ma la qualità della richiesta, “spesso forzatamente per le scelte del governo, peggiora ed arriva all’anticamera dell’espulsione dei lavoratori”. Preoccupanti quindi, secondo la CGIL, le prospettive per il 2011: “visto che – come precisato da Fammoni – le risorse per la deroga sono insufficienti e senza le modifiche richieste, tutti coloro che esauriranno la CIGS, attingeranno a questo strumento rendendole ancora più insufficienti, con il rischio che si cominceranno a lasciare a casa le persone. Per questo tutte le parti sociali avevano avanzato proposte al governo che non sono state prese in considerazione”. Il Segretario Confederale della CGIL ha espresso inoltre, forti perplessità anche sui dati diffusi relativi alla disoccupazione e alla mobilità che, dice, “dovrebbero essere meglio specificati”. “Perché – chiede Fammoni – le domande di disoccupazione, che pure in verità restano altissime, sono leggermente meno del 2009, ci sono meno disoccupati? La realtà è che spesso le domande di disoccupazione calano perché molti, esauriti i periodi massimi di indennità e non avendo trovato lavoro, non hanno più i requisiti per fare domanda”.

Argomenti: CGIL |

FP CGIL e FLAI CGIL: L’Unione dei Comuni come risposta ai tagli della Legge Finanziaria 122/2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 6, 2010

L’Unione dei Comuni come risposta ai tagli della Legge Finanziaria 122/2010

14 dicembre 2010 – ore 9.00 – Sarteano – Teatro Comunale degli Arrischianti

con il patrocinio del Comune di Sarteano

Programma

saluto del Sindaco del Comune di Sarteano

introduzione Simone Pizzichi, Segretario Generale FP CGIL Siena

Interverranno:

Francesco Lamandini, Presidente dell’Unione Terre dei Castelli (MO)
Dott. Mauro Trotta, Dip. Affari Istituzionali ed Autonomie Locali della Regione Toscana
Rosanna Pugnalini, Consigliere della Regione Toscana
Marco Bonaccini, Segretario Generale FP CGIL Modena
Luisella Brivio, Segreteria CGIL Siena
Damiano Marrano, Segretario Generale FLAI CGIL Toscana

dibattito

Conclusioni di Antonio Lazzaro, Segretario Generale FP CGIL Toscana

Argomenti: Comuni, FLAI, FP |

Contratto artigiani tessile e moda: finalmente siglata l’ipotesi di accordo per il contratto unico dell’intero comparto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 3, 2010

CONTRATTO ARTIGIANI AREA TESSILE E MODA: FINALMENTE SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO PER IL CONTRATTO UNICO DELL’INTERO COMPARTO

I contratti nazionali di lavoro dell’artigianato relativi alle aziende dei settori tessile, abbigliamento, calzature, pelli e cuoio, occhialeria e pulitintolavanderia erano scaduti alla fine del 2008. I sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil e le associazioni datoriali degli artigiani (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) sono riusciti a fare il miracolo: da più contratti è scaturita un’intesa unica per l’intero settore della moda e del tessile e questa notte a Roma è stata firmata l’ipotesi di accordo per il contratto unico che scadrà il 31 dicembre 2012.

In provincia di Siena riguarda circa 1.000 addetti impiegati in una novantina di imprese artigiane.

“L’intesa – commenta Thomas Borromeo, Segretario generale della Filctem Cgil di Siena – rappresenta una concreta, sia pur parziale, risposta a difesa del salario dei lavoratori del settore, messo a dura prova dalla crisi in atto, e permette a tutti i lavoratori, attraverso l’armonizzazione delle normative, di avere il contratto unico per l’intera area tessile”.

L’intesa prevede un aumento mensile di 76 euro (al terzo livello) erogato in tre ”tranche”: dal 1 dicembre 2010, 30 euro; dal 1 settembre 2011, 20 euro; dal 1 giugno 2012, 26 euro, oltre ad una “una tantum” di 122 euro erogata in due “tranche”: la prima, il 1 marzo 2011, 61 euro; la seconda, il 1 marzo 2012, 61 euro. Più di una le novità per la parte normativa: il potenziamento dell’Osservatorio di settore che promuoverà e monitorerà, passo dopo passo, le politiche di sostegno al miglioramento del settore; la contrattazione regionale di 2° livello e le attività delle rappresentanze territoriali per la sicurezza; il rafforzamento della tutela di lavoratori e imprese contoterziste; la costituzione – è la prima volta – di un fondo integrativo sanitario che prevede l’estensione delle sue prestazioni anche ai lavoratori a termine; il miglioramento della conservazione del posto di lavoro fino a 12 mesi in caso di malattia, oltre a migliori condizioni per l’apprendistato; la stesura di un nuovo articolo che garantisce maggiori diritti ai lavoratori immigrati; l’ampliamento del piano formativo settoriale con particolare riferimento ai temi inerenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo un monte ore retribuito di 28 ore/anno.

Siena, 3 dicembre 2010

Argomenti: FILCTEM |

Appalti delle pulizie degli istituti scolastici: un primo passo avanti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 3, 2010

Appalti delle pulizie degli istituti scolastici: un primo passo avanti

Il 2 dicembre 2010 si è svolto lo sciopero e la manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti di pulizia degli Istituti Scolastici (Ex Lsu e Appalti Storici).

L’adesione allo sciopero è stata altissima in tutta Italia, così come la presenza in Piazza Montecitorio a Roma che a visto la partecipazione oltre 3000 addetti più altri 750 nelle manifestazioni di Palermo, Venezia e Modena.

Durante il presidio a Roma si sono presentati diversi esponenti politici di opposizione che in apertura dei lavori della Camera hanno chiesto al Governo di intervenire per dare le risposte sulle garanzie occupazionali e di reddito avanzate dai manifestanti.

Nel primo pomeriggio una delegazione di Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil, unitamente a lavoratrici e lavoratori, è stata ricevuta da un Rappresentante del Gabinetto del Consiglio dei Ministri, incontro dove le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato le gravissime problematiche che i due settori stanno vivendo.

È stata sottolineata le necessità di interventi sul piano finanziario che diano risposte in merito a:ritardi di pagamento da parte del Miur per recuperare gli stipendi ad oggi non ancora liquidati; certezze delle proroghe degli appalti in scadenza alle attuali condizioni; gare di appalto non per singolo istituto e soprattutto il rifinanziamento complessivo della spesa per il mantenimento dell’attuale occupazione alle medesime condizioni economiche.     
 
Sui temi posti al tavolo i Rappresentanti del Governo hanno dichiarato che se non si riuscirà a trovare risorse economiche all’interno della legge di stabilità in discussione, si terrà conto del problema per darne copertura in altri dispositivi di legge che andranno in votazione entro la fine dell’anno.

Comprendendo la drammaticità delle situazione, si sono fatti carico di predisporre una relazione dettagliata da presentare al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio così da organizzare per la prossima settimana un incontro che entri nel merito e fornisca le risposte alle richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali. 

La valutazione dell’incontro è stata positiva perché ha permesso di aprire un canale diretto con il Governo per avere le risposte urgenti di cui hanno bisogno gli Ex Lsu e chi lavora negli Appalti Storici.

È evidente che  l’incontro della prossima settimana e quello già in programma per il 17 dicembre con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, saranno decisivi per  risolvere complessivamente le vertenze, per questo le Organizzazioni Sindacali, manterranno comunque alta l’attenzione attraverso ulteriori iniziative a livello territoriale, perché queste lavoratrici e lavoratori non tornino ad essere invisibili.

FILCAMS CGIL e UILTRASPORTI

Argomenti: appalti, FILCAMS, pulizie, scuola |

Carcere di Ranza: razionata l’acqua potabile

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 3, 2010

MENTRE L’ITALIA (PURTROPPO) ANNEGA A CAUSA DELLE TROPPE PIOGGE A RANZA SI RAZIONA L’ACQUA POTABILE

Mercoledì 1 dicembre la Direzione della Casa di Reclusione di San Gimignano è stata costretta ad emanare apposito avviso di razionamento dell’acqua potabile per tutto l’istituto, in seguito agli ormai “famosi” problemi dei pozzi di raccolta dell’acqua, problema estremamente delicato che da troppi anni si presenta continuamente, con disagi per gli operatori penitenziari e per la popolazione detenuta ristretta nell’istituto.

Come se non bastassero le problematiche della cronica carenza di organico del personale di polizia penitenziaria, del sovraffollamento della popolazione detenuta, dell’assenza di un Dirigente “fisso”, oggi anche il razionamento dell’acqua potabile.

E’ chiaro che il fallimento dell’Amministrazione Penitenziaria passa anche dalla presente denuncia, poiché “sembra” che circa due anni fa la stessa Amministrazione abbia rifiutato una proposta del Comune di San Gimignano, che si era offerto di farsi carico delle spese necessarie per la risoluzione del problema (circa tre milioni di euro), praticamente il 50% delle spese per l’allacciamento alla conduttura del comunale; visti i tempi di allora, e quelli di oggi, un plauso va all’Amministrazione comunale e al Sindaco, sempre molto vicino e disponibile alle problematiche di Ranza, e un “grazie” particolare va da parte del personale all’Amministrazione Penitenziaria, totalmente assente su tutte le problematiche che riguardano l’istituto.

Un altro “grazie” lo vogliamo dare all’Amministrazione penitenziaria regionale, per non aver mantenuto le promesse e gli impegni assunti circa due anni fa durante un incontro fissato proprio per le problematiche di Ranza, in cui si era assicurato che nel giro di un mese si sarebbe provveduto ad ubicare sul tetto della caserma un apposito “gavone” (deposito di acqua) con relativa pompa, giacenti in disuso, ma funzionanti presso il PRAP (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria), per alleviare temporaneamente i disagi del razionamento e la mancanza di acqua al personale in vista di altre soluzioni per tutto l’istituto, ma fino ad oggi mai installati.

La FP CGIL di Siena chiede con urgenza l’intervento degli organi preposti, al fine di stanziare nel più breve tempo possibile i fondi necessari per intervenire e sanare il problema dell’acqua o per prendere seriamente inconsiderazione, una volta per tutte, la proposta del Primo cittadino di San Gimignano o qualsiasi altra soluzione che preveda di risolvere tale problematica.

Contestualmente la FP CGIL chiede l’assegnazione di un Dirigente “fisso” e l’invio in missione di un congruo numero di personale di polizia penitenziaria (non meno di 30 unità) per alleviare i distacchi disposti dal Dipartimento verso il G.O.M. (Gruppo Operativo Mobile) e sanare i trasferimenti in/out nell’ultima assegnazione del 161° corso – la cronica carenza di personale ammonta al 40% in meno rispetto al DPR 8 febbraio 2001, pari a 60 unità agenti/assistenti in meno.

Nell’occasione si ribadisce che la FP CGIL è in stato di agitazione e si riserva di intraprendere tutte le iniziative di lotta e protesta che riterrà necessarie adottare con gli strumenti previsti e consentiti dalla normativa vigente nel caso in cui non ci siano fatti concreti.

      Per la Segreteria Provinciale FP/CGIL di Siena, Massimo Miscia

Siena, 3 dicembre 2010

Argomenti: carcere, FP |

“Salviamo il trasporto pubblico locale”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 3, 2010

La CGIL di Siena sostiene la mobilitazione “Facciamo squadra contro i tagli. Salviamo il trasporto pubblico locale” messa in campo dalle istituzioni locali (Provincia e Comune di Siena) e che oggi a Siena ha visto la presenza in piazza Gramsci anche di tutti i Sindaci della provincia.

La CGIL condivide le preoccupazioni delle Istituzioni sui nefasti effetti che il decreto legge 78/2010 può avere nel settore del trasporto pubblico, sia sul versante del rischio di una riduzione dei servizi con ulteriori disagi su tutti cittadini e soprattutto sui pendolari – lavoratori e studenti – che già vivono situazioni di grave difficoltà, sia sulla condizione delle persone che in questo settore lavorano che, a causa dei tagli indiscriminati fatti da questo Governo guardano al loro futuro con sempre maggiore preoccupazione.

Per questi motivi, per avere dei servizi di qualità in un contesto dove i lavoratori vedano resi esigibili i loro diritti, la CGIL di Siena auspica che la “mobilitazione” continui e veda partecipi tutti gli attori del nostro territorio fino al raggiungimento dell’obbiettivo.

CGIL Siena

Siena, 2 dicembre 2010

Argomenti: CGIL, trasporto pubblico |

Domani sciopero e presidio lavoratori ESTRA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 2, 2010

domani PRESIDIO/VOLANTINAGGIO davanti ai cancelli della società ESTRA di Siena di Viale Toselli dalle ore 8.00 alle ore 10.00

in concomitanza con lo sciopero nazionale del settore gas acqua indetto dalla FILCTEM CGIL

Argomenti: acqua, FILCTEM, GAS, presidio, scioperi |

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