Lavoratori pulizie scuole: il 2 dicembre sciopero e manifestazione a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 26, 2010
2 dicembre 2010
sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle pulizie nelle scuole
( Ex Lsu ed Appalti Storici )
manifestazione nazionale a Roma
L’incontro che si è svolto al Miur, il 17 novembre scorso, non ha prodotto chiarezza e risposte concrete in grado di garantire la continuità occupazionale e di reddito dei 25000 lavoratori degli appalti di pulizia nelle scuole.
FILCAMS-CGIL E UILTRASPORTI-UIL
denunciano la gravissima situazione occupazionale e di lavoro di 25000 lavoratrici e lavoratori del settore e anche il serio rischio che corre il sistema scuola e gli ambienti in cui vivono tantissimi studenti, alunni e bambini nonché insegnanti.
Perché il lavoro di queste lavoratrici e questi lavoratori è fondamentale per la pulizia, l’igiene e la sicurezza in moltissimi istituti scolastici nonché scuole materne, mentre i tagli e le azioni del Miur rischiano seriamente: di compromettere la salubrità dei citati ambienti scolastici; di pregiudicare la tutela della salute e della sicurezza degli alunni; di mettere in seria difficoltà la stessa gestione didattica delle scuole.
FILCAMS-CGIL E UILTRASPORTI-UIL
vista la gravissima situazione in atto, ritengono fondamentale l’adesione ed una grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori allo
sciopero nazionale del 2 dicembre 2010
e
alla manifestazione a roma
Argomenti: appalti, FILCAMS, manifestazioni, pulizie, scioperi, scuola |
CGIL: il 27 novembre un”imponente’ manifestazione per il futuro, il lavoro e i giovani
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 25, 2010
CGIL: il 27 novembre un”imponente’ manifestazione per il futuro, il lavoro e i giovani |
2100 pullman e 13 treni speciali arriveranno a Roma. A concludere la manifestazione la musica dei ‘Modena City Ramblers’, della ‘Casa del Vento’ e di Eugenio Bennato » VIDEO: Camusso, per costruire il futuro del Paese, ripartire dal lavoro » Pagina speciale » Spot / Video su CGILtv » Diretta della manifestazione su CGILtv |
E’ giunta l’ora di cambiare l’agenda politica di questo paese, se non si è nelle condizioni di farlo meglio andare al voto. Ad affermarlo è il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, che, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale del 27 novembre, ha voluto sottolineare, nello spiegare le ragioni di questa mobilitazione, come sia necessaria “un’agenda politica differente”, per il futuro del nostro paese. Un futuro che, ha proseguito la dirigente sindacale, “oggi non vediamo nelle scelte politiche del Governo”. Secondo quanto affermato dal Segretario Generale della CGIL “manca l’idea di una prospettiva fondata sul lavoro” ed è questa una delle principali cause che sta determinando una situazione di crescita della disoccupazione, “in particolare di donne e giovani”. Nel non mettere al centro il lavoro, ha proseguito il numero uno di Corso d’Italia, in realtà, “si sta costruendo un grande debito per il fututo”. Un debito, che peserà sulle future generazioni a partire dal sistema pensionistico, perchè, ha aggiunto Camusso: “se le cose non cambieranno”, si costruirà la certezza “per i ragazzi e le ragazze di questo paese di non avere una pensione dignitosa”. Una situazione per la quale è inutile appellarsi all’idea delle pensioni integrative, quanto piuttosto a quella, ha proseguito la sindacalista, “di un sistema equo”. La mancanza di un cambiamento significherebbe rendere necessaria la costruzione di un “gigantesco programma di assistenza sociale”, cioè ha concluso Camusso, “si sta costruendo un debito per quella che sarà la condizione futura dei giovani nel nostro paese”. Nel fare riferimento al futuro del nostro paese, tema fondante, per la CGIL, della manifestazione del 27 novembre, il leader della Confederazione di Corso d’Italia, ha anche ricordato come il territorio nazionale sia stato trattato, in questi anni, con “grave incuria”. Incuria i cui effetti, in questi giorni d’inizio di piogge invernali sono particolarmente evidenti. Dunque, ha domandato Camusso in tono retorico: “non è anche questo un grande debito per il futuro?”. A concludere la conferenza stampa è il Segretario Organizzativo della CGIL, Enrico Panini, che ha sottolineato come quella del 27 sarà l’ottava manifestazione nazionale della CGIL, dal settembre 2008, e che quella che vedremo sabato sarà una “manifestazione imponente”. Un’affermazione che trova le sue ragioni, ha spiegato Panini, nei numeri ad oggi in possesso della CGIL: “da fuori Roma sono prenotati e riempiti oltre 2100 pullman e 13 treni speciali”. I manifestanti intraprenderanno un lungo viaggio, che, per le regioni più lontane, inizierà già nel pomeriggio di venerdì 26 novembre e terminerà sabato 27 novembre in Piazza San Giovanni, dove il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso terrà il comizio finale. “Ci aspettiamo – ha aggiunto Panini – anche da Roma, ancora una volta, una risposta consistente”. Due cortei attraverseranno la città di Roma, il primo partirà intorno alle ore 10.00 da Piazzale dei Partigiani, ed il secondo, pochi minuti dopo, da Piazza della Repubblica, per poi confluire entrambi a Piazza San Giovanni. I due cortei saranno accompagnati dalle note di due gruppi musicali: un complesso di percussionisti seguirà il corteo che partirà da Piazzale dei Partigiani, mentre il secondo corteo sarà aperto da un gruppo pugliese di Taranta. “Questo perché – ha spiegato Panini nel concludere – vogliamo, anche attraverso gli strumenti dell’arte dare voce alla nostra protesta e alla nostra iniziativa in campo”. |
Argomenti: CGIL |
Porte aperte a CE.FO.ART.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 25, 2010
Porte aperte a CE.FO.ART.
Domenica 28 novembre dalle ore 16 alle ore 20, presso CE.FO.ART., Centro di formazione per l’artigianato (via delle arti,4/6 – zona due ponti – Siena), si svolgerà la giornata di presentazione dei corsi con visita ai laboratori e alle aule didattiche. Nell’occasione gli allievi e i docenti dei corsi di estetista e parrucchiere offriranno consulenze ed acconciature a tutti.
CE.FO.ART., ente bilaterale costituito da CGIL, CISL e UIL, CNA e CONFARTIGIANATO della provincia di Siena, è un’agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana che organizza e realizza corsi di formazione professionale e che considera la formazione strategica una risorsa indispensabile per la crescita e l’innovazione delle imprese artigiane e dei lavoratori. I corsi organizzati da CE.FO.ART. offrono la possibilità di essere inseriti nei settori artigiani e della piccola impresa con stage a completamento del percorso formativo, valorizzando così la formazione in un contesto lavorativo. Questo metodo ha permesso ad oltre l’80% dei corsisti di trovare un’occupazione durante lo svolgimento del corso.
Le attività formative svolte nei 10 anni di vita del centro di formazione hanno interessato oltre 3.000 allievi e coinvolto oltre 1.000 aziende del territorio. I corsi più frequentati sono stati quelli indirizzati alla formazione esterna degli apprendisti, i corsi per saldatori certificati, assemblaggio computer e reti, addetti alle cure estetiche, parrucchieri qualificati, manutentori, terrmoidraulici, trasporto animali ed altri di supporto alle attività delle piccole e medie imprese. Oggi l’agenzia formativa occupa 5 lavoratori a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato e collabora con numerosi professionisti per le attività di docenza, coordinamento e tutoraggio. Nel corso del 2010 ha instaurato collaborazioni con oltre 60 professionisti e con agenzie ed istituti scolastici del territorio per attuare corsi finanziati con il Fondo Sociale Europeo e con Fondartigianato.
Nei prossimi anni CE.FO.ART. svilupperà attività formative anche nei settori del risparmio energetico, delle energie alternative, dell’artigianato artistico e verso tutte le attività di supporto alle imprese artigiane e alle PMI: pianificazione e controllo della piccola impresa, amministrazione del personale e gestione contabile, marketing, ecc. Saranno inoltre incrementate le attività di aggiornamento delle figure professionali che lavorano nei settori più esposti ad innovazione e nei servizi alla persona.
Siena, 25/11/10
Argomenti: CE.FO.ART |
Lavoro: entra in vigore il collegato. 60 giorni per impugnare i licenziamenti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 24, 2010
Lavoro: entra in vigore il collegato. 60 giorni per impugnare i licenziamenti |
Tutti gli uffici legali della CGIL, tutti gli sportelli immigrati, tutte le strutture di categoria delle Camere del Lavoro, saranno impegnate nei prossimi sessanta giorni in una attività straordinaria di consulenza e tutela » Video su CGILtv » Materiali informativi: 1 / 2 |
Se entro il 23 gennaio i lavoratori con contratto a termine, scaduto, non presenteranno un ricorso al proprio datore di lavoro perderanno il diritto di farlo. Oggi entrerà in vigore la legge 183, il famoso collegato lavoro, che impone a tutti di impugnare il licenziamento entro 60 giorni. Una scadenza che, da adesso, si applicherà anche ai contratti di collaborazione o a tempo determinato senza eccezioni. Una norma, come ha più volte sottolineato la CGIL, che colpisce soprattutto i precari che attendono un eventuale rinnovo.
Le stime della CGIL parlano di una cifra compresa tra le 100mila e le 150mila persone coinvolte, in quella che è, coma ha più volte sottolineato il sindacato, una “norma sbagliata, ingiusta e con vizi di costituzionalità”, a cui si aggiunge la “gravità” della retroattività. Secondo il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, da oggi “il lavoratore precario, anche con contratto a termine scaduto, viene messo nella condizione dover decidere in pochi giorni se impugnare il contratto irregolare o perdere per sempre quel diritto”. Questo “crea una disparità fortissima”, in questa maniera, prosegue il dirigente sindacale, ”si equipara la conclusione di un contratto temporaneo ad un licenziamento”. Oltre tutto a questo il sindacato di Corso d’Italia contesta anche i tempi troppo stretti. Da oggi al 23 gennaio ”in molti – dice Fammoni – non saranno in grado neppure di conoscere la norma e, quindi, decadranno dal diritto”. Il risultato sarà, ha concluso il dirigente sindacale, ”una sanatoria al rovescio” o, al contrario, un’impennata del contenzioso, ”cioè l’esatto contrario di quanto il governo dichiara di perseguire” con l’allargamento del ricorso all’arbitrato. La CGIL, che è già impegnata da settimane nel distribuire materiale informativo, ha deciso di rivolgere un appello agli organi di informazione, che è stato già raccolto da molti dei principiali media. Tutti gli uffici legali della confederazione, tutti gli sportelli immigrati, tutte le strutture di categoria delle Camere del Lavoro, saranno impegnate nei prossimi sessanta giorni in una attività straordinaria di consulenza e tutela. Inoltre, la Confederazione di Corso d’Italia, non solo su questo punto, ma sull’intero collegato lavoro, sta predisponendo una memoria su principali vizzi di incostituzionalità della legge. La CGIL ricorda infine, che i contratti di lavoro precari, già conclusi da tempo, se si ritiene siano viziati da irregolarità, devono quindi essere contestati per scritto entro i 60 giorni successivi all’entrata in vigore della Legge. Questo lo si può fare anche con una lettera che interrompa i termini di legge. Successivamente si avranno 270 giorni a disposizione per andare ad un giudice per riaffermare il diritto. |
Argomenti: CGIL |
STATO DI AGITAZIONE E BLOCCO DEGLI STRAORDINARI DEI LAVORATORI DEL COMUNE DI POGGIBONSI
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 24, 2010
STATO DI AGITAZIONE E BLOCCO DEGLI STRAORDINARI DEI LAVORATORI DEL COMUNE DI POGGIBONSI
Le OO.SS. FP-CGIL, CISL-FP, SULPM e la RSU del Comune di Poggibonsi denunciano con forza l’incomprensibile ed assurdo atteggiamento di rigidità dell’Amministrazione Comunale di Poggibonsi rispetto alla contrattazione integrativa aziendale ed al tempo stesso si scusano con la cittadinanza per gli eventuali disagi che potrebbero verificarsi a causa delle inevitabili azioni di protesta che verranno intraprese nei prossimi giorni.
L’Assemblea di tutti i lavoratori tenutasi il 12 novembre ha preso atto di una situazione che va avanti ormai da circa due anni e del fatto che ancora non ci sono risposte sufficenti da parte dell’Ente alle legittime richieste dei lavoratori (mancata contrattazione integrativa, quella contrattazione cioè che permette di svolgere moltissimi servizi che quotidianamente vengono erogati).
Durante il lungo periodo di contrattazione in merito alle PEO (progressioni economiche orizzontali) abbiamo chiesto un impegno importante da parte dell’Amministrazione per andare incontro alle aspettative dei dipendenti, in considerazione del fatto che le progressioni non vengono effettuate ormai da anni (disattendendo anche il contratto decentrato sottoscritto tra le parti con il quale si stabilisce di comune accordo l’inizio di un percorso per andare a definire una progressione per la quasi totalità del personale).
Dopo l’ultimo incontro in Prefettura con la partecipazione del vice Prefetto – ma in assenza di rappresentanti politici dell’Amministrazione Comunale (questo la dice lunga) – ci veniva detto che avrebbero dato corso alle progressioni orizzontali relative alle annualità 2008 e 2009, facendoci comunque capire che non era loro intenzione considerare fondamentale per il futuro perseguire l’obiettivo di dare corso a un maggior numero di progressioni.
I dipendenti oggetto di questa lotta che si protrae da due anni sono quelli che guadagnano 1.000 euro al mese, sono quelli a cui, dopo un anno di discussioni, verrà erogata, dietro prevista valutazione, una “produttività” di circa 200 euro relativa all’anno 2009, quei dipendenti che per erogare i servizi si fanno in quattro pur di continuare a farlo, privilegiando la praticità, il senso pratico ed il valore civico rispetto a tutte le lungaggini e problematiche amministrative a cui quotidianamente devono far fronte.
Inoltre il Comune di Poggibonsi ha deciso, con motivazioni alquanto discutibili, di esternalizzare la mensa scolastica, il trasporto scolastico e la biblioteca, nonostante il parere contrario delle OO.SS. e dei lavoratori.
Pertanto di fronte a tale situazione, per la tutela dei diritti dei lavoratori e per il mantenimento degli attuali servizi di qualità erogati ai cittadini, non possiamo fare altro che indire lo stato di agitazione e lo sciopero degli straordinari.
FP-CGIL, CISL-FP, SULPM e RSU
Poggibonsi, 24 novembre 2010
Argomenti: Comuni, FP, valdelsa |
Il 27 novembre un’ ‘imponente’ manifestazione per il futuro, il lavoro e i giovani
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 22, 2010
CGIL: il 27 novembre un”imponente’ manifestazione per il futuro, il lavoro e i giovani |
Camusso, necessario cambiamento delle politiche del paese, se non è possibile meglio andare al voto. 2100 pullman e 13 treni speciali arriveranno a Roma. A concludere la manifestazione la musica dei ‘Modena City Ramblers’, della ‘Casa del Vento’ e di Eugenio Bennato » Per ulteriori informazioni consulta la pagina speciale » Spot / Video su CGILtv |
E’ giunta l’ora di cambiare l’agenda politica di questo paese, se non si è nelle condizioni di farlo meglio andare al voto. Ad affermarlo è il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, che, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale del 27 novembre, ha voluto sottolineare, nello spiegare le ragioni di questa mobilitazione, come sia necessaria “un’agenda politica differente”, per il futuro del nostro paese. Un futuro che, ha proseguito la dirigente sindacale, “oggi non vediamo nelle scelte politiche del Governo”. Secondo quanto affermato dal Segretario Generale della CGIL “manca l’idea di una prospettiva fondata sul lavoro” ed è questa una delle principali cause che sta determinando una situazione di crescita della disoccupazione, “in particolare di donne e giovani”. Nel non mettere al centro il lavoro, ha proseguito il numero uno di Corso d’Italia, in realtà, “si sta costruendo un grande debito per il fututo”. Un debito, che peserà sulle future generazioni a partire dal sistema pensionistico, perchè, ha aggiunto Camusso: “se le cose non cambieranno”, si costruirà la certezza “per i ragazzi e le ragazze di questo paese di non avere una pensione dignitosa”. Una situazione per la quale è inutile appellarsi all’idea delle pensioni integrative, quanto piuttosto a quella, ha proseguito la sindacalista, “di un sistema equo”. La mancanza di un cambiamento significherebbe rendere necessaria la costruzione di un “gigantesco programma di assistenza sociale”, cioè ha concluso Camusso, “si sta costruendo un debito per quella che sarà la condizione futura dei giovani nel nostro paese”. Nel fare riferimento al futuro del nostro paese, tema fondante, per la CGIL, della manifestazione del 27 novembre, il leader della Confederazione di Corso d’Italia, ha anche ricordato come il territorio nazionale sia stato trattato, in questi anni, con “grave incuria”. Incuria i cui effetti, in questi giorni d’inizio di piogge invernali sono particolarmente evidenti. Dunque, ha domandato Camusso in tono retorico: “non è anche questo un grande debito per il futuro?”. A concludere la conferenza stampa è il Segretario Organizzativo della CGIL, Enrico Panini, che ha sottolineato come quella del 27 sarà l’ottava manifestazione nazionale della CGIL, dal settembre 2008, e che quella che vedremo sabato sarà una “manifestazione imponente”. Un’affermazione che trova le sue ragioni, ha spiegato Panini, nei numeri ad oggi in possesso della CGIL: “da fuori Roma sono prenotati e riempiti oltre 2100 pullman e 13 treni speciali”. I manifestanti intraprenderanno un lungo viaggio, che, per le regioni più lontane, inizierà già nel pomeriggio di venerdì 26 novembre e terminerà sabato 27 novembre in Piazza San Giovanni, dove il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso terrà il comizio finale. “Ci aspettiamo – ha aggiunto Panini – anche da Roma, ancora una volta, una risposta consistente”. Due cortei attraverseranno la città di Roma, il primo partirà intorno alle ore 10.00 da Piazzale dei Partigiani, ed il secondo, pochi minuti dopo, da Piazza della Repubblica, per poi confluire entrambi a Piazza San Giovanni. I due cortei saranno accompagnati dalle note di due gruppi musicali: un complesso di percussionisti seguirà il corteo che partirà da Piazzale dei Partigiani, mentre il secondo corteo sarà aperto da un gruppo pugliese di Taranta. “Questo perché – ha spiegato Panini nel concludere – vogliamo, anche attraverso gli strumenti dell’arte dare voce alla nostra protesta e alla nostra iniziativa in campo”. |
Argomenti: CGIL |
FLC: soddisfazione per la sentenza sui CEL dell’Università
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 22, 2010
Sui CEL l’Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena ha esercitato illegittimamente un potere di autotutela. Anche il Giudice del Lavoro del Tribunale di Siena ha confermato con la sentenza emessa questa mattina (lunedì 22 novembre 2010) ciò che la FLC-CGIL e i suoi avvocati hanno ribadito per mesi, in difesa dei diritti dei Collaboratori ed Esperti Linguistici. Una sentenza importante che sottolinea come l’Amministrazione, in modo autoritario, abbia negato i diritti sanciti dalla contrattazione collettiva, e attutati nel tempo. L’Amministrazione, nel maggio 2010, rappresentata in quel momento dal Prof. Focardi (Rettore) e dal Prof. Barretta (Dir. Amministrativo), ha impropriamente dichiarato illegittimo un contratto integrativo, nonostante la diffida presentata dalla FLC-CGIL (a firma del Segr. Naz. Domenico Pantaleo), citata dalla stessa sentenza, in merito al puntuale riferimento agli obblighi contrattuali. L’Amministrazione ha agito senza il rispetto delle norme, decurtando – fino al 60% – lo stipendio (con una delibera approvata con un solo voto di scarto e votata in cda anche da un rappresentante del personale) di 44 lavoratrici e lavoratori dell’Ateneo di Siena. Persone che si sono ritrovate, da un giorno all’altro, con poco più di 800 euro al mese, costrette a fare mutui e in alcuni casi a doversi licenziare per cercarsi un futuro migliore e più stabili aspettative di vita lontano da Siena. Ringraziamo chi in questi mesi ci ha sostenuto nel portare avanti questa battaglia, a partire dai tanti studenti che anche senza una bandiera, durante gli scioperi e i presidi, sono stati vicini ai CEL e hanno lottato insieme a noi comprendendo il valore della difesa del lavoro dei propri insegnanti di lingue. Perchè hanno capito che difendere questi diritti significa difendere i diritti di tutti. Per la FLC-CGIL questo è un passo importante per ripristinare quella normalità nella gestione amministrativa, ma anche nel rispetto delle regole, di cui l’Ateneo ha tanto bisogno. C’è ancora molto da fare e ci auguriamo che il buon senso prevalga d’ora in poi, ma che soprattutto non si calpestino nuovamente il lavoro e il futuro di tante persone.
la FLC-CGIL di Siena
Argomenti: FLC, università |
Presentazione del libro dell’Archivio del movimento operaio e contadino in provincia di Siena su Floramiata
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2010
le foto della serata di ieri a Piancastagnaio: http://www.flickr.com/photos/12762651@N02/sets/72157625326288721/show/
Argomenti: amiata, archivio storico, aziende |
Orari dei pullman per la manifestazione del 27 novembre Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2010
Argomenti: CGIL |
Ancora cassa integrazione per la WHIRLPOOL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2010
ANCORA CASSA INTEGRAZIONE PER LA WHIRLPOOL
Dopo una leggera ripresa degli ordinativi in coincidenza con il periodo estivo, in cui la Whirlpool ha fatto ricorso all’assunzione temporanea di alcuni lavoratori precari, e concordato con la RSU diversi sabati lavorativi, il ritorno della stagione autunnale ha portato intense nubi sul futuro produttivo della multinazionale americana di viale Toselli.
L’Azienda ha infatti comunicato alla RSU che, oltre alla cassa integrazione già effettuata la prima settimana di novembre, dovrà far ricorso ad ulteriori 4 giorni di chiusura nel mese di dicembre ed anticipare di una settimana la chiusura natalizia, a causa della diminuzione improvvisa degli ordinativi previsti. E il prossimo anno rimane ancora un’incognita!
Le assemblee svolte oggi dalla RSU con tutti i lavoratori hanno evidenziato una comprensibile preoccupazione per quello che sarà il futuro produttivo dello stabilimento di Siena, alla luce del fatto che la crisi in atto da quasi 2 anni sta generando nei lavoratori nervosismo e disorientamento verso una gestione aziendale proiettata principalmente verso la ricerca della produttività più spinta.
E mentre i continui sacrifici chiesti ai lavoratori tramite le riorganizzazioni dei cicli produttivi da una parte hanno permesso sì un deciso aumento della produttività, dall’altra hanno prodotto anche una rigidità nella gestione del personale, ritmi di lavoro sempre più stressanti e un preoccupante aumento delle patologie agli arti superiori; dettagli dei quali agli azionisti ben poco interessa perché l’unica preoccupazione è l’ammontare del dividendo che verrà loro distribuito.
I lavoratori non dimenticano poi che sulle loro teste incombe ancora lo spettro degli esuberi, mai ritrattati fino ad oggi, nonostante la fuoriuscita volontaria di diverse decine di dipendenti avvenuta negli ultimi mesi.
La Whirlpool rimane ad oggi per il comune di Siena l’unica importante realtà industriale e tutti ci auguriamo che il futuro dei suoi 580 dipendenti non sia legato semplicemente ai famelici appetiti degli azionisti, ma possa rivestire un importante e strategico ruolo per il territorio, che tramite le istituzioni locali deve preoccuparsi maggiormente del futuro di questo polo produttivo, considerato tra i più importanti al mondo nella produzione di congelatori orizzontali.
Massimo Onori, Fiom Cgil Siena
Siena, 19 novembre 2010
Argomenti: aziende, CIG, FIOM |