Comitato Direttivo FLAI CGIL Siena: auguri alla Camusso ed impegno per il 27
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 10, 2010
Il Comitato Direttivo della FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria) CGIL di Siena, riunitosi alla presenza delle strutture regionali e nazionali della Categoria, ha colto l’occasione per inviare alla neo Segretaria Generale della CGIL i migliori auguri per un proficuo lavoro.
Negli interventi che si sono succeduti durante i lavori è stato sottolineato da parte di tutti l’apprezzamento per le qualità di Susanna Camusso, così come il grande significato che riveste l’elezione di una donna, per la prima volta in oltre cento anni di storia, alla guida della CGIL.
Il Comitato Direttivo della FLAI CGIL di Siena è impegnato – condividendo appieno le ragioni della mobilitazione – a lavorare per la buona riuscita della manifestazione del prossimo 27 novembre.
FLAI CGIL Siena
Siena, 10 novembre 2010
Argomenti: FLAI |
Il futuro è dei giovani e del lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 8, 2010
Argomenti: CGIL |
Governo: Camusso, la certezza di un cambio politico potrebbe essere prospettiva positiva
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 8, 2010
Governo: Camusso, la certezza di un cambio politico potrebbe essere prospettiva positiva |
Intervenendo alla trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’ il neo Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, tra i tanti temi, affronta il caso FIAT: “Governo apra ‘un tavolo’ e l’azienda incontri tutte le organizzazioni sindacali”, bisogna discutere davvero “cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono” » Guarda l’intervista |
La crisi, i giovani, le scelte del Governo, le affermazioni di Marchionne sulla produzione in Italia, i rapporti con la FIOM e con CISL e UIL. Questi i temi affrontati ieri sera (7 novembre) dal neo Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ospite alla trasmissione televisiva di Fabio Fazio ‘Che tempo che fa’ in onda su Rai tre. La certezza di un cambio politico in Italia “potrebbe essere una prospettiva positiva per il paese”, afferma Camusso nel rispondere ad una delle prime domande poste da Fazio in merito all'”incertezza politica” in cui si trova l’Italia in questo momento, ed aggiunge “è sempre un problema”, ma penso che la “certezza politica che abbiamo avuto negli anni alle nostre spalle sia stata un grande danno per il paese”, perchè, spiega la dirigente sindacale “è stata una certezza di politica di attenzione alle questioni private e di disattenzione al paese. Allora forse una certezza che dica ‘si cambia’ potrebbe essere una prospettiva positiva per il paese”. Ora, secondo il leader della CGIL “bisogna provare a ricostruire un’agenda che rimetta i problemi veri e le cose da fare come tema fondamentale di questo paese”. Non poteva mancare un riferimento alle affermazioni, che il 24 ottobre, sono state fatte da Sergio Marchionne, proprio in quello stesso studio, in merito alla produzione FIAT in Italia: “FIAT potrebbe fare di più se potesse tagliare l’Italia”. Affermazioni che hanno sollevato un grande risentimento da parte delle organizzazioni sindacali, ma anche dei lavoratori. Susanna Camusso nell’individuare il problema si chiede se “veramente la FIAT voglia discutere con i sindacati” perchè non può essere che “ognuno di noi stacca un bigliettino e gli chiede se per qualche minuto ci può vedere e dirci delle cose”. E’ ferma la volontà del neo Segretario Generale della CGIL “io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi – prosegue Camusso – ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni”. Il numero uno di Corso d’Italia chiede all’ad di FIAT se “sono i modelli che fanno della FIAT un’azienda che non riesce a stare sul mercato o sono le ricadute sul lavoro?”. Un ulteriore problema secondo Camusso è che c’è un sistema Paese che non fa nulla per attrarre investimenti e produzione industriale ed è pronta ad affermare che “su questo Marchionne ha assolutamente ragione”, ma perchè prosegue la dirigente sindacale “si scarica questo sulle pause dal lavoro di 10 minuti e sui lavoratori da 1.200 euro al mese?”. Dunque per sbloccare la vicenda FIAT, Susanna Camusso, propone che il governo avvii “un tavolo” e che l’azienda incontri tutte le organizzazioni sindacali. Tuttavia il leader della CGIL afferma che “questo è un Paese migliore di quello che spesso vediamo”, ma oggi “è un Paese a rischio” e ricorda che il nostro paese è reduce da due anni e mezzo di crisi, “i giovani non hanno futuro, le ineguaglianze sono sempre più pesanti, a cominciare da chi si trova sulle torri per chiedere diritti”. “Smettiamola di pensare al Ponte sullo Stretto – afferma indignata Camusso -, facciamo piuttosto asili nido”. Infine, nel parlare dei giovani e della loro drammatica situazione, Camusso ricorda il prossimo appuntamento della Confederazione, dedicato proprio alle giovani generazioni, ossia la manifestazione nazionale del 27 novembre a Roma: ‘Il futuro è dei giovani e del lavoro’. |
Argomenti: CGIL |
Lavoro: Camusso, Draghi rimette al centro i veri problemi del paese
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2010
Lavoro: Camusso, Draghi rimette al centro i veri problemi del paese |
Stabilizzare i rapporti di lavoro precari e regolarizzare l’occupazione, sono questi secondo il Segretario Generale della CGIL, i temi centrali per ridare futuro ai giovani e per rilanciare la produttività del paese favorendone così la ripresa |
“Il futuro deve essere dei giovani e del lavoro”, è con lo slogan della manifestazione promossa dalla CGIL per il 27 novembre prossimo che il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha commentato le dichiarazioni rilasciate oggi dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, secondo il quale è necessario offrire una prospettiva di stabilizzazione ai precari per migliorare la produttività del paese. Per il Segretario Generale della CGIL, il governatore della Banca d’Italia, ridà con queste sue affermazioni, centralità ai veri problemi del paese, poiché “il futuro dei giovani passa dal lavoro e i primi temi da affrontare sono proprio quelli della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e della regolarizzazione dell’occupazione”. Significativo inoltre, secondo Camusso, collegare così come ha fatto Draghi, la ripresa alla stabilizzazione dei precari, ma anche alla crescita dimensionale delle nostre imprese che rimane ridotta nel confronto internazionale. E’ proprio su questi temi che la CGIL ha promosso per il 27 novembre prossimo una manifestazione nazionale per sottolineare che “il futuro deve essere dei giovani e del lavoro”. Dello stesso parere Filomena Trizio, Segretaria Generale del NIdiL CGIL, “le dichiarazioni di Draghi – ha commentato – mettono a nudo una verità su cui noi insistiamo da tempo, e cioè che la precarietà del lavoro è legata a un sistema produttivo debole, fragile e senza alcuna prospettiva di competitività globale”. Per rilanciare la produttività favorendo la ripresa del paese, è fondamentale per la dirigente sindacale: tutelare innanzitutto i redditi e la qualità del lavoro, migliorare la qualità del sistema produttivo e rafforzare il sistema complessivo di welfare e servizi. |
Argomenti: CGIL |
Lavoro: CGIL, peggiora la qualità del ricorso alla CIG
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2010
Lavoro: CGIL, peggiora la qualità del ricorso alla CIG |
Aumentano gli interventi straordinari e in deroga, è questo il dato emerso dall’analisi resa nota oggi dall’INPS. Ad ottobre, sottolinea con preoccupazione il sindacato, si è superato il miliardo di ore di Cassa integrazione autorizzate: sono già 100 milioni in più di tutto il 2009 |
La qualità del ricorso alla Cassa integrazione peggiora radicalmente. Dai dati resi noti oggi dall’INPS, se ad ottobre le ore richieste di Cassa hanno registrato una lenta diminuzione rispetto a settembre scorso (-2,3%), su base annua continuano ad aumentare del 3,8%. Inoltre, una crescita consistente rispetto a settembre 2009, si è registrata per gli interventi straordinari e per quelli in deroga, aumentati rispettivamente del 101,1% e del 107,7%. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, per quanto concerne il confronto tendenziale, i valori cumulati (gennaio – ottobre) danno nel 2010 un totale di 1.026,4 milioni di ore autorizzate, contro i 712 del 2009 (+44,1%). La CIGO è calata del 36,9%, la CIGS è cresciuta del 159,6%, la CIGD é aumentata del 295,9%. “Più straordinaria e più deroga”, evidenzia il Segretario Confederale Fulvio Fammoni; dati che secondo il dirigente sindacale sono significativi nel rappresentare le ripercussioni economiche e sociali che si avranno sul 2011. In sostanza, sottolinea Fammoni “registriamo più ore autorizzate, più ore effettivamente utilizzate rispetto al 2009, peggior qualità nell’uso della Cassa: questi i dati effettivi”. Ad ottobre, continua il dirigente sindacale, “si è superato il miliardo di ore di Cassa integrazione autorizzate: sono già 100 milioni in più di tutto il 2009 e mancano ancora 2 mesi. Il ricorso alla Cassa continua ad aumentare e aumenta esponenzialmente la richiesta di deroga che al 31 dicembre finisce. Qualsiasi accordo – conclude Fammoni – necessita di sapere se la Cassa in deroga avrà continuità e l’incertezza rischia di lasciare a casa tante persone”. |
Argomenti: CGIL |
CGIL: Camusso, Epifani resterà con noi, oggi non è saluto a persona, ma ad incarico
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 4, 2010
CGIL: Camusso, Epifani resterà con noi, oggi non è saluto a persona, ma ad incarico |
Si è svolta oggi al Teatro Quirino di Roma la festa per salutare Epifani e dare il benvenuto a Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL. Un’iniziativa che ha sottolineato la portata storica di tale cambiamento e che ha guardato alle nuove sfide che la Confederazione si troverà ad affrontare » L’intervento di Guglielmo Epifani e Susanna Camusso » FOTO » VIDEO su CGILtv |
Un calorosissimo saluto ha accolto sul palco del Teatro Quirino di Roma, il Segretario Generale uscente, Guglielmo Epifani e la neoeletta Susanna Camusso. Oltre mille persone tra sindacalisti, politici, personaggi della cultura e dello spettacolo si sono riuniti questa mattina per stringere simbolicamente, Epifani e Camusso, in un abbraccio di buon augurio per il lavoro che si apprestano a svolgere all’interno del sindacato: l’uno alla guida dell’Istituto Bruno Trentin e l’altra alla guida della CGIL, il più grande sindacato italiano. “Un cambiamento storico” non solo per il sindacalismo confederale, ma per tutto il paese, quello applaudito nella sala del teatro romano. E’ Morena Piccinini, presidente dell’INCA, ad introdurre l’iniziativa di festa per la “nuova CGIL di Susanna Camusso”. “Siamo fieri di aver eletto una donna alla guida della CGIL” ha detto Piccinini, “siamo orgogliose come donne”, spiegando che quello che ha portato all’elezione di una donna come ottavo Segretario Generale è stato “un processo costruito da donne e uomini della CGIL per un’affermazione piena delle pari opportunità”.
Per la prima volta quindi, una donna alla guida della CGIL, una scelta importante, “il coronamento di un obiettivo” come dichiarato da Guglielmo Epifani, nel corso del suo intervento. Un passo che, “da tanto tempo mi sembrava necessario” ha dichiarato Epifani, “soprattutto pensando al ruolo che le donne e le lavoratrici hanno avuto nella storia del movimento sindacale e della CGIL”. Il Segretario Generale uscente ha ricordato, inoltre, il contributo dato dalle donne alla resistenza, alla riconquista della democrazia e della libertà. Un cambiamento reso ancor più necessario oggi in un paese in cui “la parità è ancora lontana dal realizzarsi”, in cui le donne “sono ancora troppo residuali negli incarichi che contano”, e in cui al contrario si “affermano stereotipi, immagini, simboli che offendono e degradano la condizione delle donne”. E poi, rivolgendosi al nuovo Segretario Generale, Guglielmo Epifani ha aggiunto: “la CGIL con la guida di Susanna e di tutte le compagne e i compagni del gruppo dirigente continuerà a rappresentare un fattore decisivo per il cambiamento e le riforme. Ma ci vuole davvero che tutti coloro che hanno responsabilità e doveri si muovano per arrestare il declino e cambiare registro, per ridare speranza al paese e ai giovani”.
A concludere la giornata di festa è proprio la neoeletta Susanna Camusso che, nel salutare Guglielmo Epifani, definendolo ancora una volta “capo”, ricorda la difficile situazione in cui per 8 anni ha condotto il sindacato: “ha insegnato a tutti noi il gusto dell’argomentare e del ragionare”, ha detto Camusso. Ma oggi, spiega la neoeletta, è il saluto all”incarico’ di Guglielmo, non a lui che “resterà con noi iniziando un viaggio nuovo e impegnativo di studio e di ricerca”. La CGIL è un’organizzazione che ha a cuore principalmente i temi del lavoro e per questo, spiega Camusso “non può accettare, non può pensare che lavoro possa significare violazione dei diritti e della dignità delle persone”, a tale proposito nel ricordare la Conferenza di programma di Chianciano cita alcuni passaggi del discorso di Epifani: ”esiste un nucleo fondamentale di diritti che appartengono all’individuo” che va assunto come punto centrale e la “modernità” che viene a mancare se non si ascolta la condizione di schiavitù di oggi che ogni persona d’ispirazione democratica, ripudia. Secondo il nuovo Segretario Generale è necessario “coltivare il gusto del dibattito politico, perchè non si possono temere opinioni diverse ma bisogna battersi per conquistarle”. Rivolgendosi ancora una volta ad Epifani, Camusso parla di “declinazione dell’uguaglianza, della democrazia, l’orizzonte e tutto quello che trova il suo luogo nel quadratino rosso della CGIL” come tema del viaggio che ha condotto Epifani fino ad oggi. Nel discorso del nuovo Segretario Generale non poteva mancare un riferimento all’autonomia e all’unità del sindacato. Della prima dichiara Camusso “siamo conservatori gelosi” ma aggiunge, “non l’abbiamo mai pensata né praticata come autosufficienza. Abbiamo sempre visto i pericoli del sostituirsi, scegliendo coerentemente di non farlo, alla politica”. Questo non è il compito della CGIL, che ha invece la missione di salvaguardare il ruolo di rappresentanza sociale che vorrebbe venire negato da questo Governo. Per quanto riguarda l’unità sindacale, “ha una fermata obbligata: le regole sulla rappresentanza e democrazia sindacale” spiega Camusso. “Bisogna trovare regole certe per stare insieme – ha detto – su democrazia e rappresentanza e soprattutto partecipazione per il diritto a decidere dei lavoratori”. “La CGIL non è il ‘signor no’” ha ribadito il leader della Confederazione, ma una organizzazione con la “schiena dritta che difende i diritti e la contrattazione”. Camusso ha dunque riaffermato la linea del suo precedessore Epifani nel non aver firmato l’accordo sul modello contrattuale, “vogliamo provare a essere quelli che scombinano le carte”. Nel concludere la dirigente sindacale si rivolge al Governo al quale “il futuro del Paese non può più essere affidato”. Intanto Susanna Camusso ha ricordato il prossimo grande appuntamento il 27 novembre, con la manifestazione nazionale a Roma in Piazza San Giovanni, “sarà ancora una volta la piazza della CGIL – ha concluso – per il futuro che vogliamo”. |
Argomenti: CGIL |
Susanna Camusso è il nuovo Segretario Generale della CGIL nazionale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 3, 2010
CGIL, Susanna Camusso è il nuovo Segretario Generale |
Con quasi l’80% di preferenze il Comitato Direttivo Nazionale ha eletto la nuova leader della Confederazione, Susanna Camusso (dichiarazione programmatica): “sarò la Segretaria di tutti” e lavorerò per “valorizzare il modo di essere della CGIL, grande, solidale e collettiva” » Biografia e immagini » FOTO dell’elezione » VIDEO intervista a Susanna Camusso » L’intervento di Guglielmo Epifani |
Con 125 sì, 21 no e 12 astenuti, il Comitato Direttivo della CGIL ha eletto oggi Susanna Camusso Segretario Generale al posto di Guglielmo Epifani. Su 162 membri del Direttivo hanno votato in 158, ovvero il 97,5%. I voti favorevoli alla Camusso, fino a ieri Vicesegretario e Segretario Generale designato dallo stesso Epifani, sono stati il 79,1% del totale. La percentuale dei no si attesta sul 13,3%, mentre la percentuale degli astenuti è pari al 7,6%. Per la prima volta nella storia centenaria della più grande organizzazione sindacale italiana, la CGIL ha una donna come Segretario Generale. Per Epifani, Susanna Camusso sarà un “grande Segretario Generale”. Ne ha tutte le qualità e saprà affrontare con forza le grandi sfide che abbiamo di fronte nel bel mezzo di una delle più gravi crisi economiche degli ultimi 80 anni. A Susanna Camusso spetta un compito difficilissimo, ma di altissima responsabilità, ha spiegato Epifani, soprattutto perché il paese ha bisogno di noi, ha bisogno della CGIL. Un sindacato che ha saputo tenere la barra dritta, è stato coerente con i suoi valori, ha saputo dare battaglia contro le divisioni che ha dovuto subire. Nel corso dei due mandati di Epifani, lo ha ricordato lo stesso Segretario uscente, la CGIL ha organizzato e gestito 12 scioperi generali (di cui tra l’altro molti unitari). Ci sono stati due Congressi, la Conferenza di organizzazione, tanti altri appuntamenti politici che hanno consentito alla CGIL di stare sempre in campo. La scelta di non firmare l’accordo sul modello contrattuale è stata giusta, ma ora bisogna riconquistare il diritto alla contrattazione. E bisogna lavorare alla riunificazione del sindacato confederale. “Non sarà facile – ha detto Epifani – anche perché non sono della CGIL le responsabilità delle rotture. Ma la CGIL è in campo ed è un punto di riferimento per milioni di lavoratori e di cittadini. Per questo – ha proseguito il dirigente sindacale – sarà necessario ripartire dal lavoro, dalla sua dignità e moralità, come ha detto l’ex presidente Ciampi nel suo libro, dove si parla dello smarrimento dei valori fondanti della sobrietà, della misura, dell’etica della responsabilità”. “Oggi vi saluto – ha concluso Epifani – con una speranza laica e con un atto di fede nei nostri valori”. “Grazie al Direttivo, grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuta e che mi danno fiducia, ma grazie anche a chi mi ha votato contro. Io sarò la Segretaria di tutti e lavorerò per la lealtà e la solidarietà dei gruppi dirigenti”, ha detto Susanna Camusso subito dopo la notizia della sua elezione. Secondo il nuovo Segretario Generale, dovrà essere proprio la fiducia il punto di riferimento principale del lavoro dei prossimi anni. Il problema di una CGIL unita e di un lavoro per ricostruire l’unità sindacale anche con CISL e UIL erano d’altra parte stati il filo conduttore del suo discorso programmatico prima del voto del direttivo. “Si deve valorizzare il modo di essere della CGIL – ha spiegato Camusso -, grande, solidale e collettiva in un momento in cui, come è evidente a tutti, il sindacato è sotto attacco, ma è soprattutto sotto attacco il principio della rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori”. “Il problema più grave, – ha proseguito Camusso, una donna che nel sindacato non ha mai dimenticato le battaglie di genere -, è oggi la disoccupazione giovanile e l’emarginazione di migliaia di donne dal mercato del lavoro. Una situazione dovuta alla crisi, ma amplificata dai gravi errori del governo Berlusconi che non ha fatto altro che aumentare le disparità sociali. Il governo ha lavorato per mettere gli uni contro gli altri”. Ora è arrivato il momento di voltare pagina e la CGIL si propone come protagonista della battaglia contro un declino che è diventato degrado. Si tratta di lavorare per ricostruire l’agenda delle priorità e già c’è un segnale positivo dal fatto che non sono più i ministri del governo a dettare l’agenda, ma le parti sociali. Si dovrà ripartire da lì. E il prossimo appuntamento è quello della grande manifestazione del 27 novembre prossimo. Dopo quella data, in base alle risposte che verranno fornite, si deciderà come proseguire la mobilitazione. Lo sciopero generale va costruito con attenzione e deve essere il frutto di una partecipazione sempre più larga dei lavoratori anche perché è necessario valutare come la crisi sta incidendo anche sulle forme di lotta. In ogni caso al centro della Segreteria Camusso ci sarà la contrattazione. Lo ha ribadito la neoeletta in moltissimi passaggi del suo discorso. Si può dire che è stato il vero filo conduttore. La CGIL della Camusso sarà il sindacato dei diritti e della rappresentanza, sarà il sindacato delle regole e non delle deroghe. Sarà il sindacato che dovrà riconquistare un nuovo modello contrattuale. L’applauso e il benvenuto al nuovo Segretario generale sono stati oggi pressoché all’unanimità, anche se la minoranza congressuale de ‘La CGIL che vogliamo’ si è espressa negativamente. A nome della minoranza ha parlato infatti, subito dopo il discorso della Camusso e naturalmente prima del voto, Gianni Rinaldini, ex Segretario della FIOM e ora portavoce della minoranza. “Noi avevamo sospeso il giudizio durante la consultazione dei saggi, in attesa del discorso della Susanna – ha spiegato Rinaldini – oggi dico che non sono d’accordo e ricordo che sui tavoli con Confindustria si sta discutendo un documento che il direttivo della CGIL non ha mai votato”. Per Rinaldini si sta rischiando di andare ad una svendita sui temi della produttività. “Si tratta – ha detto Rinaldini – di una scelta che temo possa avere conseguenze gravi per la vita interna della nostra organizzazione”. Il voto finale del Comitato Direttivo ha dato la sua massima fiducia a Susanna Camusso. Al voto di oggi si era arrivati con 135 pareri favorevoli alla indicazione di Epifani e della Segreteria Nazionale, 3 astensioni (compresa quella della stessa Camusso) e 23 sospensioni di giudizio. |
Argomenti: CGIL |
La FLC interviene sull’Università
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 3, 2010
Alla luce delle ultime informazioni apprese, la FLC-CGIL di Siena chiede che venga al più presto data normalità all’attuale complessa situazione che l’Università degli Studi di Siena sta vivendo, ripristinando le piene funzioni degli organi di governo dell’Ateneo.
Ribadendo la piena fiducia nella Magistratura e nelle altre istituzioni deputate allo svolgimento delle indagini in corso, ritiene però indispensabile, in assenza di elementi ostativi tali da indire immediatamente nuove elezioni, procedere alla nomina del nuovo Rettore, così da poter garantire la piena e funzionale gestione delle attività istituzionali ed amministrative dell’Università degli Studi di Siena.
La FLC CGIL ritiene intollerabile ed irresponsabile l’atteggiamento del Ministero nei confronti di quanti hanno già subito la crisi e di chi
continua a subirla: chiede pertanto che venga fatta immediata chiarezza, come atto dovuto nei confronti della storia della città di Siena e del
nostro Ateneo che ha bisogno di certezze per valorizzarne i percorsi fatti e le professionalità di quanti vi operano; per intraprendere la strada del
risanamento, della qualità e del prestigio che gli compete.
FLC CGIL SIENA
Siena, 2 novembre 2010
Argomenti: FLC, università |
Lavoratori in protesta alla FANTACCI INDUSTRIE di Poggibonsi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 2, 2010
Lavoratori in protesta alla FANTACCI INDUSTRIE di Poggibonsi
I lavoratori della Fantacci Industrie di Poggibonsi hanno proclamato lo stato di agitazione a seguito della preannunciata decisione aziendale di non voler riconoscere ulteriormente, a partire dal prossimo anno, alcuni trattamenti retributivi stabiliti dalla contrattazione integrativa aziendale.
Con i suoi circa 30 dipendenti l’azienda valdelsana, affermatasi nella lavorazione di utensili per serramenti in legno, è una delle poche realtà toccata marginalmente dalla crisi che ha interessato la nostra provincia, tanto da aver utilizzato la cassa integrazione solo per un breve periodo nel corso del 2009.
Anche per queste ragioni le intenzioni dichiarate hanno suscitato una decisa contrarietà tra i lavoratori, che, riunitisi immediatamente in assemblea, hanno deciso una prima parte delle azioni di lotta, consistenti nel blocco totale del lavoro straordinario e in un pacchetto di 20 ore di sciopero.
Mentre a livello nazionale una minoranza delle organizzazioni sindacali (Cisl e Uil) sta portando avanti un modello sindacale di moderazione salariale, teso a depotenziare il CCNL a favore – sostengono – di un miglioramento della contrattazione aziendale, quello che sta accadendo alla Fantacci Industrie è la dimostrazione di quanto sbagliata sia l’idea che rinunciando a rivendicazioni più cospicue a livello nazionale si possa poi aumentare il salario tramite accordi aziendali.
FIOM CGIL e RSU richiamano l’Azienda ad una maggiore responsabilità, facendo sì che le questioni poste siano affrontate con fare costruttivo, rimuovendo in primo luogo da parte della stessa Fantacci Industrie i motivi che hanno dato vita alle rimostranze dei lavoratori.
FIOM CGIL Siena
2 novembre 2010
Argomenti: aziende, FIOM, metalmeccanici, valdelsa |
Epifani, lascio la guida, ma non la CGIL. Oggi la nostra trincea è quella più importante
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 2, 2010
Epifani, lascio la guida, ma non la CGIL. Oggi la nostra trincea è quella più importante |
In un’intervista a ‘l’Unità’ il leader della CGIL fa un bilancio di questi suoi otto anni come Segretario Generale: i risultati più importanti, i compiti più ardui fino a parlare dei difficili rapporti con CISL e UIL |
Dopo otto anni Guglielmo Epifani lascia. Non sarà più Segretario della CGIL. Domani sarà il giorno del direttivo, che valuterà l’esito delle consultazioni e poi ci sarà il voto. Che eleggerà Susanna Camusso, una donna per la prima volta alla guida del sindacato. Il giorno dopo, a Roma, al Teatro Quirino, il doppio saluto: quello del vecchio Segretario e quello del nuovo. Un rito: fu così nel settembre 2002, tra Cofferati ed Epifani, al Palasport. Otto anni tempestosi, tra due governi Berlusconi e, in mezzo, il secondo governo Prodi. “Sempre in campo – dice a questo punto Guglielmo Epifani – senza mai abbassare la guardia”. Molti lo vedono già in politica. Ma non è così, spiegherà. Continuerà a lavorare per la CGIL, dove arrivò trentacinque anni fa (venti dei quali trascorsi in Segreteria). Cominciò in una paese molto diverso, di grandi fabbriche, di radicata cultura operaia, “quando s’avvertivano – ricorda Epifani – passione politica e senso profondo di solidarietà”. Tutto il contrario del presente, lacerato, diviso, in una società dove primeggia l’individualismo, condizionata dalla precarietà, impoverita e incerta, in un paese dove il sindacato è ancora uno degli anelli forti della sopravvivenza democratica, malgrado anche per il sindacato sia tempo di lacerazioni. Otto anni, Epifani, che si chiudono mostrando quanto non avremmo mai voluto vedere: rottura tra CISL, UIL e CGIL. Di chi la colpa? Confermando molti nell’idea che CISL e UIL siano solo governativi… Lei sostiene che la CGIL non ha colpe…Sull’altro fronte si sostiene che la colpa sia tutta della CGIL. Marchionne ha rincarato la dose. Si è spiegata l’esternazione di Marchionne come una chiamata in causa del governo. Il risultato più bello di questi otto anni ? Il compito più arduo che toccherà al suo successore? Un errore? E la politica? Niente, per ora. Epifani resterà al sindacato a capo dell’Istituto Bruno Trentin, che coordinerà l’attività di studio, di ricerca e di formazione di altri istituti come l’IRES e la Fondazione Di Vittorio: “con il proposito di contribuire alla formazione di un programma, che abbia al centro i temi del lavoro, per un governo all’altezza dei problemi che ha di fronte il paese”. Ma su candidature e altro Epifani non risponde. Orgogliosamente ci ripete: “Oggi la nostra trincea è quella più importante”. |
Argomenti: CGIL |