Tabelle paga grafici artigiani novembre 2010
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 1, 2010
Argomenti: CGIL, servizi, SLC, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Roma 27 novembre manifestazione nazionale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 29, 2010
COMIZIO CONCLUSIVO A PIAZZA SAN GIOVANNI
Cortei da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani
CONTINUA LA MOBILITAZIONE
LA CGIL IN PIAZZA PER
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rimettere al centro il lavoro, i suoi diritti e la contrattazione
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cambiare la politica del Governo
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esigere sviluppo, equità e giustizia sociale
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imporre scelte che facciano uscire dalla crisi
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reclamare una diversa politica economica e sociale nel Paese
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rivendicare risposte per i lavoratori, i pensionati ed i giovani
Serve una svolta radicale nella politica economica e sociale del Governo per contrastare la crisi e realizzare la crescita.
Esigiamo risposte all’emergenza occupazionale; al rilancio del sistema produttivo; alla difesa dei redditi da lavoro e pensioni; ai bisogni dei giovani, dei precari e dei bassi redditi.
Cambiamo le politiche economiche del Governo che sono sbagliate: crescono le differenze fra le persone; si chiedono ancora sacrifici a chi ha poco e non si interviene su chi ha molto; si tolgono risorse ai comuni ed alle regioni; si tagliano le politiche sociali.
Contro le politiche del Governo che continua nel sistematico attacco ai diritti; nega il contratto nazionale e la contrattazione nei settori pubblici; produce tagli che cancellano centinaia di migliaia di posti di lavoro; impoverisce il sistema d’istruzione e formazione; sostiene le scelte di rottura di Federmeccanica; impedisce il voto per le RSU.
Per la CGIL è intollerabile che, a fronte di un aumento della disoccupazione, della povertà e della cassa integrazione, si colpiscano ulteriormente lavoratori e pensionati e non si tocchino le rendite e le transazioni finanziarie.
Rivendichiamo una politica di redistribuzione in favore dei lavoratori e dei pensionati.
Contatta le Camere del Lavoro per prenotare il tuo posto in pullman!
Argomenti: CGIL, manifestazioni |
Comune di Sinalunga: i lavoratori in stato di agitazione bloccano gli straordinari
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 29, 2010
STATO DI AGITAZIONE E BLOCCO DEGLI STRAORDINARI DEI LAVORATORI DEL COMUNE DI SINALUNGA
Le OO.SS. FP CGIL, CISL FP e SULPM denunciano con forza l’incomprensibile atteggiamento di rigidità dell’Amministrazione Comunale di Sinalunga sulla contrattazione integrativa aziendale dei dipendenti e si scusano con la cittadinanza per gli eventuali disagi che potrebbero verificarsi a causa delle azioni di protesta sempre più incisive che verranno intraprese.
Dopo un lungo e travagliato periodo di contrattazione in merito al salario accessorio dei dipendenti relativo agli anni 2009/2010 (fondo che si autofinanzia anche con le risorse degli stessi dipendenti andati in pensione), nonostante un responsabile e costruttivo atteggiamento delle OO.SS. in occasione del trasferimento della Farmacia Comunale – e con essa dei 5 dipendenti – ad altra Azienda (operazione questa che avrebbe permesso all’Amministrazione Comunale di rientrare nei tetti di spesa sul personale come richiesto dalla Finanziaria), il Comune di Sinalunga ha perseverato nel suo atteggiamento ostile al tavolo di confronto, in primo luogo non presentando correttamente i dati di bilancio da noi richiesti relativi alla spesa per il personale e poi giustificando indecorosamente il proprio comportamento con il D.Lgs. 150 (‘Brunetta’).
Per i prossimi tre anni le norme governative hanno bloccato i rinnovi contrattuali ma non l’aumento delle tariffe dei servizi, della luce, del gas e dei prezzi al consumo dei beni di prima necessità. Quindi riteniamo il comportamento dell’Amministrazione Comunale di Sinalunga incomprensibile e dannoso sia nei confronti dei cittadini che degli stessi dipendenti, anche in considerazione della sua connotazione politica. Molti dei servizi che eroga il Comune di Sinalunga sono finanziati con i fondi dello stesso personale, mentre si continua a disperdere risorse pubbliche in consulenze esterne ed aumenti ai Dirigenti sia in termini di stipendio che ‘di risultato’ (vedi incarichi ‘pro tempore’ rinnovati per anni e liquidazioni ‘di risultato’ a 30.000 euro, oltre ad uno stipendio mensile che non è ovviamente di 1.000 euro medi come quello degli altri dipendenti).
I cittadini di Sinalunga devono sapere che le OO.SS. hanno avuto incontri anche presso il Prefetto di Siena nel tentativo di trovare una conciliazione per non creare un immediato disagio. Purtroppo, anche in quella sede, l’Amministrazione Comunale ha continuato nel suo atteggiamento negativo.
Pertanto, dopo l’assemblea di tutto il personale dipendente di ieri, ci siamo visti constretti a dichiarare il blocco immediato di qualsiasi attività lavorativa straordinaria garantendo, almeno per il momento, il normale orario di servizio.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale di Sinalunga di ripristinare un alto senso di responsabilità nella vertenza rivedendo la propria posizione di chiusura.
In assenza di risposte positive saremo costretti ad indire un’assemblea pubblica e proclamare lo sciopero generale di tutti i dipendenti del Comune.
FP CGIL, CISL FP e SULPM Siena
Sinalunga, 28 ottobre 2010
Contributi “Infanzia e conciliazione”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 28, 2010
CONTRIBUTI “INFANZIA E CONCILIAZIONE”
Ricordiamo che per il quarto anno consecutivo le OO.SS. CGIL CISL UIL e l’Amministrazione Provinciale di Siena hanno raggiunto un accordo che prevede l’istituzione di un contributo “Infanzia e conciliazione” a sostegno delle donne e delle famiglie per l’utilizzo di quei servizi che favoriscono la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa.
La scadenza del bando è il 19 DICEMBRE 2010.
Possono presentare domanda coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:
1. Residenti nella Provincia di Siena;
2. Presenza nel nucleo familiare di un/a o più bambini/e di età compresa tra i 3 e i 36 mesi che abbiano frequentato per almeno 3 mesi servizi educativi per la prima infanzia di cui alla L.R. 32/2002 (nido d’infanzia, centro dei bambini e dei genitori, centro gioco educativo, servizi domiciliari) pubblici o privati autorizzati al funzionamento, nel periodo da agosto 2009 a luglio 2010;
3. Nuclei familiari (oppure famiglie monogenitoriali) nei quali la madre sia impegnata in attività lavorativa, anche a tempo determinato;
4. Non aver ottenuto alcun contributo per la frequenza del/la figlio/a ai servizi educativi per la prima infanzia di cui alla L.R. 32/2002 (da Regione Toscana, Camera di Commercio, Università, etc.);
5. In considerazione della attuale situazione di crisi, potranno partecipare all’avviso anche le famiglie che abbiano ottenuto un finanziamento per la frequenza ai servizi educativi da parte dei Comuni di residenza del territorio provinciale per il periodo agosto 2009 – luglio 2010.
I documenti necessari ai fini della compilazione e presentazione della domanda sono sinteticamente i seguenti:
– documento di identità;
– modello ISEE 2010 relativo ai redditi 2009;
– documentazione attestante gli avvenuti pagamenti dei servizi educativi.
La graduatoria per l’assegnazione del contributo sarà redatta sulla base di punteggi attribuiti a criteri reddituali e non (già nel bando).
I contributi saranno erogati fino ad esaurimento delle risorse disponibili messe a disposizione dalla Fondazione MPS.
L’approvazione della graduatoria avverrà entro 90 giorni lavorativi dalla scadenza dell’avviso (19 dicembre 2010).
Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a presentarsi presso gli Uffici del Patronato INCA CGIL presenti sul territorio della provincia per ricevere ulteriori informazioni e per la presentazione delle domande.
Argomenti: CGIL, conciliazione, donne, INCA, infanzia, maternità, patronato, servizi |
Elezioni RSU Trigano: la FIOM ottiene la maggioranza assoluta
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 27, 2010
ELEZIONI RSU TRIGANO: LA FIOM MANTIENE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA.
Ancora una volta i lavoratori della Trigano SpA, hanno confermato il loro deciso apprezzamento nei confronti della FIOM CGIL, esprimendo in occasione delle elezioni di rinnovo della RSU avvenute oggi, il 73% dei consensi in favore di questo Sindacato.
Su un totale di 9 seggi disponibili, ben 7 sono stati attribuiti a candidati della lista FIOM CGIL, incrementando così di un delegato il già ottimo risultato ottenuto nelle precedenti elezioni.
Un risultato che consolida il sostegno in favore della FIOM CGIL di Siena di tanti lavoratori, memori dei notevoli avanzamenti di tutela generale ottenuti proprio grazie alla perseveranza, serietà ed affidabilità dimostrate nel tempo da questa organizzazione sindacale di categoria; caratteristiche fra l’altro riconosciute in più di un’occasione anche dalle controparti datoriali.
Chi pensava di far leva sulle menzogne, diffondendo infamie a discredito della FIOM e dei suoi delegati, dovrà purtroppo ricredersi e al contempo riflettere sul fatto che i lavoratori non si fanno incantare facilmente dalle vane parole di chi veste impropriamente i panni della vittima, ma, come nel caso della Trigano, valutano in base ai risultati ottenuti.
La FIOM ringrazia tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno voluto riconfermare la loro fiducia, condivisione e sostegno, nei confronti dell’azione sindacale che in questa azienda i delegati FIOM hanno saputo condurre con responsabilità e fermezza.
La Segreteria della FIOM CGIL di Siena
Siena, 27 ottobre 2010
Argomenti: aziende, FIOM, RSU |
Pulizie delle scuole: 25mila lavoratori degli appalti rischiano il posto di lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 25, 2010
Pulizie delle scuole: 25mila lavoratori degli appalti di pulizia degli istituti scolastici rischiano il posto di lavoro (LSU stabilizzati e lavoratori c.d. “appalti storici”)
Drammatica la situazione per circa 25mila lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizia degli istituti scolastici (LSU stabilizzati e lavoratori operanti nei cd “appalti storici”), a causa della mancanza di fondi di finanziamento e dei tagli previsti dal Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università.
Per gli LSU (ex lavoratori socialmente utili) sono già 22 le ditte che hanno inviato alle organizzazioni sindacali la comunicazione dell’apertura delle procedure di mobilità, corrispondenti alla totalità della mano d’opera impiegata – quasi 14mila addetti – nelle pulizie delle scuole di ogni ordine e grado.
Nonostante siano già stati messi a bilancio, mancano i fondi per la copertura economica del secondo semestre del 2010; non c’è traccia di discussione per il proseguo degli appalti per il 2011 e in alcuni casi gli appalti sono in scadenza; come in Molise e Campania – 30 novembre 2010 – dove esiste il nucleo più numeroso con oltre 5.500 lavoratori, che rischiano di tornare nello stato di precarietà da cui provengono.
Stanno vivendo la stessa situazione altri 12.000 lavoratrici e lavoratori impiegati negli appalti servizi di pulizia e attività ausiliarie (sorveglianza, custodia) cd “appalti storici” impiegati anche nei nidi d’infanzia e scuole materne. Sono giunte in questi giorni le aperture delle prime procedure di mobilità. Per gli “appalti storici” la condizione è resa ancora più grave perché già nel dicembre 2009 avevano subito dei tagli da parte del Ministro dell’università e della Ricerca pari ad una riduzione del 25% sui contratti di appalto, tagli per i quali durante tutto il corso della primavera si sono tenute manifestazioni e scioperi territoriali e nazionali che avevano portato come risultato le proroghe dei contratti fino al 31.12.2010 e l’impegno da parte del Miur di attivare fin da luglio incontri per discutere le nuove gare di appalto che garantissero la continuità lavorativa e l’occupazione.
Al pari degli appalti ove operano gli LSU stabilizzati, ad oggi, non si hanno notizie di eventuali proroghe o l’avvio delle gare.
La Filcams Cgil lancia l’allarme: “Siamo fortemente preoccupati per questa mancanza di attenzione e comunicazione; e l’attuale situazione non fa presagire nulla di positivo”.
“Tanti, troppi, i lavoratori che rischiano il posto di lavoro” spiega la Filcams Cgil “con forti ripercussioni anche sulla salubrità e la sicurezza degli ambienti scolastici.”
“Il momento è veramente grave” afferma la Filcams Cgil “soprattutto perché tali tagli vanno a colpire lavoratrici e lavoratori precari e già in difficoltà economiche. Un settore quello delle pulizie, costituito, tra l’altro, per la maggior parte da donne”.
La Filcams Cgil sta seguendo la trattativa e si sta attivando per cercare di avere delle risposte più concrete dall’Amministrazione competente.
FILCAMS CGIL Nazionale
Argomenti: FILCAMS |
Oggi manifestazione dei lavoratori dell’Università degli Studi di Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 25, 2010
LA MOBILITAZIONE CONTINUA
Lunedì 25 ottobre 2010 MANIFESTAZIONE PER LE VIE DI SIENA
Invitiamo a partecipare al corteo e alla manifestazione tutte le componenti della comunità universitaria e i cittadini. Estendiamo l’invito anche ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche.
Partenza ore 13,30 ingresso del Rettorato (via Banchi di Sotto, 55)
Il corteo toccherà tutte le sedi istituzionali presenti in città
Un’unica voce per gridare l’assoluta esigenza di uscire di dalla crisi e il diritto a un futuro fatto di stabilità.
Come lavoratori RIVENDICHIAMO:
– il rispetto dei nostri diritti sindacali, a partire dal rispetto delle norme contrattuali
– il rispetto del nostro ruolo di dipendenti pubblici
– il diritto ad un futuro all’interno di una istituzione pubblica
– il rispetto della nostra dignità e del nostro lavoro
– il rispetto della nostra Università come istituzione pubblica da parte delle forze politiche nazionali e locali
– il diritto a conoscere il nostro futuro
AD OGGI HANNO PAGATO:
– le lavoratrici ed i lavoratori della cooperativa solidarietà
– le colleghe e i colleghi a tempo determinato
– gli ex-stabilizzandi
– i collaboratori esperti linguistici, CEL
– i precari della didattica e della ricerca
Ora cominciano a farla pagare alle persone con un contratto a tempo indeterminato
L’UNIVERSITA’ E’ DI TUTTI
PER QUESTO CHIEDIAMO
– rapidità nell’avvio nello svolgimento dei processi, durante i quali ci dichiareremo parte civile, per conoscere finalmente chi dovrà pagare al posto nostro per questa situazione
– il ritiro immediato dei tagli ai fondi di finanziamento alle Università che, oltre a mettere in difficoltà l’Ateneo di Siena, metteranno in seria difficoltà altri Atenei italiani
– il ritiro immediato della proposta di legge n.1905, riforma dell’Università/riforma Gelmini
– l’avvio di una politica reale di finanziamento delle Università e della Ricerca
– il ritiro della legge 150, riforma Brunetta, che attacca i lavoratori pubblici nel loro ruolo e che, in questa situazione di crisi, unita al blocco contrattuale derivante dalla finanziaria causeranno perdite stipendiali pesanti per i dipendenti pubblici nei prossimi tre anni
– far continuare a vivere la qualità nel nostro Ateneo
DIFENDIAMO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA E IL FUTURO DELLA CITTA’
RSU d’Ateneo – CISAL – CISL – CISAPUNI – FLC-CGIL – RdB/USB P.I. – UGL – UIL-PA-UR
Argomenti: FLC, manifestazioni, università |
Fisco: Epifani, per riforma necessario colpire evasione e grandi patrimoni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 21, 2010
Fisco: Epifani, per riforma necessario colpire evasione e grandi patrimoni |
Avviato ieri il primo confronto tra Governo e parti sociali sulla riforma fiscale. “Vogliamo i fatti, adesso siamo ancora alle parole”, così il Segretario Generale della CGIL al termine dell’incontro. La posizione della Confederazione riprende la piattaforma ‘Per un fisco giusto’: colpire evasione e rendite, alleggerire il carico su lavoratori dipendenti e pensionati » Verbale dell’incontro |
21/10/2010 da www.cgil.it
Ridurre il carico fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni, scaricando su altre fonti di reddito la ricerca di risorse necessarie e al tempo stesso lavorare seriamente per contrastare l’evasione fiscale. E’ attorno a questi punti, che secondo il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, è necessario lavorare per una riforma fiscale equa e giusta. “Chiediamo di colpire i grandi patrimoni” ha ribadito il leader della CGIL, in occasione del primo confronto, avvenuto ieri (20 ottobre), tra Governo e parti sociali sulla riforma fiscale. Quando si hanno poche risorse a disposizione è necessario fare una scelta “devi dare a qualcuno e prendere da qualche altra parte. Se non si fa così – ha spiegato Epifani – non si va avanti”. Avviato ieri al Ministero dell’Economia, il processo per arrivare alla revisione del sistema tributario. Le parti sociali, torneranno ad incontrare il Governo tra tre, quattro giorni. Per ora sono stati delineati i contorni di tale riforma, che prevedrebbe “un’attenzione prioritaria alla famiglia, senza impegnare il potenziale gettito che potrebbe arrivare dall’evasione fiscale, prima di averlo incassato, e non toccando la tassazione dei bot”, una riforma che passerà attraverso tre fasi: la raccolta di dati e la loro analisi; una legge delega in Parlamento e infine, una serie organica di decreti allegati. “Vogliamo i fatti. Adesso siamo ancora alle parole”. Ha commentato al termine del tavolo il Segretario Generale della CGIL, che ha aggiunto “è necessario guardare ad un intervento sulle rendite finanziarie, la cui difesa finirebbe per reiterare una logica di ‘vecchie gerarchie’ mentre serve, invece, liberare ‘nuove energie’”. “Bisogna fare in fretta – ha concluso Epifani – perchè una parte delle risposte non può andare troppo in là. Da qui a due, tre anni c’è una parte del Paese che paga più tasse di tutti, una parte che non ce la fa”. |
Argomenti: CGIL |
Ddl lavoro: CGIL, approvata una legge sbagliata e pericolosa
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 19, 2010
Ddl lavoro: CGIL, approvata una legge sbagliata e pericolosa |
Secondo la Confederazione diversi i punti critici contenuti nel provvedimento: dalla certificazione in deroga ai CCNL e i vincoli al ruolo del giudice del lavoro, all’arbitrato e la clausola compromissoria da firmare all’atto dell’assunzione, fino all’introduzione dell’apprendistato a 15 anni » Video su CGILtv |
Il ‘ddl lavoro’ è legge. Con 310 voti favorevoli, 204 contrari e tre astenuti la Camera ha dato il via libera al provvedimento, dopo due anni di di rinvii, durante i quali si sono susseguite ben sette letture in aula. Immediate la reazione della CGIL, che nel pomeriggio aveva organizzato un presidio davanti a Montecitorio per sottolineare, nuovamente, la sua contrarietà ai contenuti del ‘collegato lavoro’. Secondo il sindacato di Corso d’Italia siamo di fronte ad una legge “sbagliata” che “colpisce il futuro dei lavoratori”. A puntare il dito è il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, che sottolinea come “durante la peggiore fase di crisi degli ultimi anni invece di approvare provvedimenti a favore dell’occupazione si abbassano i diritti”. Secondo il dirigente sindacale il governo e la maggioranza di centrodestra “si assumono così una grave responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani, in particolare verso i più deboli: giovani, donne, disoccupati e immigrati”. Diversi i ‘punti critici’ contenuti nel disegno di legge: “dalla certificazione in deroga ai contratti collettivi nazionali e i vincoli al ruolo del giudice del lavoro – elenca Fammoni -, all’arbitrato e la clausola compromissoria da firmare all’atto dell’assunzione per impedire la possibilità di ricorre a un giudice in caso di controversie”. Inoltre, aggiunge, “l’arbitro che sostituirà il giudice emetterà sentenza ‘secondo equità’ anche in deroga alle leggi e ai contratti nazionali”. Elementi che per la CGIL hanno “evidenti profili di incostituzionalità”. Ma non solo, il ddl contiene l’introduzione dell’apprendistato a 15 anni “che abbassa l’obbligo scolastico e la soglia del lavoro minorile” e recupera “la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo sul welfare del 2007, per approvare una legge però diversa da quello spirito scavalcando il Parlamento”. La CGIL, assicura Fammoni, “attiverà immediatamente l’iniziativa di tutela delle persone contro gli effetti della legge, che è palesemente viziata; presenterà un appello sugli elementi di incostituzionalità; farà partire immediatamente una campagna d’informazione su come difendersi dagli effetti negativi della legge con la diffusione di materiali informativi in tutti i posti di lavoro”. |
Argomenti: CGIL |
Crisi: CGIL, a settembre 640 mila in CIG, -3,5 mld in busta paga
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 19, 2010
Crisi: CGIL, a settembre 640 mila in CIG, -3,5 mld in busta paga
Il rapporto dell’Osservatorio CIG denuncia, secondo la CGIL, una situazione economica e sociale sempre più insostenibile per milioni di lavoratori » » I numeri della Cassa integrazione a settembre 2010
18/10/2010
Continua ad essere ancora molto elevato il numero di lavoratori coinvolti nei processi di cassa integrazione e, di conseguenza, i riflessi in negativo di questo stato sui loro salari. A settembre risultano essere oltre 640mila i lavoratori in cassa, che hanno subito, nei primi nove mesi dell’anno, un taglio netto del reddito per oltre 3,5 miliardi di euro, più di 5.500 euro per ogni singolo lavoratore. Sono questi alcuni dei numeri che emergono dalle nuove elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della CGIL Nazionale nel rapporto di settembre. Dall’analisi della CGIL il ricorso alle ore di Cassa integrazione a settembre segna un aumento del +34,8% rispetto al mese precedente, per un totale di ore pari a 103.228.193. Secondo l’Osservatorio la crescita registrata a settembre su agosto “è minore se rapportata a quanto è avvenuto negli anni passati: la particolarità non dipende da una crescita più contenuta nella richiesta della CIG ma dal fatto che, in modo crescente, in questi ultimi tre anni si è stabilizzato in negativo uno zoccolo di Cassa integrazione sempre più alto, fino ad attestarsi nell’anno in corso intorno ai 100 milioni di ore mese”. Nel periodo gennaio settembre l’aumento complessivo delle ore di CIG è stato del +50,5%, sullo stesso periodo del 2009, per un totale di 925.673.480 ore autorizzate: un trend che porterà, rileva il rapporto, “il cumulo delle ore del 2010 ben oltre il miliardo”. Secondo il segretario confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere, “dai dati del nostro Osservatorio emerge una crisi che continua ad essere molto dura per i lavoratori e per le stesse imprese: la CIG continua a crescere, nonostante segnali di ripresa dell’economia, mentre le crisi aziendali si moltiplicano senza che dal governo arrivino risposte adeguate”. Dati CIG – La Cassa integrazione ordinaria (CIGO) registra un aumento considerevole a settembre sul mese precedente (+189%), per un totale di ore pari a 26.049.659, tornando così ai valori medi degli ultimi tre mesi. Da inizio anno la CIGo ammonta a 275.697.885 ore, mettendo a segno una flessione, sui primi nove mesi dello scorso anno, del -33,6%. La Cassa integrazione straordinaria (CIGS) fa segnare sempre a settembre un aumento sul mese di agosto del +39,9%, con 44.858.960 ore. Nell’intero periodo gennaio-settembre l’aumento è consistente (+168,7%), per un volume di 364.108.705 ore di CIGS. I settori con aumenti maggiori, nei primi nove mesi dell’anno sullo stesso periodo dello scorso, sono quello metallurgico (+578,4%), il legno (+351,7%), il meccanico (+307,2%) e l’edilizia (+142,1%). La Cassa integrazione in deroga (CIGD), dopo un aumento ininterrotto da luglio del 2009, per la prima volta segna una battuta d’arresto, registrando a settembre una diminuzione sul mese precedente del -8,9% per un totale di ore pari a 32.319.574. Da gennaio a settembre di quest’anno sono state autorizzate 285.866.890 ore di CIGd registrando così un incremento sui primi nove mesi del 2009 del +344,3%. I settori con il maggiore ricorso alla CIGD continuano ad essere quelli che non rientrano nella normativa attuale della CIGS. Il raffronto tra gennaio e settembre 2010 sullo stesso periodo del 2009 evidenzia aumenti consistenti nel settore dell’edilizia (+1.532,6%), segue la chimica (+553,1%), il legno (+838%) e il commercio (+442,5%). La piccola industria meccanica (+314,9%) ha il volume più alto con 87.825.904 ore da gennaio a settembre. Le regioni maggiormente esposte con la CIGD restano la Lombardia con, da inizio anno, 71.479.759 ore (+264,9%), e l’Emilia Romagna con 40.965.719 ore (+1732%). Il rapporto evidenzia come in quasi tutti i settori le percentuali di aumento della cassa in deroga vadano oltre il 300%. “Tutto l’apparato produttivo resta profondamente coinvolto nella crisi, dalla grande alla piccola azienda, attraversando trasversalmente tutti i settori”. Inoltre, si sottolinea nel rapporto, “da questo mese è evidente una novità rappresentata da un aumento consistente soprattutto nei settori direttamente produttivi: occorre verificare in che misura può essere il risultato di un allargamento ulteriore delle difficoltà produttive del settore manifatturiero o se è il risultato per molti lavoratori del passaggio dalla CIGS alla CIGD”. Motivi per i quali Scudiere rilancia l’allarme sulla cassa in deroga. “Il continuo e consistente aumento della Cassa in deroga sta andando ben oltre il peso registrato nel 2009 – rileva – per questo si rende necessario e urgente un intervento del governo per rifinanziare uno strumento prima della scadenza di fine anno”. Causali di CIGS – I ricorsi alla CIGS, nel corso dell’anno e fino al 30 settembre, sono stati oltre 4.899 decreti, con un (+136,3%) sullo stesso periodo del 2009, e riguardano oltre 6.751 unità aziendali. Aumentano le crisi aziendali (+173,7%), rappresentano ormai il 72,9% del totale dei decreti. Tra i decreti di crisi aziendale continuano a esserci indistintamente le aziende che hanno terminato le 52 settimane di Cassa integrazione ordinaria, con quelle in crisi aziendale non temporanea. “Una distinzione aiuterebbe a capire le dinamiche delle crisi aziendali in atto”, sollecita la CGIL. Tra le altre causali significative per numero dei decreti restano le domande di ricorso al fallimento (+99%), al concordato preventivo (+121,9%), all’amministrazione straordinaria (+100%). Aumentano i contratti di solidarietà (+77,3%) e rappresentano il 13,2% del totale dei decreti mentre le domande di ristrutturazione aziendale sono solo 109 (il 2,2% dei decreti) e le conversioni aziendali 10 (0,20%). È ancora costante, segnala il rapporto della CGIL, la tendenza negativa all’aumento degli interventi di tipo passivo verso le imprese, mentre gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa non raggiungono il 6% del totale dei decreti. Occupazione e lavoratori in CIG – Nel periodo gennaio settembre 2010 considerando un livello medio di ricorso alla CIG, ovvero il 50% del tempo lavorabile globale (18 settimane lavorative), si confermano in questo periodo oltre 1.280.000 lavoratori in CIGO, in CIGS e in CIGD. Se invece consideriamo i lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010 (36 settimane) si determina un’assenza completa di attività produttiva per 642.829 lavoratori, di cui 198.519 in CIGD. Il rapporto denuncia “una situazione economica e sociale sempre più insostenibile per milioni di lavoratori” calcolando come nel corso del 2010 i lavoratori parzialmente tutelati dalla CIG abbiano perso già 3.549.600.000 euro, mentre la perdita certa, anche al netto del consumo effettivo delle ore di CIG autorizzate, per un singolo lavoratore a zero ore è stata di 5.522 euro.
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