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RSU PAC: netta vittoria della CGIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 7, 2010

RSU PAC: netta vittoria della CGIL.

Si sono svolte in questi giorni le elezioni della RSU (rappresentanza sindacale unitaria) dell’azienda PAC (Produttori Avicoli del Chianti S.C.R.L.) di Monteriggioni (Gruppo Amadori).

L’azienda, dove vengono eseguiti tutti i trattamenti fino al confezionamento dei tacchini, vede la presenza di 170 lavoratori, molti dei quali con contratto a termine. Inoltre la stragrande maggioranza del personale – per lo più donne – è di origine straniera (circa l’80%), da anni infatti la PAC è un bel laboratorio per l’integrazione, visto che i lavoratori stranieri sono anche di molte nazionalità.

La nuova RSU – 5 componenti, di cui 4 donne e 1 uomo, 3 stranieri e 2 italiani, tutti alla prima esperienza – risulta per la totalità della FLAI CGIL. Del resto già nella precedente RSU la CGIL contava 4 componenti su 5. Su 113 votanti la FLAI ha ottenuto 91 voti.

La FLAI CGIL ringrazia i lavoratori e le lavoratrici per il voto espresso, la RSU uscente per il buon lavoro svolto – ed il risultato delle nuove elezioni ne è la testimonianza – e tutti coloro che hanno contribuito al successo della lista; alla nuova RSU un augurio di buon lavoro ed il sostegno ed il supporto della FLAI CGIL per l’attività futura.

Siena, 6 ottobre 2010

Argomenti: aziende, FLAI |

Sabato 9 ottobre: la giornata nazionale della tutela individuale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 5, 2010

Sabato 9 ottobre: la giornata nazionale della tutela individuale

La CGIL di Siena invita i cittadini nelle principali Camere del Lavoro della provincia

La ‘giornata della tutela individuale’, l’appuntamento nazionale della CGIL giunto ormai al terzo anno, si svolgerà sabato 9 ottobre.

A Siena l’iniziativa avverrà all’interno delle principali Camere del Lavoro, dove tutti i Servizi – Patronato, CAAF ed Ufficio Vertenze – e le Categorie sindacali saranno a disposizione dei cittadini dalle ore 9.00 alle 13.00 per rispondere ai loro quesiti – contratti di lavoro, buste paga, ammortizzatori sociali, licenziamenti, lavoro nero, etc. – , per informarli sui loro diritti, per distribuire materiale informativo. Sarà possibile effettuare anche tutte le pratiche che normalmente vengono svolte durante l’abituale apertura delle sedi – pensioni, pensioni integrative, assegni familiari, disoccupazioni, infortuni, malattie, maternità e paternità, invalidità, permessi di soggiorno, successioni, assunzioni colf e badanti, red, isee, servizi fiscali, etc.

“La nostra iniziativa – spiega Claudio Guggiari, Segretario all’Organizzazione – è finalizzata a far arrivare ai cittadini il messaggio che le tutele e i servizi possono costituire un presidio efficace per l’informazione e la salvaguardia dei loro diritti, spesso ai più sconosciuti, e soprattutto in questa particolare fase di crisi e di tagli da parte del governo, in cui l’immobilismo nella gestione della crisi economica e sociale che attraversa il paese ed i continui tentativi di ridurre l’area del welfare ci preoccupano molto, oltre alle già precarie condizioni di vita e di lavoro di molte persone”.

Quest’anno la CGIL vuole mettere al centro dell’attenzione in particolare la difficile condizione giovanile, i problemi che questa Organizzazione sindacale denuncia da tempo: la mancanza di un futuro, il lavoro negato, la precarietà assicurata – quando va bene -, la scuola e la formazione professionale. Per questo invita soprattutto i giovani a recarsi sabato mattina in una delle Camere del Lavoro aperte: Abbadia San Salvatore (Via Gorizia 28), Montepulciano (Via Fiorita 12), Poggibonsi (Piazza Matteotti 8), Siena (La Lizza 11).

Siena, 5 ottobre 2010

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, servizi |

Lavoro: la CGIL propone nuova riforma ammortizzatori sociali

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 5, 2010

Lavoro: la CGIL propone nuova riforma ammortizzatori sociali
Un’ipotesi di proposta che per il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani tiene insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica e che guarda alle grandi riforme di tutela dei paesi europei
» Testo della propostaI dati
» VIDEO su CGILtv
04/10/2010 da www.cgil.it

Una riforma che tiene insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica. Sono queste le caratterische principali contenute nella proposta di riforma degli ammortizzatori sociali presentata dalla CGIL questa mattina nella sede nazionale della Confederazione, alla presenza del Segretario Generale CGIL, Guglielmo Epifani, della Vice Segretaria Generale, Susanna Camusso e del Segretario Confederale, Fulvio Fammoni.

Un sistema pubblico universale, secondo la CGIL, si rende necessario per ovviare ai limiti e soprattutto alle esclusioni che l’attuale sistema produce nei confronti dei giovani, dei precari, dei migranti e delle donne, e per poter assicurare risorse e misure adeguate per la copertura almeno dell’anno 2011. Una riforma, che se applicata, potrebbe estendere le tutele degli ammortizzatori sociali ad oltre 500mila lavoratori che oggi non ne possono usufruire.

L’ipotesi di riforma prevede innanzitutto una drastica semplificazione degli strumenti normativi per tutti i settori che dai 7 attuali, si ridurrebbero a soli 2: la Cassa integrazione guadagni e la Disoccupazione, con aliquote unificate per tutte le qualifiche. Una sola differenziazione resterebbe per le imprese fino a 15 dipendenti (aliquote più basse) e nei settori dell’Edilizia e dell’Industria, in questi due settori le aliquote CIG sono maggiorate. La riforma prevede inoltre, la riduzione dei ‘modelli di contribuzione’, dai 24 attuali, si arriverebbe a 6.

Una proposta che, secondo il Segretario Generale della CGIL, “rientra nell’ambito delle grandi riforme di tutela dei paesi europei”, rispondendo alla necessità di costruzione di “uno strumento universale degli ammortizzatori sociali come negli altri paesi del vecchio continente”. “Quella che presentiamo oggi – ha dichiarato Epifani – è una riforma che offre maggiori certezze sia alle imprese che ai lavoratori”. Le aziende, ha spiegato il leader della CGIL “avranno una possibilità di strumenti molto più organica, rispetto alla attuale e quindi più efficiente rispetto ai cicli produttivi e ai processi riorganizzativi e agli elementi di crisi settoriali e territoriali”. I lavoratori, ha aggiunto Epifani “potranno avvalersi di una logica più inclusiva, vale per la disoccupazione e vale per la riformata strumentazione della Cassa integrazione”. Rivolgendosi poi al Governo e alle altre forze sociali, Epifani ha concluso “bisogna ora far vivere la proposta e costruire insieme percorsi di coinvolgimento”.

Argomenti: CGIL |

Epifani: “No alle violenze ma un milione di lavoratori rischia di restare senza reddito”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 4, 2010

Epifani, esiste confine netto tra critiche ed aggressioni
In un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani parla del rapporto con CISL e UIL e tocca i nodi più critici del dramma sociale che sta investendo il paese: “un milione di persone sta rischiando di non avere più un reddito: non il lavoro, non la pensione, non la Cassa integrazione o la mobilità”
04/10/2010 da www.cgil.it«Un milione di persone – dice Guglielmo Epifani, Segretario Generale della CGIL – sta rischiando di non avere più un reddito: non il lavoro, non la pensione, non la Cassa integrazione o la mobilità». Un dramma sociale che si consuma lontano dai riflettori, «mentre il governo si occupa d’altro e galleggia». È l’Italia per la quale la crisi non è mai finita, mentre fanno capolino nel mondo del lavoro nuove forme di violenza.

Epifani, iniziamo dalle violenze. Due sedi CISL e una della Confindustria sono state colpite da uova e petardi lanciati anche da iscritti e dirigenti della FIOM. Saranno espulsi dalla CGIL?
«Rispetto a questi episodi la nostra condanna è stata assolutamente inequivoca. Sono gesti che non appartengono alla cultura democratica della CGIL. Naturalmente, mentre lo dico, mi rendo conto che le scelte degli altri, cioè della CISL e della UIL, sono sbagliate. Non si può destrutturare un contratto senza un rapporto democratico con i lavoratori. Queste scelte sono causa non secondaria del malessere operaio, che – sia chiaro – non c’entra nulla con la violenza. Il problema è che c’è una gigantesca questione di deficit di regole sulla rappresentatività e la democrazia sindacali. È un tema che va affrontato con urgenza. Non ci possono essere più rinvii, tentennamenti. Con CISL e UIL dobbiamo al più presto riparlarne perché altrimenti si corre dritti verso l’anarchia e la balcanizzazione dei rapporti sindacali. Detto questo, ci sono le regole all’interno della CGIL che vanno rispettate. Si aprirà un’istruttoria e si deciderà. Noi siamo più rigidi nei confronti dei dirigenti rispetto ai semplici iscritti. Comunque – giuste o sbagliate che siano le posizioni di CISL e UIL – non si può pensare di attaccare, intimidire, circondare una sede sindacale. C´è un limite tra la critica e i gesti di violenza».

Ci attende un autunno di violenza?
«Non lo so ma sono mesi che dico di abbassare i toni. E lo dico soprattutto agli esponenti di governo che hanno ideologizzato l’attacco alla CGIL. Tuttavia penso che tutti insieme abbiamo gestito con attenzione il malessere sociale che è derivato dalla recessione. Ora si deve stare molto attenti alle situazioni di crisi aziendali che sembrano senza sbocco. Lì, l’ansia e la disperazione possono portare a un conflitto sociale molto forte. Dico al governo e al Parlamento di occuparsi di questo. Bisogna innanzitutto rifinanziare la Cassa integrazione in deroga». Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Lavoro: CGIL, con cassintegrati e inattivi disoccupazione a 11,5%

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 4, 2010

Lavoro: CGIL, con cassintegrati e inattivi disoccupazione a 11,5%
Dal ‘Rapporto Occupati e CIG’ dell’osservatorio della CGIL, che mette in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG, emerge: “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”
04/10/2010 da www.cgil.itDal ‘Rapporto Occupati e CIG’ dell’osservatorio della CGIL, che mette in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG, emerge: “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”

“Il tasso di disoccupazione ‘reale’, registrato nel secondo trimestre dell’anno, va ben oltre il dato comunicato dall’ISTAT (8,5%) attestandosi all’11,5%”. E’ l’Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della CGIL Nazionale a ‘rettificare’ il dato diffuso dall’istituto statistico il 23 settembre scorso, considerando nel calcolo i lavoratori inattivi e in Cassa integrazione come “un potenziale di disoccupazione”. Per la CGIL “non è solo un esercizio statistico” perché, afferma il Segretario Confederale, Vincenzo Scudiere, “se non si interverrà al più presto, il dato sulla disoccupazione che abbiamo calcolato, e che contempla gli inattivi e i cassintegrati, sarà quello vero a tutti gli effetti”. Per questo Scudiere sollecita il governo a dare risposte a due urgenti priorità: “Il superamento del tetto di 10mila unità per il pensionamento dei lavoratori in mobilità,  giunti ormai a oltre 100mila, e l’estensione e il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per i prossimi due anni”.

Nel dettaglio del ‘Rapporto Occupati e CIG’, l’osservatorio della CGIL ha messo in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG. Una relazione dalla quale emerge, rileva Scudiere, “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”. Cala infatti l’occupazione, tra il secondo trimestre dell’anno sullo stesso periodo del 2009, di 192.256 unità con un peggioramento tendenziale del -0,83%. Ma ancora peggio è l’andamento dell’occupazione nel solo settore industriale che perde complessivamente 244.212 lavoratori mettendo a segno un -1,41%, sempre sullo stesso periodo di riferimento.

L’osservatorio CIG della CGIL calcola inoltre l’incidenza delle ore di Cassa integrazione nel complesso dell’occupazione dove si registra nel secondo trimestre un incremento tendenziale del +77%, con 97,7 ore per occupato nel settore industriale. Prendendo in considerazione solo i lavoratori dipendenti occupati nel settore industriale, questo rapporto arriva fino a 124,7 ore per lavoratore con un aumento del 79%. “Il continuo calo degli occupati – spiega Scudiere – continua a fare aumentare l’incidenza della CIG sul resto dei lavoratori. Il consuntivo di questa situazione è che da gennaio a giugno si è perduto quasi un mese di lavoro su sei mesi a disposizione”.

Continua, inoltre, ad essere eccessivamente basso il tasso di attività attestato al 62,5%. Aumenta il numero dei lavoratori inattivi a partire dal terzo trimestre del 2008 e il secondo trimestre del 2010 di 106.273 unità che, se sommati al numero dei disoccupati, porta il tasso di disoccupazione all’8,91%. La situazione diventa ancora peggiore se si considerano i lavoratori in CIG come un potenziale di disoccupazione e di inattività. Si determina infatti un tasso potenziale di disoccupazione-inattività dell’ 11,48%, sul numero totale delle ore di CIG autorizzate a giugno 2010. In riferimento invece alla percentuale di abbattimento delle ore utilizzate, il cosiddetto ‘tiraggio’, si determina un tasso di disoccupazione inattività del 10,24%.

Per quanto riguarda il rapporto tra gli occupati e l’incidenza delle ore di CIG sugli stessi, il rapporto della CGIL evidenzia alcune situazione, come quella del Piemonte che totalizza nel secondo trimestre 157,6 ore di cassa integrazione per occupato del settore industriale, pari a +29% sul secondo trimestre del 2009, e 53,1 ore sugli occupati totali; la Lombardia con 125,4 ore di cig per occupato del settore industriale (+100% sul 2009) e 42,3 ore sugli occupati totali; e la Basilicata con 112 ore per occupato del settore industriale (+29% sul 2009) e 29,5 ore sugli occupati totali.

 
L’occupazione e l’incidenza della CIG nella macroaree del paese: Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Al via la CASSACOLF Cassa di assistenza sanitaria per il settore domestico

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 4, 2010

Al via la CASSACOLF

Cassa di assistenza sanitaria per il settore domestico 

Dopo un lungo travaglio, gli organismi della Cassacolf hanno dato il via alle iscrizioni per beneficiare delle prestazioni della cassa.
L’anomalia di questa cassa è derivata dalle prestazioni che vengono date sia alle lavoratrici che ai datori di lavoro del settore domestico.
Anomalia giustificata dalla peculiarità del settore e dalle procedure di iscrizione che prevedono la suddivisione tra i due soggetti.
• Alle lavoratrici viene riconosciuto il rimborso dei ticket sanitari pagati per le analisi diagnostiche fino a € 300 annui;
• Una diaria giornaliera di € 20 per ogni giorno di ricovero ospedaliero con pernottamento in ospedale superiore ai 2 giorni per un massimo di 20 giorni;
• Diaria € 20 al giorno per 10 giorni per la convalescenza a seguito del ricovero ospedaliero.
Ai datori di lavoro è stata stipulata una assicurazione di responsabilità civile in caso di rivalsa INAIL per l’infortunio occorso alla propria dipendente domestica fino ad un massimo di € 50.000 annui, nonchè la prestazione legale gratuita.

Tali prestazioni verranno prestate se la somma dei contributi alla Cassacolf supererà € 25 annui.
Il versamento dei contributi si potrà effettuare in concomitanza col pagamento dei contributi trimestrali INPS versando € 0,03 per ogni ora lavorata dal proprio dipendente ed inserendo nello spazio c.org. il codice F2.
Le pluri prestazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro potranno essere assommabili nell’arco dell’anno.
Sarà sufficiente inviare copia dei bollettini INPS che attestino l’avvenuto pagamento delle quote per poter beneficiare dei servizi della cassa.
Essendo il contributo economico di € 0,03 di origine salariale, il mancato versamento del datore di lavoro comporta la responsabilità nei confronti del proprio dipendente delle mancate prestazioni della cassa.
Invitiamo pertanto a visitare il sito della Cassacolf o rivolgersi alle sedi della Filcams per ulteriori informazioni ( www.cassacolf.it ).

Le iscrizioni decorrono dal mese di luglio 2010. Il sistema organizzativo della Cassa sarà attivo dal mese di ottobre.  

FILCAMS CGIL Siena

Argomenti: colf, FILCAMS |

Grave lesione del Governo contro i diritti pensionistici dei lavoratori elettrici

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2010

GRAVE LESIONE DEL GOVERNO CONTRO I DIRITTI PENSIONISTICI DEI LAVORATORI ELETTRICI

“Grave lesione dei diritti pensionistici dei lavoratori elettrici” – afferma la Filctem-Cgil di Siena che contesta le modifiche apportate dalla legge n.122 del 2010 alla normative in vigore.
Sotto accusa ci sono le norme entrate in vigore dal 31 luglio, che penalizzano fortemente le aspettative pensionistiche dei lavoratori elettrici.
Infatti dal 1° luglio 2010 questi lavoratori non possono più trasferire gratuitamente la contribuzione dal Fondo pensioni elettrici al Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Inps. Sempre a partire dalla stessa data i lavoratori non potranno più scegliere il trattamento pensionistico di miglior favore tra quello calcolato con le norme del Fondo elettrici e quello calcolato con le norme del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. La terza disposizione negativa riguarda l’inserimento di un onere di ricongiunzione che occorrerà pagare se si vuole trasferire la contribuzione dal Fondo elettrici al Fondo pensioni lavoratori dipendenti.
“Peraltro – osserva Filctem Cgil di Siena -, la legge n.122 è entrata in vigore il 31 luglio 2010, ma la possibilità di trasferimento gratuito della contribuzione è stata abrogata con effetto retroattivo dal 1° luglio 2010: ad oggi non è ancora dato di sapere quando uscirà la circolare applicativa dell’Inps”.
“Queste sono le disposizioni della legge n.122/2010 – prosegue la Filctem Cgil di Siena – che il Governo Berlusconi ha fatto approvare con l’ennesimo voto di fiducia, impedendo la discussione in Parlamento e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali.”
Per effetto di questi provvedimenti “alcuni lavoratori saranno obbligati a posticipare il pensionamento o a pagare un onere consistente per la ricongiunzione; altri dovranno accontentarsi di un trattamento pensionistico più basso di quello che avrebbe avuto un lavoratore con pari retribuzione assicurato nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti Inps”.
Insomma confusione ed incertezza regnano sovrane tra i lavoratori.

FILCTEM CGIL Siena

Siena, 1 ottobre 2010

Argomenti: FILCTEM |

Tabelle paga lapidei Confapi ottobre 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2010

Lapidei Confapi_10_10

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Corso FP CGIL per concorso Comune di Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2010

La FP (Funzione Pubblica) CGIL di Siena organizza un corso di preparazione per il concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 Istruttori di Polizia Municipale del Comune di Siena.

La partecipazione è riservata agli iscritti CGIL, compresi coloro che si iscriveranno al momento dell’iscrizione al corso.

Per informazioni: Laura 349-8521735.

Argomenti: Comuni, FP |

Epifani, tutta Europa in piazza contro le politiche dei tagli

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 30, 2010

“No austerity day”

guarda le foto della manifestazione a Roma: http://www.flickr.com/photos/cgilnazionale/show/

guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=keer0muFzJ0

Argomenti: CGIL |

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