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Ddl lavoro: via libera al Senato, ora provvedimento passa alla Camera

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 29, 2010

Ddl lavoro: via libera al Senato, ora provvedimento passa alla Camera
Reintrodotta norma su arbitrato preventivo. La CGIL boccia il provvedimento: una legge sbagliata e con gravi problemi di incostituzionalità. Nostra iniziativa prosegue
29/09/2010 da www.cgil.it

L’Aula del Senato ha approvato a maggioranza il Ddl lavoro, provvedimento noto anche come ‘collegato lavoro’. Il testo, arrivato alla sesta lettura dopo che la legge era stata rinviata alle Camere da Napolitano per un nuovo esame sull’arbitrato, è stato modificato di nuovo e torna adesso alla Camera per il via libera definitivo.

Nello specifico, nel corso dell’esame a Palazzo Madama, è stato cassato il testo della Camera che recepiva un emendamento secondo il quale si poteva ricorrere all’arbitrato solo per controversie già insorte, mentre ora è ritornato il concetto che si decide di ricorrere all’arbitrato preventivamente. La scelta deve avvenire 30 giorni dopo l’atto di assunzione.

La CGIL boccia il provvedimento approvato oggi. “Una legge sbagliata e con gravi problemi di incostituzionalità che colpisce i diritti di tutti i lavoratori ma in particolare dei giovani senza lavoro, degli immigrati, di chi durante la crisi ha perso l’occupazione”.

La Confederazione punta il dito contro il governo e la sua maggioranza che,  sostiene, “usano la crisi più grave degli ultimi anni per controriformare il diritto del lavoro italiano: una scelta pervicacemente portata avanti senza prendere in considerazione nessuna proposta giunta nel corso dell’iter parlamentare né tantomeno cogliendo il senso delle osservazioni del Capo dello Stato”. La discussione ora passa alla Camera dove continuerà l’iniziativa di contrasto portata avanti in questi mesi dalla CGIL. “Svilupperemo e rafforzeremo – conclude – l’iniziativa di informazione mobilitazione e sostegno verso i lavoratori, che non lasceremo soli, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale”.

Argomenti: CGIL |

Accordo anti-deroghe alla FANTACCI INDUSTRIE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 29, 2010

ACCORDO ANTI-DEROGHE alla FANTACCI INDUSTRIE
Continua in modo lineare l’azione di contrasto messa in atto dalla FIOM di Siena contro gli accordi separati e l’indebolimento del contratto nazionale, visto quanto le altre sigle sindacali stanno definendo in merito alla spinosa questione delle deroghe.
L’ennesimo successo sindacale dei metalmeccanici della CGIL è stato conseguito alla FANTACCI INDUSTRIE, realtà produttiva con circa 30 dipendenti, punto d’eccellenza valdelsano nella progettazione e produzione di utensili professionali per serramenti in legno.
Così come avvenuto in altre aziende del territorio senese, RSU e FIOM CGIL hanno convenuto con la Direzione aziendale, assistita nell’occasione dalla Confindustria senese, che il contratto nazionale riconosciuto altro non è se non quello dei metalmeccanici sottoscritto anche dalla FIOM nel 2008, che deroghe allo stesso considerate peggiorative per i lavoratori non troveranno applicazione e che il livello di rappresentatività espresso dalla FIOM ne fa l’unica organizzazione sindacale titolata a contrattare e definire accordi aziendali.
Questo validissimo risultato è stato dettagliatamente esposto a tutti i lavoratoti riunitisi in assemblea, i quali all’unanimità ne hanno apprezzato l’importanza, soprattutto in un momento in cui lo strumento del contratto nazionale di categoria è oggetto di continui attacchi con l’evidente e dichiarato obiettivo di ridurne le tutele generali.
La FIOM di Siena continuerà imperterrita su questo versante, ponendo la questione in tutte le realtà produttive, pur sapendo che in certi casi saranno inevitabili momenti di elevata conflittualità.

FIOM CGIL Siena

29 settembre 2010

Argomenti: aziende, FIOM |

Lavoro: ISTAT, in calo l’occupazione nelle grandi imprese

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 29, 2010

Lavoro: ISTAT, in calo l’occupazione nelle grandi imprese
Nel mese di luglio, secondo dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, continua a scendere l’occupazione, registrando -1,6% rispetto 2009. CGIL, il pericoloso calo continua in tutti i settori nell’industria, prosegue da anni, e descrive ormai una contrazione della base produttiva oltre a quella occupazionale
29/09/2010 da www.cgil.it

Cala l’occupazione nelle grandi imprese nel mese di luglio. Secondo i dati pubblicati questa mattina dall’ISTAT, infatti, l’indice dell’occupazione nelle grandi imprese, depurato dagli effetti della stagionalità, ha registrato un calo congiunturale dello 0,1% al lordo della Cassa integrazione e una variazione nulla al netto dei dipendenti in Cassa integrazione.

Nel confronto tra la media degli ultimi tre mesi (maggio – luglio) e quella dei tre mesi precedenti (febbraio – aprile) si è registrato un calo dello 0,3% al lordo della CIG e dello 0,2% al netto della CIG. In termini tendenziali (luglio 2010 rispetto a luglio 2009) sono state registrate variazioni negative dell’1,6% al lordo della cassintegrazione e dello 0,7% al netto della cassintegrazione. Complessivamente, nei primi sette mesi del 2010 la variazione media dell’occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2009, è stata di meno 1,9% al lordo della CIG e di meno 1% al netto della CIG.

In calo anche le retribuzioni. Come registrato dall’Istituto Nazionale di Statistica, la retribuzione lorda per ora lavorata nel totale delle grandi imprese ha presentato a luglio una riduzione (al netto della stagionalità) dello 0,9% rispetto al mese precedente.

L’occupazione delle grandi imprese è stata paragonata dal Segretario Confederale Fulvio Fammonio ad “un piano sempre più inclinato di cui ancora non si vede il fondo”, che ha aggiunto “il pericoloso calo continua in tutti i settori nell’industria, prosegue da anni, e descrive ormai una contrazione della base produttiva oltre a quella occupazionale”. Nel dettaglio, sottolinea il dirigente sindacale, “anche nelle imprese e nei servizi, per anni elementi di tenuta e di controtendenza, la caduta dell’ultimo periodo è verticale. Una ulteriore conferma della gravità e della pervasività della crisi e del protrarsi nel tempo delle gravissime tendenze sull’occupazione”.

Per Fammoni, “di fronte a questo, alle centinaia di vertenze in coda al ministero ‘vacante’ dello Sviluppo economico, il governo oggi chiede la fiducia presentandosi alla Camera con un programma che non prende assolutamente in considerazione questi temi mentre al Senato approva un provvedimento che diminuisce i diritti dei lavoratori. Non ci siamo – conclude – occorre cambiare e questi sono i punti al centro della piattaforma della manifestazione europea del sindacato di oggi. Questa è la realtà che la propaganda ‘stiamo meglio di altri’ non può nascondere”.

Argomenti: CGIL |

Agevolazioni bolletta acqua 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 29, 2010

AGEVOLAZIONI BOLLETTA ACQUA

A.A.T.O. 6

L’A.A.T.O. (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) 6 Ombrone ha modificato il valore dell’indicatore ISEE ed i criteri utili per il riconoscimento delle agevolazioni tariffarie per la bolletta dell’acqua.

I Comuni della provincia di Siena interessati sono: Abbadia S.Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Radda in Chianti, Radicofani, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Siena, Sovicille, Trequanda.

Nota sintetica

Per nuclei familiari che si trovano in determinate condizioni relative all’età, al reddito, al numero dei componenti familiari, alle condizioni di salute, il gestore applica riduzioni percentuali sulla bolletta dell’acqua relativa all’anno successivo alla domanda.

Bolletta ridotta del 70% (compresa la quota fissa)

a)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 7.879 euro

b)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 10.912 euro, in presenza di:

1)      almeno un componente portatore di handicap (certificazione Asl);

2)      un componente con un grado di invalidità superiore al 66% (certificazione Asl);

3)      nucleo familiare interamente composto da ultrasessantacinquenni;

4)      un componente che, a causa di particolari condizioni mediche, necessiti di un significativo maggior utilizzo di acqua (certificazione Asl).

Bolletta ridotta del 50% (compresa la quota fissa)

c)      Nuclei familiari composti da 4 o più persone con indicatore ISEE fino a 11.778 euro

I nuclei familiari che rientrano nelle suddette agevolazioni sono esentati dal versamento della cauzione.

Utenze condominiali

Le suddette agevolazioni possono essere usufruite anche dai nuclei familiari, in possesso dei requisiti previsti, che si trovino all’interno di una utenza condominiale. In questo caso l’istanza dovrà essere presentata dall’Amministrazione del Condominio e corredata dalla necessaria documentazione.

Al fine di dimostrare il possesso del requisito economico i richiedenti dovranno rendere apposita autodichiarazione del loro ISEE.

La domanda per usufruire delle agevolazioni deve essere presentata al Gestore a partire dal 1° luglio e non oltre il 31 ottobre di ogni anno, a mezzo del modulo predisposto. Le agevolazioni hanno effetto nell’anno successivo.

A.A.T.O. 4

Ricordiamo che il ‘fondo utenze deboli’ dell’ A.A.T.O. 4 Alto Valdarno prevede un’agevolazione tariffaria dei consumi dell’acqua pari al 50% della tariffa base per tutte le famiglie (utenze domestiche) che presentano un ISEE inferiore a 8.030 euro.

I Comuni della provincia di Siena interessati sono: Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena.

L’agevolazione decorre dalla data di presentazione della domanda.

Oltre al modello ISEE, in corso di validità, va presentata un’autocertificazione della residenza e della lettura del contatore.

Se si abita in un condominio serve anche l’autocertificazione da parte dell’amministratore condominiale del consumo presunto annuo dell’utente per cui si richiede l’agevolazione.

Nelle Camere del Lavoro CGIL troverete l’assistenza necessaria per il disbrigo delle pratiche.

Argomenti: bollette, bonus acqua, CAAF, CE.SE.S., CGIL, SPI |

TASSAZIONE AGEVOLATA PER LAVORO NOTTURNO_CHIARIMENTI – 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 28, 2010

TASSAZIONE AGEVOLATA PER LAVORO NOTTURNO_CHIARIMENTI

In data 27 settembre 2010 l’Agenzia delle Entrate ha emanato due nuove Circolari ad ulteriore chiarimento della tassazione agevolata del 10%. Ciò si era reso necessario dopo l’uscita della Risoluzione 83/E del 2010 la quale chiariva la possibilità di assoggettamento all’imposta sostitutiva del 10% (anziché a tassazione ordinaria) anche l’intero compenso erogato per lavoro notturno (e non solo la maggiorazione) e le somme erogate per lavoro straordinario.
La Circolare 47 chiarisce definitivamente che il lavoro straordinario agevolabile è esclusivamente quello correlato a parametri di produttività. Le prestazioni lavorative rese oltre l’ordinario orario di lavoro sono state agevolabili senza ulteriori condizioni soltanto per l’anno 2008. Negli anni 2009 e 2010 le disposizioni che prevedevano la detassazione degli straordinari non sono state prorogate e, pertanto, l’imposta sostitutiva non può applicarsi alle ipotesi di straordinario che non sia riconducibile tra i premi di produttività.
E’ necessario quindi che il nesso tra lavoro straordinario e gli incrementi di produttività trovi riscontro in una documentazione proveniente dall’impresa stessa che attesti che la prestazione lavorativa abbia determinato un risultato utile per il conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa.
Anche l’agevolazione delle retribuzioni relative alle prestazioni di lavoro notturno e di lavoro organizzato su turni è subordinata al perseguimento di un incremento di produttività che trovi riscontro in una dichiarazione dell’impresa.
Con la Circolare 48 l’Agenzia delle Entrate, raccogliendo le difficoltà dei datori di lavoro a rilasciare in tempo utile detta certificazione e dei Sindacati e dei CAAF nel dare risposte ai contribuenti interessati, adotta la possibilità di recuperare le maggiori imposte pagate su dette somme tramite i modelli di dichiarazione del prossimo anno (730 o modello UNICO).
Alla luce di questo anche tutti quei contribuenti esonerati dal presentare la dichiarazione dei redditi, se hanno percepito somme per lavoro straordinario o notturno indicati nel CUD/2011, avranno l’interesse a presentare il modello 730.
Ricordiamo infine che gli uffici del CE.SE.S. S.r.l. e della CGIL sono a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti in materia.

Argomenti: CAAF, CE.SE.S., CGIL, lavoro notturno |

Chiusura redazioni Toscana e Emilia Romagna de L’Unità

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 28, 2010

Sull’annuncio di chiusura – dal 15 ottobre – delle due edizioni locali dell’Emilia Romagna e della Toscana del quotidiano L’Unità, interviene anche la CGIL di Siena.

Claudio Vigni, Segretario Generale, commenta così la notizia: “Oltre ad esprimere solidarieta’ e vicinanza ai giornalisti delle redazioni di Bologna e Firenze, chiediamo di rivedere il piano di ridimensionamento del quotidiano. Il progetto dell’editore non solo minaccia l’occupazione di molti giornalisti e collaboratori e il futuro di numerose professionalità, ma anche l’opportunità di tenere aperta un’importante finestra sulle provincie toscane che consente di tenere alta l’attenzione sulle criticità dei territori”.

Argomenti: CGIL |

Le criticità della scuola senese

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 27, 2010

In merito alle notizie apparse negli ultimi giorni sui mezzi di informazione locale relativamente al superamento delle “criticità della scuola senese”, mi sento in dovere di fare alcune osservazioni.
Siamo reduci come Flc Cgil da una lunga serie di assemblee che hanno coinvolto le scuole della provincia ed il quadro che ne è uscito è tutt’altro che roseo o tendente alla normalizzazione.
Probabilmente era necessario, da parte delle istituzioni presenti, chiarire che cosa si intendesse per criticità, se essa era riferita al singolare o al plurale: un conto è la soluzione che attraverso l’impegno di tutti si è riusciti a dare ai problemi recentemente emersi rispetto all’accorpamento di alcune classi della secondaria (superati appunto con l’attribuzione da parte del mpi di ulteriori 11 posti); un conto e’ dire che ora nelle scuole c’è aria di normalità e che praticamente le criticità rientrano nella normale routine.
Come organizzazione sindacale ci chiediamo:
– L’Usp ha fatto un monitoraggio sulle scuole per sapere quante siano le classi con 30 alunni, quante con 27/30 e quante con un numero di alunni inferiore a 25?
– Si conosce il reale rapporto docenti di sostegno/alunni diversamente abili? Quanti alunni frequen-tano le classi dove sono inseriti alunni diversamente abili?
– Come se la cavano le scuole con il personale Ata in fatto di sorveglianza, pulizia e apertura dei plessi dal momento che, come si è appreso dai mezzi di informazione, in alcune realtà particolar-mente difficili qualcuno sta pensando all’ipotesi inaccettabile di far tenere aperte le scuole da volon-tari?
– Quante sono le pluriclassi presenti nella nostra provincia?
– Come è la situazione finanziaria delle scuole senesi?
– E’ accertata la possibilità di sostituire il personale assente per uno o più giorni?
Tante domande a cui, se vogliamo davvero superare le criticità, le tante criticità della scuola pubbli-ca, occorre dare una risposta vera. Tante domande da porre direttamente alle scuole, prese invece da una continua emergenza che vanifica presupposti di qualità e tenuta dell’offerta formativa, di ade-guato sviluppo degli apprendimenti per tutti, di inserimento e integrazione di tutti quei ragazzi per i quali il compito costituzionale della scuola è rimuovere gli ostacoli che pregiudicano le possibilita’di sviluppo delle loro potenzialità.
Ad oggi sembrano mancare i presupposti per il buon funzionamento di una istituzione fra le più im-portanti perché’ rappresenta il futuro di questo “strano bel paese” ed il progetto che sta alla base della qualità della vita e della democrazia per le future generazioni.
Sarebbe opportuno che quanto prima si incontrassero tutte le scuole della provincia, dirigenti, do-centi e personale Ata insieme alle autorità ed alle parti sociali per costruire un disegno chiaro sulla situazione reale dell’istruzione e formazione della nostra provincia affinché si progetti insieme l’u-scita definitiva dall’emergenza.
Nella speranza di aver dato un contributo al dibattito in corso sui problemi aperti della scuola pub-blica, dichiaro la disponibilità al confronto dell’Organizzazione Sindacale che rappresento.

Lorenzo Micheli, Segretario Generale FLC CGIL Siena

Siena, 27 settembre 2010

Argomenti: FLC, scuola |

Salari: IRES CGIL, potere acquisto perde 5.500 euro in dieci anni

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 27, 2010

Salari: IRES CGIL, potere acquisto perde 5.500 euro in dieci anni
Presentato il V rapporto sui redditi dei lavoratori dipendenti. Epifani, “necessario un intervento urgente, che sposti la tassazione dai salari dei lavoratori dipendenti e dalle pensioni alle grandi ricchezze e ai grandi patrimoni”
27/09/2010

da www.cgil.it

‘Salari in Italia 2000-2010: un decennio perduto’

I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni circa 5.500 euro di potere d’acquisto. E’ questo il dato che emerge dal V rapporto IRES CGIL ‘Salari in Italia – 2000-2010: un decennio perduto’ presentato oggi dal Segretario Generale della confederazione di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, e dal presidente dell’IRES, Agostino Megale. Secondo l’analisi dell’istituto di ricerche economiche e sociali della CGIL le retribuzioni, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno avuto a causa dell’inflazione effettiva più alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag, che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.

La perdita cumulata calcolata sulle retribuzioni equivale a circa 44 miliardi di maggiori entrate complessivamente sottratte al potere d’acquisto dei salari. Questo spiega perché, nel decennio 2000-2010, le entrate da lavoro dipendente abbiano registrato una crescita reale (quindi al netto dell’inflazione) del 13,1% a fronte di una flessione reale di tutte le altre entrate del -7,1%.

“Una tendenza sconfortante”, quella relativa all’andamento della produttività, dei salari e della redistribuzione dei redditi, “che anno dopo anno si fa sempre più pesante” ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, intervenendo nel corso della presentazione. Il rapporto IRES, fotografa una situazione salariale allarmante: “il quadro che emerge – ha precisato Epifani – genera preoccupazioni, soprattutto in una situazione politica economica che vede il nostro Paese in continuo affanno”. La crisi dei salari, secondo Epifani, è la conseguenza di una forte pressione fiscale sulle retribuzione di lavoro dipendente e sulle pensioni “non è più accettabile che il bene più scarso, il lavoro, sia oggi più tassato di altre forme di reddito”, è necessario quindi “un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente, e che sposti la tassazione dai salari e dalle pensioni alle grandi ricchezze e ai grandi patrimoni”.

L’importanza di un ‘fisco giusto’, di una riforma fiscale è stata ribadita anche dal presidente dell’IRES, Agostino Megale “da dieci anni, il nostro istituto di studi della CGIL, ha acceso i riflettori sulla questione salariale in Italia”. I salari nel 2010 ha dichiarato Megale alla CGILtv (guarda il video) “chiuderanno con un 0,3% sopra l’inflazione”. “Anche nella crisi – ha proseguito – sono aumentate le tasse e questo aumento lordo viene mangiato da una tassazione ulteriore sul lavoro”.

  • La crescita dei salari: crescita, occupazione e redditi perduti negli anni duemila (Sintesi rapportoSlides)

Argomenti: CGIL |

Crisi: Epifani, l’azione di governo rallenta la ripresa in Italia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 26, 2010

Crisi: Epifani, l’azione di governo rallenta la ripresa in Italia
La fase che stiamo attraversando impone una svolta radicale nelle politiche economiche e sociali del paese. Con la crescita all’1% necessari 7 anni per recuperare il terreno perso.
26/09/2010 da www.cgil.it

E’ il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, a prendere la parola durante la seconda festa della CGIL Campania, nella splendida cornice degli ex Molini Marzoli, un complesso industriale dismesso, ed ora in via di recupero, sul porto della città di Torre del Greco, a pochi passi da Napoli, sede che negli anni aveva già ospitato la locale festa del sindacato. Nell’intervenire il Segretario Generale della CGIL, rispondendo alle domande di Antonio Troise, giornalista del quotidiano ‘Il Mattino’, ha posto l’accento sui temi della crisi e della lenta ripresa che sta caratterizzando l’Italia, a differenza di altri stati Europei come la Germania. “Mentre noi cresciamo dell’1% la Germania viaggia sul 3-4% – ha spiegato Epifani – con questo ritmo in 12 mesi si troverà, la Germania, a recuperare il terreno perso durante la crisi, mentre noi per compiere lo stesso percorso dovremo aspettare, se le cose non cambiamo, 7 anni”. Secondo il leader della CGIL questi sono i problemi di cui dovrebbe occuparsi il paese e la politica, mentre ormai da tre mesi sembra che l’unico tema ad “ossessionare” l’agenda mediatica ed il dibattito sia solo la vicenda dei rapporti tra la proprietà della ‘casa di Montecarlo’, patrimonio della ex Allenza Nazionale, ed il resto del mondo.

Secondo il numero uno di Corso d’Italia, nel nostro paese, si sta verificando esattamente quello che la CGIL aveva previsto, “se si affronta la crisi – ha sottolineato il sindacalista – soltanto difendendo i conti pubblici, e non si mettono in campo politiche di sviluppo e sostegno ai consumi, è inevitabile perdere il vento della ripresa”, come sta anche sostenendo il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. In questo momento, prosegue Epifani, “il governo, che ci aveva detto che noi stavamo meglio degli altri, non sa più che dire”, perché affrontare la questione significherebbe ammettere che le politiche messe in campo hanno prodotto una situazione in cui, mentre un 20% della nostra economia cresce, rappresentando la quota di esportazione e ‘prodotto manifatturiero’ che sta reggendo bene la prova dei mercati internazionali, l’altro 80% non fa altrettanto. Proprio a causa dei tagli indiscriminati messi in campo dal governo che hanno generato mancanze nelle infrastrutture e negli investimenti in ricerca.

Gli stessi numeri ricordati dal Segretario Generale della CGIL non fanno che confermare la gravità della situazione: nell’ultimo mese, in Italia, si sono persi 170mila posti di lavoro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, 700mila persone sono in cassa integrazione e sono andati persi quasi un milione di posti di lavoro nei due anni e mezzo precedenti. A tutto questo vanno aggiunti i 100mila precari dei settori pubblici senza più occupazione e il dramma giovanile che ne consegue. Il tutto, ha ricordato Epifani, senza un ministro dello sviluppo economico ed un vera idea di politiche industriali.

Il leader della CGIL ha poi sottolineato che fino ad ora il sindacato ha governato il conflitto sociale con grande intelligenza, ma non si può pensare che, di fronte alle chiusure degli stabilimenti come quelle annunciate per la cantieristica navale, in luoghi dove non c’è alternativa occupazionale, i lavoratori non si esasperino. “Davanti a problemi come questi – ha concluso Epifani – ci vuole, come abbiamo detto anche nel comitato direttivo, una svolta radicale nella politica economica e sociale del governo”.

Argomenti: CGIL |

La Flai sostiene la lotta dei lavoratori del Pubblico impiego e della scuola

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 24, 2010

Dichiarazioni del Segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi

La Flai-Cgil esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Pubblico impiego e della scuola per la lotta che stanno portando avanti contro la decisione del governo di bloccare le elezioni delle Rsu e i rinnovi dei contratti.
Tale decisione si inserisce nel solco già tracciato da tempo dall’esecutivo, basato sulla riforma del modello contrattuale, sulla manovra correttiva e sul collegato lavoro, e che ora si compie anche attraverso il blocco della contrattazione in questi settori e l’attacco al diritto di rappresentanza.
Il governo ha dimostrato così di voler relegare il mondo del lavoro in un angolo e di non voler fare alcuna distinzione tra i lavoratori del pubblico e quelli del privato.
Semplicemente li colpisce entrambi, con decreti approvati in gran fretta e con il voto di fiducia che hanno l’unico scopo di privare la Cgil della sua azione negoziale e di indebolire la rappresentanza dei lavoratori.
Sta ad ognuno di noi sovvertire questa logica ed è per questo che la Flai sosterrà le iniziative che la Fp e la Flc intenderanno mettere in campo per difendere i diritti dei lavoratori che rappresentano.

Roma, 23.9.2010

Argomenti: FLAI |

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