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Il contratto di solidarietà per i 350 dipendenti della TRIGANO

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2010

Con questo accordo salgono a circa 800 i lavoratori metalmeccanici della provincia di Siena per i quali la FIOM CGIL ha convenuto con alcune aziende rappresentative dell’intero territorio la soluzione del Contratto di Solidarietà, dimostrando così la piena praticabilità di questo strumento come valida alternativa alla cassa integrazione o ai licenziamenti di massa.
L’accordo raggiunto nel tardo pomeriggio di ieri, con il determinante ausilio dell’Amministrazione Provinciale, prevede che tutti i 350 dipendenti dell’azienda leader nella produzione di autocaravans riducano per 12 mesi le loro ore di lavoro settimanali – in maniera diversificata per reparto o tipologia di lavorazione – mantenendo comunque una retribuzione che non potrà scendere indicativamente al di sotto del 90% di quanto percepito in piena attività.
Questa soluzione, qualora alla prima scadenza annuale se ne ravvedesse la necessità, potrà essere prorogata per un ulteriore anno, ma con la speranza che in questo lasso di tempo la grave crisi che ha colpito già dal 2008 il settore possa essere superata.
Ciò dimostra che quando le aziende abbandonano le sempre più frequenti posizioni pretestuose è possibile raggiungere risultati di tutto rispetto, all’insegna della collaborazione e della responsabilità comune, finalizzati alla salvaguardia del nostro sistema produttivo e dei livelli occupazionali.
Non a caso la trattativa ha registrato un’accelerazione negli ultimi giorni, a seguito della rimozione da parte aziendale di alcune pregiudiziali sollevate nei confronti della vertenza promossa dalla FIOM di Siena, risolta brillantemente con l’accettazione da parte della Trigano del riconoscimento dell’ultimo Contratto Nazionale firmato dalla FIOM e del fatto che eventuali deroghe – argomento che ha tenuto banco nelle cronache nazionali degli ultimi giorni – non troveranno applicazione all’interno dell’azienda.

Patetiche le reazioni della Fim Cisl la quale, mal celando un evidente nervosismo e nel ridicolo tentativo di salvare la faccia dopo questa sonora sconfitta, ha il coraggio di sostenere che per loro nulla è cambiato; bene, se così è, si uniscano pure alla Fiom per promuovere lo stesso tipo di soluzione in tutte le altre aziende del territorio.

Saranno i lavoratori, ai quali nei prossimi giorni sarà illustrato l’insieme degli accordi raggiunti, a decidere la bontà di quanto ottenuto dal Sindacato in questa difficilissima trattativa.

Marco Goracci, Segretario Provinciale FIOM CGIL Siena

Siena, 10 settembre 2010

Argomenti: aziende, FIOM, metalmeccanici, valdelsa |

Pil: CGIL, dati OCSE confermano che non c’è ripresa

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2010

Pil: CGIL, dati OCSE confermano che non c’è ripresa
Secondo l’Organizzazione una lenta crescita caratterizza la ripresa economica a livello mondiale. Il nostro paese è l’unico a registrare un Pil in retrocessione rispetto agli stati aderenti al G7
» Imprese: ISTAT, nel 2009 crollo natalità -15%
09/09/2010 da www.cgil.it

Tra i paesi del G7 l’Italia è l’unico paese a registrare un Pil in retrocessione per il periodo luglio-settembre 2010. L’Italia, infatti, nel terzo trimestre di quest’anno potrebbe registrare un calo del prodotto interno lordo dello 0,3% su base trimestrale annualizzata. E’ quanto stima l’OCSE nell’Interim Assessment diffuso oggi a Parigi.

Nel quarto trimestre l’OCSE prevede per l’Italia, sempre su base trimestrale annualizzata, un ritorno alla crescita dello 0,1%: il Paese rimane però in coda rispetto agli altri sei grandi, che continueranno a crescere: del 2,3% il Canada; dell’ 1,5% il Regno Unito e dell’1,1% la Germania.

A livello mondiale “il rallentamento della ripresa economica sarà un po’ più pronunciato del previsto” ha annunciato il capo economista dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Pier Carlo Padoan. “E’ ancora difficile capire – ha spiegato Padoan – se l’indebolimento della ripresa sia temporaneo o se sia il segnale di debolezze sottostanti più profonde della spesa privata in un momento in cui le misure di rilancio stanno giungendo al termine”.

Sono comunque le incertezze sull’occupazione a pesare sul futuro dei consumi e conseguentemente della ripresa economica mondiale e come sottolineato dall’OCSE “le incertezze circa la disoccupazione potrebbero mettere un freno all’espansione dei consumi privati” i quali, potrebbero essere frenati da “ulteriori aggiustamenti nelle spese delle famiglie in seguito al peggioramento dei bilanci che c’è stato nel corso del periodo di recessione”.

Secondo il Segretario Confederale CGIL Danilo Barbi, l’OCSE, come il Fondo Monetario Internazionale conferma alcune cose che la CGIL sostiene da tempo “non c’è ancora una vera ripresa e in Italia, a differenza di quanto sostiene il Governo, la bassa crescita è ancor più bassa degli altri grandi paesi europei” e che siamo in presenza di “una crescita globalmente bassa e a rischio di ulteriori ricadute. E questo perché – continua Barbi -, come sostiene il sindacato europeo, non c’è ancora una risposta strutturale alla crisi in termini di nuove politiche di investimento e di redistribuzione e di scelte che mettano sotto controllo la finanza”.

Argomenti: CGIL |

FIOM – TRIGANO: ACCORDO RAGGIUNTO!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2010

FIOM – TRIGANO: ACCORDO RAGGIUNTO!

Nelle stesse ore in cui Federmeccanica dichiarava di voler disdettare il contratto nazionale, è giunta a conclusione la vertenza aperta dalla FIOM di Siena nei confronti della Trigano, per il riconoscimento da parte di questa importante realtà industriale del contratto firmato nel 2008 anche dai metalmeccanici della CGIL.

La Trigano ha inoltre sottoscritto che qualsiasi accordo futuro che dovesse introdurre deroghe peggiorative per i lavoratori rispetto al contratto nazionale di riferimento non sarà applicato al suo interno.

Si porta così a compimento un importante capitolo delle relazioni sindacali locali, che mette in evidenzia la indiscussa e maggiore rappresentatività della Fiom rispetto alle altre sigle sindacali, elemento che la stessa Trigano ha riconosciuto nel testo siglato.

Risultato questo, ottenuto dopo un periodo di forti tensioni e decise iniziative di protesta messe in atto dai lavoratori dell’azienda valdelsana, consentendo così alla Fiom di Siena e ai rispettivi delegati sindacali di porre un freno agli intenti di deregolamentazione scaturiti  dalla vicenda Fiat di Pomigliano.

Sempre nella giornata di ieri, nell’incontro convocato presso l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Toscana, l’azienda ha ritirato la richiesta di cassa integrazione in deroga per convenire con le parti sindacali l’obiettivo del raggiungimento di un contratto di solidarietà da applicarsi, con modalità da definire, per tutti i 350 lavoratori attualmente occupati.

Soluzione proposta insistentemente dalla Fiom, che oltre a salvare i livelli occupazionali in un settore fortemente decimato dalla perdurante crisi darà maggiori garanzie economiche ai lavoratori.

FIOM CGIL Siena

Siena,  8 settembre 2010

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

TASSAZIONE AGEVOLATA PER LAVORO NOTTURNO – 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2010

TASSAZIONE AGEVOLATA PER LAVORO NOTTURNO

Il Decreto Legge n. 93 del 2008 ha introdotto, tra le altre cose, un’imposta sostitutiva del 10% per le somme erogate ai dipendenti del settore privato, in relazione sia a prestazioni di lavoro straordinario che ad incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa.
Questo regime di tassazione è stato poi prorogato anche per gli anni 2009 e 2010 limitatamente però ai premi di produttività.
Successive circolari dell’Agenzia delle Entrate hanno chiarito che:
• rientrano nel regime di tassazione agevolato anche le indennità o maggiorazioni di turno o comunque le maggiorazioni retributive corrisposte per lavoro normalmente prestato in base ad un orario su turni (…stante il fatto che l’organizzazione del lavoro a turni rappresenta di per se’ una forma di efficienza organizzativa.);
• anche le somme erogate a titolo di lavoro notturno ordinario (sempreché le prestazioni di lavoro notturno siano legate ad elementi connessi alla produttività ed efficienza) rientrano nell’aliquota agevolata del 10%.
La Risoluzione n. 83/E del 17 agosto 2010 ha definitivamente chiarito che in quest’ultimo caso devono essere assoggettate ad imposta sostitutiva del 10% non soltanto le indennità o le maggiorazioni erogate per prestazioni di lavoro notturno, ma anche il compenso ordinario corrisposto per quella stessa prestazione lavorativa. L’Agenzia delle Entrate ha poi chiarito anche la retroattività di tale interpretazione per gli anni 2008 e 2009.
In molti casi i datori di lavoro avevano dato una interpretazione diversa e restrittiva, assoggettando il compenso ordinario a tassazione ordinaria.
In questi casi i datori di lavoro dovranno consegnare ai lavoratori una certificazione che attesti l’importo delle somme erogate a titolo di incremento della produttività del lavoro sulle quali non ha applicato la tassazione sostitutiva, dopo di ché il lavoratore avrà a sua disposizione soluzioni diverse (a seconda dell’anno di percepimento di dette somme e del fatto che abbia presentato oppure no la dichiarazione dei redditi) per far valere la tassazione più favorevole.
Ricordiamo che per l’anno 2008 l’importo massimo da poter assoggettare ad imposta sostitutiva era di € 3000,00 con un reddito lordo per il 2007 non superiore ad € 30.000,00 e di € 6.000 per il 2009 e 2010 con un reddito lordo per l’anno 2008 e 2009 non superiore ad € 35.000,00.

Vediamo le varie soluzioni che un lavoratore ha a propria disposizione per far valere la tassazione più favorevole.

• Somme percepite nel 2008 e lavoratore che nel 2009 ha presentato la dichiarazione dei redditi (730_UNICO): è possibile presentare dichiarazione integrativa con modello UNICO entro il 30 settembre 2010 e far valere il maggior credito nella dichiarazione del prossimo anno. Oltre il 30 settembre sarà possibile presentare istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 DPR n. 602/1973 all’ufficio periferico dell’Agenzia competente per territorio di residenza del lavoratore.
• Somme percepite nel 2008 e lavoratore che nel 2009 NON ha presentato la dichiarazione dei redditi: è possibile presentare istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 DPR n. 602/1973 all’ufficio periferico dell’Agenzia competente per territorio di residenza del lavoratore.
• Somme percepite nel 2009 e lavoratore che nel 2010 ha presentato la dichiarazione dei redditi con modello 730: è possibile presentare un UNICO Correttivo nei termini entro il 30 settembre 2010, dopo tale data sarà possibile presentare un UNICO Integrativo fino al 30 settembre 2011.
• Somme percepite nel 2009 e lavoratore che nel 2010 NON ha presentato la dichiarazione dei redditi: è possibile presentare la dichiarazione con modello UNICO/2010 entro il 30 settembre 2010 e far valere il maggior credito nella dichiarazione del prossimo anno. Oltre il 30 settembre e fino al 29 dicembre 2010 la presentazione della dichiarazione sarà possibile pagando la sanzione per tardiva presentazione. Oltre il 29 dicembre è possibile presentare istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 DPR n. 602/1973 all’ufficio periferico dell’Agenzia competente per territorio di residenza del lavoratore.

Gli Uffici del Ce.Se.S. Srl, convenzionato con CAAF CGIL Toscana, sono a disposizione di tutti coloro che dovessero trovarsi nelle condizioni di dover applicare la tassazione più favorevole prenotando un appuntamento tramite il n. verde gratuito 800 730 800 oppure recandosi in una delle nostre sedi presenti sul territorio provinciale.

Argomenti: CAAF, CE.SE.S., CGIL, lavoro notturno |

Scuola: OCSE, Italia tra paesi che investono meno

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2010

Scuola: OCSE, Italia tra paesi che investono meno
Nel nostro paese secondo dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico la spesa per l’istruzione in rapporto al Pil è del 4,5%, dato che ci colloca al penultimo posto nella classifica
07/09/2010 da www.cgil.it

Non è buona la pagella che l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha consegnato al sistema d’istruzione italiano con il suo rapporto sull’Educazione 2010 presentato questa mattina (7 settembre).

Le criticità riguardano l’affollamento delle classi, il numero delle ore passate fra i banchi di scuola, la poca flessibilità nei programmi di studio che è pari al 12% del monte ore nel nostro paese, la bassa presenza di studenti stranieri nelle università italiane, lo stipendio dei docenti.

Inoltre l’Italia, come evidenziato dall’OCSE nella sua analisi comparativa internazionale dei sistemi di istruzione, è penultima su 33 paesi nella quota di Pil dedicata al settore. In Italia infatti, la spesa per l’Istruzione in rapporto al Pil, è sotto la media OCSE. Si investe il 4,5% contro il valore medio che è del 5,7%, un dato che è rimasto costante dal 1995 al 2007. Gli USA spendono il 7,6% e sono tra i pochi ad aver incrementato la spesa negli anni presi in considerazione. Persino il Brasile con il 5,2% e l’Estonia con il 5% spendono più di noi.

“L’istruzione è la migliore risposta alla crisi”, questo è stato il messaggio che Angel Gurria, Segretario Generale dell’OCSE, ha lanciato durante la presentazione del Rapporto 2010 sull’Educazione (Education at a glance) che viene ufficialmente pubblicato oggi. “L’educazione – dichiara Gurria – è un investimento essenziale per sviluppare una crescita di lungo termine e per rispondere ai cambiamenti in atto, soprattutto quelli del mercato del lavoro”. Il Segretario OCSE ricorda, inoltre, che una buona istruzione “aumenta le possibilità di trovare lavoro” ed è quindi, un modo per “contrastare la disoccupazione” che ha toccato livelli molto alti. In un mercato del lavoro che cambia e che chiede competenze sempre più elevate “anche gli adulti avranno bisogno di rivedere la loro formazione”.

Argomenti: CGIL |

Il Segretario Generale Claudio Vigni intervistato da Stefano Bisi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 6, 2010

D. Segretario Vigni, che autunno ci dovremo aspettare? Segnali di ripresa?

R. Un autunno difficile. Malgrado le ‘gran casse’ del Governo siamo in presenza di una ripresa molto tiepida – tra le più basse d’Europa. Purtroppo questa crescita limitata non consente di riassorbire tutta l’occupazione che è stata espulsa dal processo produttivo. A questi ritmi ci vorranno altri 6/7 anni per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi. Consideri che poi è stata fatta una manovra pesantissima che frenerà ulteriormente la ripresa, non solo nel 2010 ma anche nel 2011 e 2012.

D. E tutto questo che effetti avrà nella nostra provincia e sulla sua popolazione?

R. Da noi gli effetti saranno pesanti come nel resto d’Italia sui risvolti occupazionali ed avremo maggiori difficoltà nelle aree a maggiore vocazione industriale, penso alla Valdelsa, soprattutto mano a mano che finiranno gli ammortizzatori sociali. Poi ci saranno i riflessi che la manovra produrrà sulle fasce più deboli della popolazione con i tagli agli enti locali ed alle scuole. Meno servizi e minor sostegno sociale nel momento di maggiore necessità.

D. Ma si dice sempre che in provincia di Siena le cose vanno meglio che altrove…

R. Mi pare che oggi non sia più così. Il nostro tessuto produttivo fatto di piccole imprese ha difficoltà a competere, non è solo un problema senese, ma dell’intero Paese. Non a caso oggi la ripresa più corposa l’ha registrata la Germania, dove il tessuto produttivo è solido e dove si è puntato molto sulla qualità. Loro costruiscono auto costose pagando gli operai il doppio che in Italia e le vendono, da noi invece siamo sempre alla ricerca della riduzione dei costi e dei diritti e le auto italiane hanno poco mercato. Loro esportano la tecnologia in Cina e da noi c’è una cultura, che si è estesa ben oltre gli alvei tradizionali, che pensa di importare in Italia anche i ‘diritti’ cinesi.

D. Si riferisce alla FIAT a Pomigliano e a Melfi?

R. Sì, alla FIAT ma non solo, perché, come ho detto, la mentalità di Marchionne ha fatto proseliti, ma è un’idea di futuro perdente, perché vede solo una parte del problema. Se da un lato è giusto ricercare la produttività, ma direi soprattutto la qualità, questo non può avvenire mortificando il lavoro ed i diritti dei lavoratori. Quei lavoratori sono anche cittadini e contribuenti. E che contribuenti! I lavoratori dipendenti pagano oltre il 70% delle tasse di questo Paese. Colpire il lavoro, ridurre i diritti, abbattere i salari, significa avere un Paese sempre più povero che va indietro, dove la scuola di qualità, la sanità e tutti gli altri servizi saranno a disposizione dei pochi che potranno pagarseli. Ciò significherà mettere in discussione il nostro sistema di ‘welfare’ e con esso la coesione sociale dell’intero Paese. C’è un po’ di miopia in questo: a destra, a sinistra ed anche nello stesso mondo sindacale.

D. Come sono a Siena i rapporti tra CGIL, CISL e UIL?

R. Quando ogni giorno devi affrontare i problemi concreti e le difficoltà della crisi c’è poco tempo per perdersi in polemiche sterili ed anche questo ci aiuta ad avere una maggiore visione unitaria nell’interesse dei lavoratori. Tuttavia nel lungo periodo c’è il rischio che le frizioni che si registrano a livello nazionale producano effetti negativi anche a livello locale. Credo che questa situazione renda quantomai evidente la necessità di una norma sulla rappresentanza sindacale che dia maggiormente peso alle opinioni dei lavoratori per evitare che soggetti minoritari facciano accordi che hanno forza di legge e che valgono per tutti. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Lavoro: INPS, in 8 mesi 826,4 milioni ore di CIG e 152mila richieste di disoccupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 3, 2010

Lavoro: INPS, in 8 mesi 826,4 milioni ore di CIG e 152mila richieste di disoccupazione
Aumentano le ore di Cassa integrazione rispetto al 2009, mentre si registra una lieve diminuzione delle ore di Cassa ordinaria e straordinaria. Le domande di disoccupazione esplodono nel mese di luglio. CGIL, è vera e propria valanga che non accenna ad arrestarsi
03/09/2010 da www.cgil.it

826,4 milioni di ore di CIG, di cui 35,5 milioni di Cassa in deroga e 41 tra ordinaria e straordinaria; 152mila le domande di disoccupazione. Queste le cifre riportate dall’INPS in merito alla richiesta di ammortizzatori sociali nei primi otto mesi del 2010. “La Cassa integrazione nel 2010 supererà di molto il miliardo di ore autorizzate” afferma il Segretario Confederale della CGIL Fulvio Fammoni secondo il quale la situazione nella quale si trovano le aziende e i lavoratori italiani è “pesantissima”, una “vera e propria valanga che non accenna ad arrestarsi”.

L’istituto di previdenza ha autorizzato alle aziende italiane, nel 2010, l’utilizzo di 826,4 milioni di ore di Cassa integrazione con un aumento del 60,5% rispetto allo stesso periodo del 2009. “Se si considera che in tutto il 2009 le ore di Cassa sono state in totale 914 milioni – spiega il dirigente sindacale – si può facilmente dedurre che l’incremento a fine 2010, rispetto l’anno precedente, sarà impressionante, visto che il numero di ore autorizzate supererà di alcune centinaia di migliaia il miliardo di ore autorizzate”. L’INPS ricorda inoltre che il 25% del totale di ore di CIG è rappresentato dalla Cassa integrazione in deroga (35,5 milioni), strumento che nei primi otto mesi dello scorso anno pesava per meno del 10% sul dato complessivo. Mentre, sempre nel 2010, la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria, fa sapere l’INPS, che ammonta a 41 milioni di ore nel complesso, risulta in lieve diminuzione rispetto al 2009 (42,4 milioni le ore autorizzate nell’agosto 2009).

Il numero elevato delle richieste di Cassa in deroga secondo Fammoni, “testimonia la gravità della situazione nelle piccole imprese italiane”, ma  anche “l’attivazione da parte di tante imprese che hanno esaurito i periodi di Cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Ecco perchè – conclude il dirigente sindacale – l’ordinaria cresce così poco e contemporaneamente ha un balzo enorme la straordinaria (superiore al 200%) e aumenta anche la Cassa in deroga”.

Le domande di disoccupazione arrivate all’INPS sono state 152mila a luglio, risultando in calo rispetto a un anno prima (-9,9%) ma registrando un vero e proprio balzo rispetto a giugno di quest’anno, quando furono 83mila (+83%). Dunque, l’Istituto di previdenza spiega come l’aumento delle domande di disoccupazione a luglio sia legato anche all’effetto stagionale delle iscrizioni nelle liste dei disoccupati dei precari della scuola. Infine, calano le domande di mobilità sia in confronto al mese precedente sia in confronto all’anno scorso: a luglio 2010 sono state 6.500 a fronte delle 7.200 di giugno e le 8.900 di luglio 2009.

Argomenti: CGIL |

Lavoro: Epifani, appello Napolitano giusto e condivisibile

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 2, 2010

Lavoro: Epifani, appello Napolitano giusto e condivisibile
Il Segretario Generale della CGIL commenta le parole del Presidente della Repubblica sulla necessità per il Paese di una seria politica industriale. “E’ indispensabile intervenire immediatamente, cominciando col nominare un ministro al dicastero dello Sviluppo economico, vacante da troppo tempo”
02/09/2010 da www.cgil.itUn appello giusto e condivisibile, secondo il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani, quello espresso oggi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La necessità per l’Italia di dotarsi di una seria politica industriale, è stata ribadita dal presidente della Repubblica in un suo breve discorso tenuto questa mattina a Mestre, nel quale ha sottolineato “come sia il momento di costruire un progetto di sviluppo industriale volto a favorire l’occupazione e i giovani, che sono per noi motivo principale di preoccupazione”.

Parole che per il Segretario Generale della CGIL sono giuste e condivisibili. “Il tema di una vera politica industriale – ha dichiarato il leader della CGIL – deve essere posto al centro dell’agenda politica, come strumento imprescindibile per il rilancio del sistema economico del paese. Non ci sono alternative: l’adozione di una seria e giusta politica industriale, come ripetiamo dall’inizio della crisi, deve essere il cuore del dibattito politico e delle scelte del Governo”.

“E’ inoltre necessario – ha concluso Epifani – trovare un compromesso tra le ragioni del mercato e la condizione e i diritti dei lavoratori. E’ di tutta evidenza, infatti, come il rilancio del sistema industriale non possa poggiare esclusivamente sul lavoro, ma debba trovare risposte concrete nell’adozione di una politica industriale che abbia una visione strategica e preveda investimenti sulla ricerca e sull’innovazione. Non si puo’ perdere altro tempo, è necessario intervenire immediatamente, cominciando col nominare un ministro al dicastero dello Sviluppo economico, vacante da troppo tempo”.

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga turismo pubblici esercizi minori settembre 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2010

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Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga turismo pubblici esercizi settembre 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2010

PubbliciEsercizi_09_10

Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

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