Manovra: CGIL, domani a Roma manifestazione ‘Tutto sulle nostre spalle’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 11, 2010
Roma, 11 giugno – ‘Contro la manovra economica del governo’ e per denunciare come il suo peso sia ‘Tutto sulle nostre spalle’, la CGIL ha indetto per domani sabato 12 giugno a Roma una manifestazione nazionale. Il concentramento è previsto per le ore 15 a Piazza della Repubblica dove partirà il corteo che passerà per Largo Santa Susanna e attraverserà Piazza Barberini, Via Sistina, Viale della Trinità dei Monti e, infine, Viale Gabriele D’Annunzio per arrivare in Piazza del Popolo.
A partire dalle ore 17.30 circa si svolgeranno i comizi conclusivi della manifestazione dove prenderanno la parola il segretario generale della FLC CGIL, Domenico Pantaleo, la segretaria generale della FP CGIL, Rosanna Dettori, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani.
Dalla mattina, inoltre, in Piazza del Popolo in cinque gazebo monotematici allestiti dal sindacato, e in particolare dalle categorie della FP e FLC, il mondo della sanità e delle autonomie locali, quello della giustizia, della protezione civile e dei vigili del fuoco, insieme al mondo della scuola, dell’università e della ricerca, illustreranno ai cittadini gli effetti dei tagli operati dalla manovra sui servizi ai cittadini. In Piazza del Popolo, inoltre, e sempre dalla mattina, ci saranno momenti di animazione ed esibizioni del teatro di strada.
Argomenti: CGIL, FLC, FP, manifestazioni |
DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL DIRETTIVO CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 10, 2010
Roma, 10 giugno – Di seguito il testo del documento conclusivo approvato all’unanimità dal Comitato Direttivo Nazionale della CGIL che si è svolto dal 7 al 9 giugno.
DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL DIRETTIVO CGIL
Roma, 9 giugno 2010
Il Comitato Direttivo della CGIL ritiene che la “manovra correttiva” 2011-2012 di circa 24,965 miliardi di euro, varata dal governo con il D.L. 78/2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”), fermo restando che i Conti pubblici debbano tornare in ordine, sia una manovra sbagliata e iniqua. Sbagliata perché non vi sono provvedimenti di sostegno all’occupazione, alla crescita e allo sviluppo. Iniqua perché divide il paese caricando i costi della manovra sui lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sulle Regioni, sugli Enti Locali e sui cittadini più esposti. La manovra risulta iniqua al Nord come al Sud dell’Italia; tanto verso i giovani quanto verso i pensionati, sottraendo risorse alla parte più debole del paese e gravando soprattutto sulle lavoratrici e i lavoratori. Il tutto senza richiedere alcun contributo a quel 10% di famiglie che detiene il 45% dell’intera ricchezza netta del paese e ai grandi manager. Tutti costoro, compreso il sistema delle imprese, non pagheranno un euro in più.
La condizione di difficoltà dei Conti pubblici italiani non è stata dettata solo dalla crisi e dalla congiuntura internazionale, ma principalmente dagli errori commessi nella gestione della finanza pubblica e dalle scelte di politica economica compiute dall’attuale governo, in un contesto di subalternità della stessa Confindustria. Non è con i “tagli lineari” alla spesa pubblica che si esce dalla crisi. Senza una politica per la crescita e per l’occupazione, il rischio è un’ulteriore manovra correttiva. Tutto ciò mentre la crisi continua a bruciare posti di lavoro (che si aggiungono agli oltre 700mila posti già persi dal 2008), con oltre 1.500mila lavoratrici e lavoratori coinvolti dalla Cassa Integrazione, con il tasso di disoccupazione giovanile più alto d’Europa.
Per questo la CGIL ribadisce che, assieme ad una vera politica industriale, occorre rifinanziare da subito gli ammortizzatori in deroga e riformare gli ammortizzatori sociali in senso universale e promuovere la piena e buona occupazione. Per questo la CGIL, ha posto come priorità la difesa dell’occupazione, la crescita e lo sviluppo, proponendo un “Piano straordinario del Lavoro” fondato su una politica industriale, su investimenti pubblici e sull’ingresso delle nuove generazioni nei settori strategici dell’economia pubblica, istruzione e ricerca. Il governo, con le misure previste nella manovra correttiva, sta facendo esattamente il contrario, ai tagli della scuola, università e ricerca aggiunge ulteriori tagli, a differenza di paesi come gli Stati Uniti o la Germania che invece continuano ad investire risorse nell’istruzione e nella ricerca, con la consapevolezza che per uscire dalla crisi e risanare i bilanci pubblici serve maggiore crescita e più occupazione. Il CD della Cgil considera molto importante la mobilitazione europea decisa dalla CES per il 29 settembre, rendendo così evidente che in tutta Europa i sindacati si mobilitano e lo fanno unitariamente. Se anche nel nostro Paese Cisl e Uil si rendessero disponibili ad una mobilitazione unitaria tutto il sindacato sarebbe più forte nel contrastare e cambiare una manovra così ingiusta e iniqua.
Il CD della CGIL ritiene che la gravità e la profondità della crisi avrebbero dovuto portare ad un’Europa più forte e ad una linea di politica economica e sociale sovranazionale più marcata in cui far rientrare la difesa dell’Euro. Al contrario, le logiche nazionalistiche hanno prevalso sull’idea di “Europa stato-nazione”, agendo in coordinamento internazionale solo dinnanzi alla contingenza della crisi greca. In tale prospettiva sono state elaborate le diverse “manovre correttive” dei principali paesi industrializzati europei. Tali manovre, infatti, sono state fondate su alcuni tratti in comune: in particolare, il ridimensionamento del perimetro pubblico e la riduzione della spesa pubblica, con specifici tagli ai sistemi del welfare. Tuttavia, a fianco di queste direttrici in tutti i paesi vengono tassate anche le componenti più ricche della società (banche, redditi alti, grandi patrimoni, etc.). Nel nostro paese, invece, vengono colpiti solo i più deboli, senza toccare le vere “caste”. Il governo italiano, pur avendo speso meno risorse (0,1%) di tutti i paesi del G-20 per stimolare la ripresa, ha stabilito una “manovra correttiva” di proporzioni simili a quelle delle principali economie avanzate. Per questo il CD della CGIL ritiene ancora più grave una manovra basata su:
• il blocco delle retribuzioni, degli automatismi e degli scatti di anzianità per i lavoratori pubblici; il congelamento delle liquidazioni dei lavoratori pubblici; la riduzione del 50% della spesa per tutti i contratti “flessibili” (lavoratori a tempo determinato, collaboratori delle amministrazioni pubbliche, lavoratori interinali, LSU e formazione-lavoro), il cui posto di lavoro o la cui fonte di reddito viene pesantemente messa in discussione.
• Lo scioglimento di Enti strategici per la ricerca che, assieme ai tagli nella Scuola, comporta una dispersione di lavoratrici e lavoratori altamente qualificati, soprattutto giovani.
• Tagli pesanti per le Regioni e gli Enti Locali, generando un’inevitabile ricaduta sulle lavoratrici e sui lavoratori, sugli immigrati, sugli anziani, sulle famiglie, sui cittadini, in termini di minori servizi socio-assistenziali, soprattutto verso i non autosufficienti, o di maggiori tasse, in totale contraddizione con quanto il governo ha enunciato sin qui sul federalismo.
• Irrigidimento del sistema previdenziale, con allungamento dei tempi di uscita senza alcun beneficio per le nuove generazioni, discriminando le donne e allargando le disuguaglianze.
• Il limite di 10.000 beneficiari della deroga all’applicazione delle nuove finestre di accesso collocati in mobilità lunga è insufficiente rispetto all’attuale crisi economica: molte lavoratrici e molti lavoratori rischiano di rimanere per un lungo periodo di tempo senza alcun sostegno economico e senza pensione.
• Un attacco alla categoria degli invalidi, con un falso contrasto agli abusi attraverso l’aumento della percentuale di invalidità necessaria per accedere all’indennità.
• L’assenza di una politica per il rilancio del sistema economico-produttivo del Mezzogiorno in corrispondenza dello svuotamento delle risorse del FAS.
Pur apprezzando la reintroduzione delle norme sulla tracciabilità, che come CGIL avevamo proposto di ripristinare anche con Decreto già nel 2009, va sottolineato che, se non fosse stata tolta all’inizio della legislatura, sarebbero entrati circa 10 miliardi in più nelle casse dello Stato. In ogni caso va prevista una maggiore tassazione sui capitali rientrati con lo scudo fiscale insieme ad una maggiore tassazione delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni che, come indicato nelle nostre proposte di riforma fiscale “per un fisco giusto”, sono indispensabili per ridurre le tasse sul lavoro, sulle pensioni e sulle nuove generazioni. Proprio per sostenere un piano di buona occupazione delle nuove generazioni consideriamo necessario l’aumento temporaneo dell’aliquota marginale per i redditi oltre i 150.000 euro.
Inoltre non possiamo che continuare l’azione di contrasto al “Collegato Lavoro” del governo che, anche dopo il giusto rinvio alle Camere ad opera del Presidente della Repubblica, continua a mantenere il carattere di destrutturazione del diritto del lavoro e dei principi costituzionali in esso finora garantiti. Anche per questo e per difendere la Costituzione la CGIL ha concorso a promuovere l’importante manifestazione che si è svolta il 2 giugno a Milano.
Per tutto questo, il CD della CGIL ritiene che vada sviluppata una grande campagna di informazione e comunicazione capillare, nei luoghi di lavoro e in tutti i territori, prevedendo assemblee e attivi territoriali, al fine di:
• costruire una consapevolezza forte e diffusa dell’inadeguatezza e dell’iniquità della manovra, a sostegno di una manovra alternativa basata sulle nostre proposte per superare le iniquità e le ingiustizie, difendere l’occupazione e costruire una politica di sviluppo, anche con l’obiettivo di unire il mondo del lavoro e dei pensionati per superare le divisioni sindacali laddove possibile;
• realizzare la più ampia partecipazione alla giornata di mobilitazione e alla manifestazione nazionale indetta dalla CGIL, che si terrà il 12 giugno 2010 a Roma.
Il CD della CGIL, inoltre, proclama lo Sciopero generale per il giorno 25 giugno di almeno 4 ore per i lavoratori dei settori privati e di 24 ore per quelli pubblici. Sulla base di particolari situazioni territoriali le strutture possono scegliere altre modalità temporali (2 luglio) e/o organizzative, con manifestazioni regionali o territoriali e impegna tutta l’organizzazione, le RSU, i quadri e i delegati al massimo sforzo per la riuscita delle iniziative. Il CD della CGIL esprime la propria contrarietà per la legge in discussione alla Camera relativa alle intercettazioni poiché si presenta nei fatti come un testo limitativo per l’efficacia delle indagini dei magistrati e che mette “il bavaglio” al diritto all’informazione dei cittadini operando una censura ai giornali e alle televisioni e impegna l’organizzazione a promuovere, in accordo con gli operatori della sicurezza, magistrati, giornalisti e tutte le associazioni che intendono partecipare, tutte le iniziative di mobilitazione e contrasto necessarie.
U.S. CGIL
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FAU: domani i lavoratori incrociano le braccia
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 10, 2010
Della serie: “Scioperiamo finchè non vi stringerete la mano”.
E’ con questo monito che prenderà corpo venerdì 11 giugno la singolare iniziativa di protesta dei dipendenti della FAU, i quali manifesteranno tutte le loro preoccupazioni davanti all’azienda che sono intenzionati a salvare, decisi a far sentire la loro voce e a non essere più spettatori passivi di una situazione paradossale che si trascina ormai da tempo e della quale potrebbero essere i primi a farne le spese, dovuta a dissidi e contrasti familiari interni alla proprietà dell’azienda di Asciano, nota principalmente per la produzione di segnaletica stradale.
Un’azienda che la FIOM CGIL di Siena e i lavoratori stessi ritengono in grado di esprimere un forte potenziale, vista la caratteristica versatilità di questa tipologia di attività, ma che rischia di spengersi all’improvviso per l’incapacità dei soci – tutti legati fra loro da rapporti di parentela – di prendere indispensabili quanto impellenti decisioni condivise, cercando viceversa di superare quelle che sembrano più che altro sterili contrapposizioni evocative di liti condominiali, che opinioni diverse sulle strategie industriali da assumere.
E’ sulle strategie e sugli indirizzi da prendere che i lavoratori chiedono da tempo risposte alla FAU, per garantire continuità ad un’azienda nata oltre cinquant’anni fa e che oggi dà lavoro a più di 70 dipendenti.
Un’azienda che lavorando principalmente per committenti importanti come Autostrade, Ferrovie, Poste e Enti Locali, e visti i tagli economici anche sul fronte delle infrastrutture, se non riesce a ricompattarsi al suo interno, non avrà nessuna possibilità di superare la crisi generale che pur fa sentire pesantemente i suoi riflessi anche in questa realtà, facendola piombare inevitabilmente a picco, grazie anche a questa assurda e incomprensibile vocazione suicida, trascinandosi dietro purtroppo il futuro di tanti lavoratori e lavoratrici.
FIOM CGIL Siena
Siena, 10 giugno 2010
Argomenti: FIOM, metalmeccanici, presidio, scioperi |
Manovra: CGIL, 25 giugno Sciopero Generale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 9, 2010
Il Comitato Direttivo della CGIL proclama lo Sciopero Generale per il giorno 25 giugno di almeno 4 ore per i lavoratori dei settori privati e dell’intera giornata per quelli pubblici.
In occasione dello sciopero del 25 si svolgeranno manifestazioni regionali o territoriali.
“Il Comitato Direttivo della CGIL proclama lo Sciopero Generale per il giorno 25 giugno di almeno 4 ore per i lavoratori dei settori privati e dell’intera giornata per quelli pubblici”.
E’ quanto si legge nel Documento conclusivo del Direttivo CGIL approvato oggi all’unanimità.
In occasione dello sciopero del 25 si svolgeranno manifestazioni regionali o territoriali.
09/06/2010 da www.cgil.it
Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |
Manovra: Epifani, provvedimento privo di equità, scarica peso sui lavoratori
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 9, 2010
Manovra: Epifani, provvedimento privo di equità, scarica peso sui lavoratori |
Il leader CGIL al Comitato Direttivo punta il dito contro CISL e UIL “subalterne a scelte del governo” e sottolinea “insieme a noi forza d’urto sarebbe molto maggiore”. Sulle pensioni “imposto salto brutale da Europa a donne P.I.” mentre “governo fa provvedimenti-spot per fare cassa e ora subisce UE” |
08/06/2010
La manovra economica varata dal governo italiano “è priva di equità perché scarica i propri effetti sui lavoratori pubblici, in particolare misura, e privati e, attraverso i tagli pesanti e indifferenziati agli enti locali, su cittadini, precari e pensionati; mentre non chiede niente alla rendita, ai patrimoni, alle imprese, ai redditi medio alti”. Il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, ha ribadito le valutazioni negative sulla manovra del governo intervenendo al Comitato Direttivo dell’organizzazione chiamato alla mobilitazione contro le misure contenute nel provvedimento che culminerà nella manifestazione nazionale del 12 giugno e nello sciopero generale previsto per la fine del mese. “E’ una manovra che divide il paese – ha detto Epifani – colpisce il Mezzogiorno, a cui sono sottratti di fatto i fondi FAS, si accanisce contro il lavoro, colpisce in modo particolare i giovani, che hanno sempre minori prospettive per il proprio futuro, e non avrà nemmeno gli effetti auspicati sui conti perché, colpendo questi ceti, vanifica ogni prospettiva di rilancio dei consumi e dell’economia. E’ un intervento – ha aggiunto – che non contiene alcun principio riformatore né selettivo e, a differenza delle manovre pur molto pesanti varate dagli altri governi europei, e che prevedono tutte misure mirate allo sviluppo attraverso la leva fiscale, si concentra solo sui tagli tralasciando ogni misura di stimolo dell’economia’’. In tutta Europa comunque, ha sostenuto Epifani, “tutti i sindacati, indistintamente, scendono in piazza e si mobilitano contro i provvedimenti dei rispettivi governi, oppure la criticano, ultima la DGB tedesca. Solo due organizzazioni sindacali sono ferme in tutto il panorama europeo: CISL e UIL. Anche la CES ha deciso una mobilitazione europea per il 29 settembre prossimo”. Secondo il leader della CGIL, inoltre, CISL e UIL mostrano una subalternità verso le scelte dell’esecutivo: se si mobilitassero con noi, se fossimo insieme il potere contrattuale del sindacato italiano, la forza d’urto sarebbe molto maggiore”. Le novità sul fronte delle pensioni costituiscono un aggravamento del quadro, tanto per i lavoratori pubblici che per i lavoratori privati e gli autonomi; a questo si aggiunge l’intervento Ue sulla parità fra donne e uomini nel pubblico. “Si profila una cosa mai vista – ha osservato Epifani – un salto brutale di cinque anni che ci viene imposto dall’Europa, una cosa del tutto iniqua per le donne che si troveranno in quella fascia. Il governo ha fatto così un capolavoro: ha varato provvedimenti-spot per fare cassa, ora deve subire la decisone Ue e tutto questo senza mai intervenire sul problema vero del sistema pensionistico italiano e cioè sulla prospettiva previdenziale dei giovani e a favore di un principio di equità intergenerazionale. L’unica soluzione vera, moderna, equa e rispettosa del principio di stabilità finanziaria è quella della flessibilità in uscita per la vecchiaia, uguale per uomini e donne, pubblici e privati”. Anche sul versante fisco i provvedimenti di lotta all’evasione sono, secondo il Segretario Generale, ‘parziali e contraddittori’: “Non si può combattere l’evasione fiscale e contemporaneamente riproporre condoni; l’ipotesi di recuperare 8 miliardi dall’evasione sembra poi piuttosto aleatoria e questo fa temere che entro pochi mesi sarà necessaria un’altra manovra”. Quanto alla proposta di superare l’art. 41 della Costituzione in nome della libertà di impresa, secondo Epifani, “è una furbizia mentre manca qualunque stimolo all’economia e non si aiutano le imprese, si lancia questo messaggio strumentale, fuorviante. E’ chiaro che è necessario sburocratizzare, ma non c’entra niente l’aggiramento della Costituzione e non va dimenticato che su alcune delicate materie, dalla certificazione antimafia alla sicurezza sul lavoro, non ci si può muovere con leggerezza”. Epifani si è poi soffermato sull’analisi del quadro europeo, lanciando l’allarme per il futuro dell’Unione. “Questa è senz’altro una crisi epocale – ha fatto notare – e purtroppo non è diventata l’occasione di un cambiamento positivo. La comunità internazionale non è evidentemente in grado di cambiare le regole della finanza e controllare la speculazione, gli USA stanno vivendo un momento grave di debolezza oltre il quale non si intravvede un nuova prospettiva e in Europa la situazione è aggravata dalla frammentarietà delle politiche dei paesi membri dell’Unione”. Secondo il leader CGIL “il limite dell’assenza di una vera rappresentanza politica e istituzionale unica dell’Europa, a fronte dell’esistenza di una moneta unica, sta ora emergendo con evidenza: l’area del mondo che produce più ricchezza non ha una voce autorevole, non ha ruolo e di fronte alla crisi i paesi intervengono ognuno per sé. Questa strada, se non intervengono correttivi, porta alla dissoluzione europea e alla fine dell’euro. In ogni caso emerge – ha concluso Epifani -, dall’intervento di tutti i paesi, un modello diverso di società, caratterizzato da un riduzione della spesa pubblica e dello stesso perimetro di intervento del pubblico. A fronte di questo sono del tutto assenti una riflessione e una politica continentali”. |
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Sabato 12 giugno manifestazione a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 9, 2010
Pullman con partenza dalla provincia di Siena per la manifestazione a Roma del 12 giugno contro la manovra del governo:
VALDELSA – SIENA:
POGGIBONSI – Bar Cavallino ore 09,45
COLLE DI VAL D’ELSA – P. za Arnolfo ore 10,00
SIENA – Fontebecci ore 10,20
SERRE DI RAPOLANO – Loc. Sentino ore 10,45
(fermata autobus tra la rotonda e l’Hotel Serre)
VALDICHIANA:
SINALUNGA – I Gelsi ore 11,00
BETTOLLE – casello autostradale ore 11,15
MONTEPULCIANO – autogrill Pavesi ore 11,30
CHIUSI – Querce al Pino ore 11,45
Per prenotazioni rivolgersi a: Camera del Lavoro di Siena 0577-2541 – Camera del Lavoro di Poggibonsi 0577-936165 – Camera del Lavoro di Sinalunga 0577-630192 – Camera del Lavoro di Abbadia San Salvatore 0577-778054
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Domani iniziativa SPI e FLC CGIL con le scuole a Poggibonsi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 8, 2010
Incontriamoci a scuola… dialogo fra generazioni
SPI CGIL e FLC CGIL Siena, 1° e 2° CIRCOLO DIDATTICO Poggibonsi, SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO LEONARDO DA VINCI
presentano
PROGETTO MEMORIA 2009/2010 – “Il ricordo”
Mercoledì 9 Giugno 2010 – ore 16.30 – Scuola Primaria V.Veneto – Viale Garibaldi – Poggibonsi
Con il patrocinio del Comune di POGGIBONSI e il contributo della REGIONE TOSCANA
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
ore 16.30 – Presentazione degli elaborati prodotti dalle classi
Interventi:
Rossana Bottari – Segretaria SPI CGIL Poggibonsi
Franco Baroni – Segr. Gen. SPI CGIL Siena
Marcello Giacomelli – Segreteria Regionale SPI CGIL
Lorenzo Micheli – Segr. Gen. FLC CGIL Siena
Bianca D’Amato – Assessore politiche educative e pari opportunità del Comune di Poggibonsi
I Dirigenti scolastici del 1° e 2° Circolo Didattico e della Scuola Sec. di 1° grado di Poggibonsi
I ragazzi di alcune classi presenteranno letture drammatizzate dei testi narrati dai nonni
ed altri si esibiranno in canti e danze caratteristiche della tradizione locale.
Al termine della serata sarà offerto un rinfresco.
Coordinamento progetto: Rossana Bottari, Fiorella Cilemmi, Vanna Belardi
Argomenti: FLC, pensionati, scuola, SPI |
Eletta la Segreteria della FILT CGIL di Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 7, 2010
Il Comitato Direttivo della FILT CGIL di Siena riunitosi oggi ha eletto la propria Segreteria Provinciale riconfermando Simone Fulchieri e Palmiro Rocchini.
“Il Comitato Direttivo – dichiara il Segretario Generale della FILT CGIL senese Roberto Moschini – ha espresso forte preoccupazione per la grave crisi economico-occupazionale che sta colpendo con sempre più forza le classi più deboli del Paese”.
“Inoltre – ha proseguito Moschini – siamo decisamente preoccupati per i tagli derivanti dalla manovra economico-finanziaria del Governo, che avranno ripercussioni negative sul settore dei trasporti a causa di una forte contrazione delle risorse ad esso destinate”.
“La FILT CGIL di Siena – ha concluso il Segretario – sostiene la manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici del prossimo 12 giugno e parteciperà naturalmente allo sciopero generale del 25 giugno che vedrà nella mattinata la manifestazione a Siena”.
Siena, 7 giugno 2010
Argomenti: FILT |
Epifani: manovra iniqua: sciopero
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 4, 2010
Manovra: Epifani, è iniqua e per questo il Governo si merita uno sciopero |
In un’intervista al settimanale ‘l’Espresso’ il Segretario Generale afferma che: “questa è una manovra che non colpisce i ricchi. È una manovra di classe, intesa al contrario: pesa cioè solo sui lavoratori – del settore pubblico e anche del privato – mentre una parte del Paese non viene toccata” |
04/06/2010 da www.cgil.it
Il Segretario della CGIL Guglielmo Epifani non ha dubbi: la manovra di Tremonti è iniqua, e per questo il governo si merita uno sciopero. Pensa di trovare un clima favorevole nel Paese? Tutto sommato agli stipendi degli statali si rinfaccia di essere cresciuti più degli altri… Deve ammettere che l’apparato pubblico è pletorico, inefficiente. Riuscirete a coinvolgere pure i lavoratori privati nella vostra protesta? Il governatore Draghi ha additato gli evasori come i responsabili della macelleria sociale: si torna a una forte contrapposizione tra lavoro dipendente e lavoro autonomo? E la CGIL dove sta? Ci vuole una tassa sulle rendite finanziarie? Il capo della CISL Raffaele Bonanni ha accusato la CGIL di fare solo protesta invece che lavorare per un patto tra forze sociali. È l’ultimo treno, ha detto. Voi rischiate di perderlo. È meglio restare a piedi? Che rapporto avete con Tremonti? Vi sta a sentire? |
Argomenti: CGIL |
3 e 4 giugno iniziative di mobilitazione del settore scuola
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2010
Flc Cgil, Uil scuola e Cisl scuola insieme per denunciare le politiche sulla e per la scuola:
– 3 giugno ore 11. 30 assemblea provinciale al liceo Galilei di Siena di tutti i lavoratori della scuola in orario di servizio;
– 4 giugno presidio, confronto, dibattito ed altro in P.zza Amendola a Siena dalle 15.30.
Argomenti: FLC, manifestazioni, presidio, scuola |