« Preoccupazione per i lavoratori kosovari | Home | Accordo geotermia: preoccupazione per il ritardo nella sottoscrizione »
Discriminazioni nei bandi per gli alloggi a canone concordato
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 7, 2007
In merito ai bandi per gli alloggi a canone concordato dei Comuni di Siena, Monteriggioni e Colle di Va d’Elsa CGIL, CISL e UIL criticano “l’assoluta mancanza di concertazione su un tema così importante e anche frutto di una forte iniziativa sindacale”, formalizzando la richiesta di modifica e la riapertura dei termini di partecipazione.
“La richiesta – spiegano i Sindacati – è motivata dalla palese discriminazione nei confronti del lavoro dipendente e dei pensionati e delle situazioni di maggiore disagio. Le detrazioni previste in questi casi anziché portare un beneficio provocano, in moltissimi casi, l’esclusione dalla partecipazione al bando stesso, tanto che famiglie monoreddito con redditi e pensioni medie ne risultano escluse. Non convince altresì la motivazione che costoro possono partecipare ai bandi per l’ERP. È pur vero che queste persone hanno il diritto a parteciparvi ma, come confermato anche dalla risposta ‘tecnica’ del Comune di Siena, senza condizioni particolari quali sfratto, alloggio improprio, sovraffollamento, ecc. non ci sono possibilità concrete di ottenere un alloggio popolare”.
“Per le OO.SS. – concludono i Segretari Generali Vigni, Umiliati e Santinami – risulta quindi inaccettabile escludere tanti lavoratori e pensionati dalla possibilità di partecipare ad un bando per un alloggio a basso costo che è stato pensato proprio per dare una risposta ai redditi medio bassi che non avevano la possibilità di ottenere un alloggio popolare”.
CGIL, CISL e UIL di Siena consigliano comunque ai cittadini di presentare la loro domanda per procedere poi all’eventuale ricorso.
Argomenti: casa, CGIL, Comuni |