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L’ideologica campagna antiabortista è violenza contro le donne
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 14, 2008
Dichiarazione stampa di Paola Bittarello, Segreteria CGIL Siena
Paola Bittarello, a nome di tutta la CGIL di Siena, si unisce alle numerose voci che sono intervenute in questi giorni nel ribadire che il blitz della Polizia ordinato da un magistrato avvenuto al Policlinico di Napoli è di una “gravità inaudita”:
“E’ stato superato ogni limite di rispetto nei confronti di una donna già provata da un’esperienza drammatica quale è un’interruzione di gravidanza e ciò è gravissimo. Interrogata all’uscita dalla sala operatoria – un trattamento che non viene riservato neppure ai peggiori criminali e che non può essere considerato come il frutto della stupidità dei singoli, bensì il risultato di una campagna guidata dall’ideologia e dal fanatismo contro una legge dello Stato che ha il merito, invece, di aver ridotto drasticamente il ricorso all’interruzione di gravidanza e ha posto fine all’aborto clandestino. L’episodio è un atto di violenza su una donna, la campagna antiabortista è una violenza contro tutte le donne, è una violenza che lede la dignità della donna in quanto persona e che tenta di mettere in discussione il funzionamento democratico del nostro Paese. Quest’anno l’8 marzo celebra il suo centenario, molte battaglie sono state vinte ma tante ancora devono essere realizzate con grande forza per difendere le leggi che hanno consentito alle donne l’autodeterminazione e la libertà di scelta. Sabato 8 marzo ci sarà una manifestazione nazionale indetta da CGIL CISL UIL a Roma; anche questa sarà una grande occasione per respingere con forza tutti gli attacchi che ormai si moltiplicano ogni giorno verso leggi che sono alla base della civiltà e della democrazia anche del nostro Paese”.
Siena, 14 febbraio 2008
Argomenti: CGIL, donne, Legge 194, maternità |