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Incidente mortale A1: “Cordoglio e solidarietà alla famiglia, ma ora servono atti concreti”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 12, 2008
Dopo l’ennesimo infortunio mortale avvenuto nel settore della manutenzione stradale tristemente famoso per gli eventi purtroppo gravi che periodicamente si ripetono, con l’unica variabile del km di riferimento della rete autostradale ma con la costante dei lavoratori che perdono la vita durante lo svolgimento del loro lavoro, la CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena credono che oltre al lutto, al cordoglio e alla solidarietà alla famiglia di Antonio colpita dal lutto sia obbligatorio esigere atti concreti tesi alla ricostruzione di luoghi di lavoro dove si tenga conto della sicurezza dei lavoratori.
Come abbiamo affermato in molte altre occasioni è dovere di tutti impegnarsi per cambiare lo stato di cose che ci porta di volta in volta a ‘piangere sul latte versato’ senza però riuscire a cambiare abbastanza per evitare che certi episodi si ripetano.
La CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena credono fermamente che sia riduttivo affrontare questo fenomeno solamente dal punto di vista della sicurezza stradale o della sicurezza sul lavoro, partendo dall’assunto che se dovessimo veramente applicare il “recente” Testo Unico nessuno potrebbe fare manutenzione alla rete autostradale (o almeno non con i metodi attuali), così come sarebbe assurdo immaginare che autovelox e patente a punti possano essere la panacea di tutti i mali…
La CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena rivolgono una domanda a politici e amministratori a tutti i livelli: alla luce degli incidenti di questi giorni (A1 e A4), potrebbe essere logico e dignitoso un ripensamento della politica dei trasporti teso ad un ridimensionamento del trasporto su gomma a favore del trasporto su rotaia?
CGIL Siena (Luciano Binarelli) e FILLEA-CGIL Siena (Luca Turchetti)
Siena, 12 agosto 2008
Argomenti: CGIL, FILLEA, infortuni, sicurezza |