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Dove va il Paese
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 7, 2008
Sicurezza sul lavoro, scuola ed economia. Questi i temi degli incontri e delle mobilitazioni di oggi dei sindacati senesi.
I lavoratori senesi hanno effettuato 1 ora di sciopero (l’ultima ora del turno); quelli edili si sono fermati invece 4 ore (le ultime 4 ore di lavoro). Alta l’adesione. CGIL CISL e UIL della Toscana avevano indetto lo sciopero generale dopo quanto successo il 2 ottobre a Barberino del Mugello e a Sesto Fiorentino con 4 morti e 2 feriti gravi in un solo giorno.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola di Siena hanno poi effettuato un colorato ed affollato sit-in davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena (Piazza Amendola, 29 – Siena) dalle 14.30 alle 15.30 per protestare contro i provvedimenti del Ministro Gelmini.
Spazio poi anche ai temi legati alla forte crisi dell’economia provinciale con l’iniziativa della CGIL di Siena dal titolo “Dove va il Paese. Il territorio senese tra crisi e lavoro qualificato” che si è svolta presso l’Auditorium della Banca Monte dei Paschi di Siena di Viale Mazzini. Nella mattina, l’Attivo provinciale dei Delegati CGIL che ha visto una lunga e dettagliata relazione introduttiva di Claudio Vigni, Segretario Generale CGIL Siena, gli interventi di Iose Coppi, Segretario Generale CISL Siena, e di Sandro Santinami, Segretario Generale UIL Siena, il brillante intervento di Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana, e le intense conclusioni di Susanna Camusso, Segretario Confederale CGIL Nazionale. Nel pomeriggio si è svolta invece la tavola rotonda “Dove va il Paese. Il territorio senese tra crisi e lavoro qualificato” coordinata dalla giornalista Cristiana Mastacchi. Sono intervenuti: Susanna Camusso, Segretario Confederale CGIL Nazionale, Fabio Ceccherini, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Siena, Maurizio Cenni, Sindaco di Siena, Carlo D’Ajello, Amministratore Delegato RCR Cristalleria Italiana, Giuseppe Mussari, Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, Claudio Vigni, Segretario Generale CGIL Siena.
Proprio quest’ultimo ha sottolineato come anche in una provincia come la nostra il disagio economico inizi ad essere forte anche per le persone che un lavoro lo hanno. “In un recente incontro – ha detto Vigni – ho proposto al Presidente Mussari di poter arrivare a garantire condizioni bancarie migliori di quelle previste dal governo e garantire a tutte le famiglie che si trovano di fronte a cambiamenti sostanziali delle loro condizioni lavorative (CIGS, mobilità, perdita di lavoro) di poter avere una sospensione del pagamento delle rate del mutuo. Sarebbe utile per quei lavoratori, ma anche per le banche che eviterebbero parte dei contenziosi e per il contesto economico e sociale più complessivo”.
E poi la crisi produttiva in provincia di Siena: “Mai come questa volta – ha detto Vigni – la crisi ha colpito in maniera trasversale tutti i settori produttivi anche nella nostra provincia. Dalle aziende più grandi a quelle più piccole fino all’artigianato. Una situazione che non può che farci preoccupare per la tenuta del nostro sistema produttivo manifatturiero e dei servizi, compreso il commercio ed il turismo. Voglio ricordare tra le situazioni di crisi attualmente più difficili: la Bayer, la camperistica, le costruzioni, la CALP ora RCR che non è ancora uscita dal tunnel e poi l’Università degli Studi di Siena”.
“Questa è una vera crisi – ha sottolineato Vigni – Si parla di vendere il patrimonio, di rischio per gli stipendi, di disavanzo corrente di circa 20 milioni di euro, di fornitori non pagati. Per questo abbiamo richiesto la convocazione di un tavolo istituzionale dove fare chiarezza sulla reale condizione economica e sugli investimenti e le scelte da fare per salvaguardare gli studenti, i lavoratori diretti ed indiretti ed il buon nome dell’istituzione, fino a comprendere le responsabilità dell’attuale situazione”.
“Ma non dobbiamo dimenticare neppure – ha aggiunto il Segretario – i tanti lavoratori precari che in questi mesi sono stati i primi a pagare il costo più alto della crisi perdendo il lavoro a causa della fine del contratto. Giovani e non che magari speravano dopo anni di precariato di veder trasformato il loro contratto di lavoro ed invece si ritrovano disoccupati e costretti a dover riprendere daccapo la trafila snervante di un nuovo percorso reso ancora più difficile dall’avanzare dell’età. Con la difficoltà ulteriore per tutti di avere un settore importante per il nostro territorio come il pubblico impiego che non potrà fornire, a differenza di altri momenti difficili, nessuno spazio occupazionale”. “La nostra priorità oggi – ha concluso Vigni – è far sopravvivere alla crisi l’intero sistema manifatturiero senese. È ancora grazie ad esso che sopravvive oltre il 50% della nostra economia provinciale. In questa fase politica che vedrà l’Amministrazione provinciale e la maggioranza dei Comuni andare al voto nella prossima primavera dovremo richiedere ai candidati programmi ed interventi chiari in tema di sviluppo e di lavoro. La scelta che abbiamo fatto sulle biotecnologie deve essere portata avanti e bisogna coglierne appieno la potenzialità. Credo che oltre a questo settore specifico il nostro territorio dovrebbe aprire spazi di ricerca ed occupazionali soprattutto nel settore dell’ambiente. Da tempo si stanno manifestando interessi per interventi sul campo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Lo sviluppo poi, oltre che sull’innovazione, non può che basarsi su moderne infrastrutture: completamento della Due Mari, ammodernamento della Siena-Firenze, la statale 429, la Cassia, ma soprattutto occorre dare spazio ai collegamenti su rotaia sia per le merci che per i passeggeri”.
Siena, 7 ottobre 2008
intervento Claudio Vigni: intervento-vigni-dove-va-il-paese-071008.pdf
Foto:
https://www.flickr.com/photos/cgil-siena/sets/72157647916759476/
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