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Museo di Chiusi: la FP CGIL chiede chiarezza

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 21, 2008

NOTA STAMPA

Le dichiarazioni del Dott. Iozzo, riportate da alcuni quotidiani locali, in merito alle motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi da Direttore del Museo di Chiusi mostrano una situazione assai preoccupante. Situazione che del resto aveva già spinto la Fp Cgil a chiedere nei mesi scorsi alla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana un incontro per affrontare le problematiche del Museo e le relative condizioni di difficoltà vissute dai dipendenti. A fronte di tale richiesta la Sovrintendente ha sì convocato le Organizzazioni sindacali nel mese di ottobre, ma in quell’occasione ha affermato che il Museo di Chiusi non presentava problematiche particolari.
Nel corso dei mesi passati, inoltre, una parte del personale, tra cui i nostri iscritti, ha espresso la propria stima nei confronti dell’operato del Dott. Iozzo all’interno del Museo, dimostrando quindi di apprezzare l’impegno da lui profuso nel tentativo di superare i contrasti presenti in quel luogo di lavoro.
Dato che la Soprintendente Lo Schiavo aveva chiesto dati e denunce circostanziate, crediamo che quanto dichiarato dal Dott. Iozzo costituisca non solo materia sufficiente per aprire una “riflessione” sulla situazione del Museo di Chiusi, ma condizione stessa per fare piena chiarezza su quanto affermato dal Direttore.

Alice D’Ercole – Fp Cgil Siena
Giulietta Oberosler – Fp Cgil Toscana

20 novembre 2008

Argomenti: CGIL, FP, valdichiana |