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Crisi: Epifani, sciopero del 12 dicembre è per cercare soluzione
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 4, 2008
“La posizione della Cgil si fa strada”
Milano, 4 dicembre – “Quello del 12 dicembre non e’ uno sciopero contro la crisi ma per dare una soluzione alla crisi e consentire al Paese di uscirne pagando prezzi più bassi possibili”. Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, spiega così da Milano, in occasione dell’Attivo dei quadri e dei delegati milanesi, i motivi che hanno spinto la confederazione di Corso d’Italia ad indire lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre. “Siamo di fronte ad alcune scelte del Governo che non ci convincono e ci sembra ormai un Governo rassegnato”, ha spiegato il numero uno della Cgil, sottolineando il fatto che “il nostro governo sia l’unico, tra i governi europei, a non aver affrontato la situazione di petto, sostenendo gli investimenti e i redditi da lavoro e da pensione, mi sembra una strategia attendista e rinunciataria”
“Finora – ha poi aggiunto Epifani – il Governo ha solo proposto aiuti alle banche e sostegno, non corretto, nei confronti delle aree del bisogno. Il Paese ha invece necessità di una politica che aiuti le imprese a rinnovarsi e sostenga la domanda di consumo dei lavoratori dipendenti e dei pensionati”. In questi due modi, secondo il segretario generale della Cgil, “si potrà rendere la crisi più breve e uscirne con un Paese in piedi. In caso contrario il nostro diventerà un Pese in cui una parte soffrirà molto e non è detto che usciremo meglio dalla crisi. Quindi ritengo che la crisi possa essere una grande opportunità se però la si governa avendo un’idea, cosa che questo Governo mi sembra non abbia affatto”.
A chi imputa alla Cgil una posizione isolata, inoltre, Epifani ha replicato: “Vedo con piacere che quella che era la posizione apparentemente isolata della Cgil, si stia ora facendo strada anche in altre grandi organizzazioni”, ha detto in merito alle adesioni allo sciopero del 12 dicembre che aumentano di giorno in giorno. Epifani ha ricordato la posizione, anzitutto, presa da Confindustria “che ha ragione a dire che si fa poco nei confronti dell’impresa. Mi sembra che da parte del Governo vi sia una sorta di rassegnazione e in questa rassegnazione vi è molto poco per il mondo del lavoro e dell’impresa”. Per quanto riguarda le posizioni della Cisl, ha osservato “adesso è molto preoccupata e dà numeri molto impegnativi sulla situazione dei possibili licenziamenti. Questo significa che abbiamo colto nel segno e che le nostre proposte erano quelle giuste”. Infine, quanto al fatto poi che la Cgil andrà da sola in piazza il 12 dicembre, Epifani ha concluso: “Noi siamo molto, molto pazienti”.
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