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Accordo sindacale per la gestione della crisi della MAKOR
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 26, 2010
Un primo, importante passo avanti è stato fatto per quanto riguarda la gestione della situazione di difficoltà in cui da oltre un anno versa la MAKOR di Sinalunga, azienda metalmeccanica specializzata in macchinari per la lavorazione del legno in cui lavorano una novantina di persone.
Difficoltà non troppo dissimili da quelle che a macchia d’olio stanno interessando gran parte delle aziende metalmeccaniche della nostra provincia, le quali stanno registrando una forte flessione degli ordinativi rispetto al triennio precedente con conseguenti ripercussioni sulla stabilità occupazionale dei lavoratori dipendenti.
L’accordo sindacale raggiunto tra FIOM CGIL e MAKOR recepisce la posizione inizialmente espressa dalla delegazione sindacale, volta ad evitare fuoriuscite traumatiche e una gestione degli esuberi attraverso il successivo ricorso alla cassa integrazione straordinaria.
In sintesi, con questo accordo sono state create le condizioni per agevolare principalmente quei lavoratori che per età anagrafica o situazione contributiva possono raggiungere il pensionamento nell’arco di un quadriennio, i quali, se lo vorranno, potranno anticipare la loro cessazione lavorativa ed essere collocati in mobilità. Percorso questo che non sarà comunque precluso nemmeno ai lavoratori più giovani, i quali a fronte di un incentivo economico potrebbero decidere di proporsi volontari per essere inseriti nelle apposite liste predisposte presso il Centro per l’impiego.
La successiva fase sarà indirizzata a trovare un ulteriore accordo sindacale per quanto riguarda l’utilizzo di una eventuale cassa integrazione straordinaria, o altro ammortizzatore sociale, tramite il quale salvaguardare i livelli occupazionali e, nella misura massima possibile, il reddito dei lavoratori.
Accordo, quello raggiunto, che rappresenta l’ulteriore dimostrazione del fatto che gli effetti della crisi possono essere affrontati e attutiti senza dover necessariamente ricorrere a misure drastiche.
Marco Goracci, FIOM CGIL Siena
Siena, 26 febbraio 2010
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