« Camusso: questa destra disprezza il Paese. Reagire difendendo le istituzioni | Home | 8 ottobre: iniziativa ANPI con Susanna Camusso »
Serve un vero governo del Paese. Il documento unitario di CGIL, CISL, UIL
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 30, 2013
Serve un vero governo del Paese. Il documento unitario di CGIL, CISL, UIL |
I leader sindacali di CGIL, CISL e UIL dopo l’incontro di questa mattina per discutere delle ripercussioni della crisi politica sulle vicende economiche ed occupazionali del paese, hanno presentato in conferenza stampa un documento unitario dal titolo “Serve un vero governo del Paese” » Documento » Camusso: questa destra disprezza il Paese. Reagire difendendo le istituzioni |
30/09/2013 da www.cgil.it
I leader sindacali di CGIL, CISL e UIL Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno presentato questa mattina in conferenza stampa un documento unitario dal titolo ‘Serve un vero governo del Paese’. Di seguito il testo completo. SERVE UN VERO GOVERNO DEL PAESE
CGIL, CISL e UIL esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni.
CGIL, CISL e UIL ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, CGIL, CISL e UIL chiedono che la legge di stabilità preveda:
È essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di lavoratori e pensionati. È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Infine, bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare, invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L’assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. CGIL, CISL e UIL impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee in tutti i luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi con le nostre proposte nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini. |
Argomenti: CGIL |