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Camusso: cambiare la legge di stabilità
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 16, 2013
Camusso: cambiare la legge di stabilità
16/10/2013 da www.cgil.it
Il segretario generale della CGIL: “Il governo ha smentito le promesse di questi mesi. Per i lavoratori cifre insufficienti, non c’è discontinuità, non si rilancia la domanda. Aggredito il lavoro pubblico. Faremo il necessario per cambiarla” » ASCOLTA
Dal punto di vista del lavoro, aggiunge, “è una legge che aggredisce nuovamente il lavoro pubblico, le condizioni dei lavoratori e la possibilità di contrattazione. Addirittura, mette in discussione il decreto sulla stabilizzazione dei precari in discussione al Senato. Una legge, quindi, molto diversa dalle promesse fatte”. L’unica notizia positiva, a suo avviso, è “il blocco del patto di stabilità per i Comuni e dunque la possibilità di investire”.
L’Italia non è fuori dalla recessione, secondo Camusso. “Si continua a pensare che il tema della recessione non è un tema di offerta ma di domanda. Se non si riequilibrano i redditi del paese dalla recessione non si esce”. Sul taglio del cuneo fiscale: “Ci vorrebbero altre cifre rispetto a quelle che sentiamo – spiega -, bisogna redistribuire ai lavoratori partendo dalle fasce più basse, ovvero dagli incapienti. Serve una seria politica fiscale per rilanciare la domanda, per farla bisogna spostare i pesi del carico fiscale: affrontare il tema dei redditi, i patrimoni, i titoli di Stato”.
Sulle prossime mosse dei sindacati, Susanna Camusso conclude: “Abbiamo una piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL con rivendicazioni precise. Nelle prossime ore vedremo come articolare le nostre mosse. Penseremo a tutte le forme utili per sostenere la nostra piattaforma. Il problema è che la legge di stabilità va cambiata, su questo faremo il necessario”.
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