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PR Industrial di Casole: “VUOI LAVORARE? RINUNCIA AL PREMIO!”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2016
“VUOI LAVORARE? RINUNCIA AL PREMIO!”: LA DENUNCIA DEI SINDACATI
Alla PR Industrial di Casole d’Elsa (l’azienda di Paolo Campinoti, Vice Presidente Confindustria Toscana Sud) i lavoratori somministrati ricevono forti pressioni, se vuoi essere assunto devi firmare la rinuncia al premio di risultato.
Casole d’Elsa, 1 giugno 2016 – Gravissima la decisione presa dalla PR Industrial di Casole d’Elsa che senza nessuna comunicazione ufficiale rompe una trattativa in corso da diverse settimane con Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu per la stabilizzazione degli oltre 40 lavoratori con contratto di somministrazione.
L’azienda infatti da diversi mesi sta utilizzando un numero di somministrati decisamente superiore a quanto previsto dal contratto integrativo aziendale e cosa ancor più grave, senza riconoscere loro il premio di risultato previsto e pagato a tutti gli altri lavoratori. Come dire, siccome tu sei precario ritieniti già fortunato se stai lavorando!
Ma siccome l’appetito vien mangiando, non contenta di ciò, in uno degli ultimi incontri sindacali, ci siamo sentiti dire che se volevamo che questi lavoratori fossero assunti a tempo indeterminato, avremmo dovuto sottoscrivere un accordo in cui si definiva che questi neo assunti non avrebbero mai avuto diritto ad alcun premio, pur lavorando fianco a fianco a colleghi che invece lo ricevono facendo lo stesso identico lavoro. Richiesta che per Fiom, Fim e Rsu è inaccettabile! Noi vogliamo estenderli i diritti, mica toglierli!
Nonostante quella richiesta fosse già in deroga rispetto a quanto definito nell’accordo sottoscritto nel 2014, in cui è già prevista una progressione graduale per i neo assunti che raggiungono il 100% del premio solo dopo 5 anni dall’assunzione, abbiamo fatto un’ulteriore apertura all’azienda per modificare i termini della gradualità del premio di risultato, ma anche questo non è bastato, evidentemente l’obiettivo dell’azienda è chiaramente un altro e tende a coinvolgere la totalità dei lavoratori: oggi si fa rinunciare al premio ai somministrati o ai neo assunti e domani lo faremo con tutti!
Sta di fatto che dopo aver inviato la nostra proposta di accordo all’azienda, dopo una settimana, senza aver ricevuto nessun tipo di comunicazione relativamente alla trattativa in corso, abbiamo saputo che venerdì scorso l’azienda ha convocato i lavoratori somministrati uno ad uno e facendo forti pressioni ha sottoposto loro un accordo individuale da firmare in cui offriva l’assunzione a tempo indeterminato solo a fronte della rinuncia esplicita al premio aziendale, o meglio al contratto integrativo in toto!
Tale decisione aziendale sancisce purtroppo la rottura delle relazioni sindacali che andavano avanti ormai da 30 anni, oltre a provocare un’inevitabile reazione a catena che potrebbe proseguire anche nelle aule di Tribunale se l’azienda non farà un passo indietro e ritornerà al tavolo di trattativa.
Per un’azienda storica come la Pr Industrial (ex Pramac), nata dalle ceneri di un concordato 4 anni fa, dopo l’esternalizzazione del reparto logistica avvenuta a marzo scorso, dopo la comunicazione ricevuta pochi giorni fa sull’intenzione di esternalizzare anche il reparto verniciatura, ora arriva quest’ultima tegola della rottura delle relazioni sindacali. Evidentemente le posizioni oltranziste degli industriali nella trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non si sono fermate a Roma, ma hanno già fatto proseliti anche in provincia di Siena. Eppure l’acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza da parte del colosso americano Generac avvenuta a febbraio scorso avrebbe dovuto portare lavoro, assunzioni, espansione del business e tranquillità; invece per ora ha portato solo divisioni, pressioni e diminuzione dei diritti!
Nell’assemblea dei lavoratori che si è svolta ieri mattina, data la gravità della posizione aziendale, è stato deciso di dare un immediato segnale di protesta, proclamando subito un’ora di sciopero, che verrà replicata anche oggi.
FIOM CGIL e FIM CISL
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