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RdC: presentazione delle domande fino al 30 novembre
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 29, 2023
RdC: presentazione delle domande fino al 30 novembre
Per effetto della cancellazione del Reddito di cittadinanza, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Inps comunica che non verranno acquisite nuove domande di RdC oltre il 30 novembre prossimo.
Per coloro che attualmente risultano titolari, infatti, la fruizione del beneficio terminerà al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui non siano trascorse le diciotto mensilità previste dalla normativa, fatto salvo il riconoscimento successivo di possibili rate arretrate e la liquidazione di quanto eventualmente spettante a titolo di Assegno Unico e Universale fino a febbraio 2024. Pertanto, la Carta RdC resterà operativa nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati.
Nel caso di domande presentate all’Inps tramite intermediari, verrà consentita la trasmissione delle richieste fino al 20 dicembre, purché le istanze siano presentate rispettando il termine ultimo di scadenza del 30 novembre. Data fissata per la comunicazione da parte dei servizi sociali dell’eventuale presa in carico dei nuclei familiari, che cessano la fruizione del beneficio alla settima mensilità.
Nel messaggio n. 4179 del 24 novembre, l’Inps precisa, inoltre, che i nuclei, che hanno fruito della settima mensilità del reddito di cittadinanza ad ottobre, senza avere i requisiti per la prosecuzione della fruizione, potranno ricevere il pagamento della rata di novembre, il 15 dicembre, purché nel frattempo risultino presi in carico dai servizi sociali, mentre la mensilità di dicembre, ove dovuta, verrà corrisposta il giorno 27 dello stesso mese. Nel caso in cui, invece, tali nuclei familiari non risultino presi in carico, cesseranno dalla fruizione della misura.
Alle medesime scadenze del 15 e del 27 dicembre, l’Inps procederà a corrispondere gli eventuali pagamenti arretrati nonché quello del corrente mese ai nuclei già sospesi che, per effetto della presa in carico da parte dei servizi sociali, è riconosciuta la prosecuzione del beneficio.
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