cgil siena

« | Home | »

TERME DI CHIANCIANO: LE PREOCCUPAZIONI DI FILCAMS CGIL E FISASCAT CISL.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 30, 2025

TERME DI CHIANCIANO: LE PREOCCUPAZIONI DI FILCAMS CGIL E FISASCAT CISL.

Chianciano Terme, 30 gennaio 2025 – In questi giorni si susseguono articoli di stampa che hanno, anche giustamente, riacceso i riflettori su Chianciano Terme e sulla sua vocazione termale.

Come Filcams Cgil e Fisascat Cisl vorremmo che non ci si fermasse a guardare il dito, ma al contrario si puntasse alla luna, perché se è condivisibile che i beni strategici del termalismo rimangano di proprietà pubblica affinché siano sempre riconducibili all’interesse della collettività, è altrettanto vero che per un efficace rilancio del paese c’è bisogno di una risposta complessiva per un’accoglienza di qualità.

Avere un sistema termale integrato, in grado di spaziare dal sanitario al benessere affiancato da adeguati servizi ricettivi e da un’offerta enogastronomica di livello, il tutto legato a paesaggi esclusivi come quelli della Valdichiana e della Valdorcia, deve essere considerata l’arma vincente per il rilancio dell’attrattività di Chianciano e di conseguenza di buona occupazione.

Proprio per questo, dopo un travagliato percorso che dal rilancio dei primi anni duemila era terminato con l’apertura di una procedura concorsuale, abbiamo accolto con favore i proclami di un’azienda privata – Terme Italia spa – che pubblicamente affermava di voler investire per rilanciare un’offerta termale a trecentosessanta gradi, un’offerta globale che dalle cure idropiniche, fanghi, inalazioni passasse per massaggi, palestra e cura della persona in genere, non trascurando l’aspetto benessere e relax attraverso terme sensoriali e piscine Theia.

A quattro anni dall’insediamento del nuovo soggetto privato, anche dopo l’arrivo di liquidità da parte di Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – è però amaro constatare come nessun investimento misurabile è stato messo in atto, nessuna azione di rilancio, nessun ammodernamento, nessuna campagna pubblicitaria aggiuntiva e nessun piano industriale dettagliato, con di fatto un immobilismo che mina il rilancio e l’occupazione, queste sono le vere preoccupazioni del sindacato, che crediamo debbano essere della collettività

Strutture che ormai sono prossime a festeggiare le venti candeline (come le terme sensoriali) necessitano di un profondo restyling e c’è bisogno che quel piano industriale paventato ai quattro venti ma mai mostrato veda la luce; se lo stesso Stato Italiano ha ritenuto di poter contribuire – attraverso Invitalia – al rilancio delle terme, il progetto doveva essere già definito e messo in moto, al contrario si è perso tempo prezioso, prevalendo le uniche azioni che si vedono da parte dell’attuale gestione, ovvero contrazione delle aperture di terme sensoriali e Theia (per ridurre le spese di gestione?), riduzione dell’impegno su quanto rilevato da UPMC e crescente bisogno di manutenzione, che vanno nella direzione sbagliata, mettendo a rischio il rilancio e l’occupazione.

Per questo, oltre alla conferma dell’impegno pubblico nel fare la propria parte, chiediamo con forza al privato di onorare gli impegni presi e gli accordi sottoscritti per un rilancio globale, perché a nostro parere solo tenendo assieme criticità e positività si può avere un rilancio complessivo che valorizzi professionalità, maestranze e occupazione, che salvaguardi il personale delle Terme di Chianciano Spa e Chianciano tutta.

FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL Siena

Argomenti: FILCAMS, terme, valdichiana |