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Università: interviene la Segreteria della FLC CGIL di Siena
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 6, 2008
NOTA STAMPA
Il senso di responsabilità che spesso in questi giorni è stato invocato da più parti deve oggi farsi pratica e andare oltre i ruoli che ognuno di noi ricopre. La decisione di ricorrere alle forze dell’ordine, giustificata come necessaria per un corretto svolgimento del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena, è stata una scelta inopportuna e non scevra da facili strumentalizzazioni. Nei luoghi della conoscenza questo atto assume un significato ancora più forte.
L’Università, da simbolo di libertà e di democrazia che solo la conoscenza può dare, è stata trasformata in una ridicola caricatura di sé stessa.
Chi la rappresenta ha il dovere di tutelarla nel corretto svolgimento delle sue funzioni ma anche di difenderla nel ruolo che essa ha e per ciò che essa stessa rappresenta.
Riteniamo quindi che anche il Rettore nella sua persona sia stato danneggiato da questo errata valutazione, perché, in quanto Rettore, oltre a ricoprire un ruolo istituzionale, è anche un docente e compito di ogni docente, oltre a quello di insegnare, è educare. Crediamo fortemente che ci siano altre strade da percorrere sia per difendere i ruoli di ognuno che i diritti di tutti.
Quello che è accaduto mercoledì 3 dicembre nei corridoi del Rettorato non deve accadere mai più, né al prossimo Consiglio di Amministrazione né in nessun altro luogo od altra occasione.
Compito di tutti noi è quello di farci promotori di presupposti diversi e di apertura al dialogo.
Le intelligenze e le capacità che la nostra comunità universitaria ed il nostro Ateneo sanno esprimere sono di ben altra natura. Il nostro compito, in questo momento così difficile per la gravissima situazione dell’Università degli Studi di Siena e per le riforme di scuola e università portate avanti a livello nazionale, che stanno smantellando ciò che di pubblico le contraddistingue, che colpiscono tanti giovani e tante famiglie, è quello di unire e non di dividere.
Il nostro senso di cittadinanza e di comunità ce lo impone, perché questo è un momento difficile per l’Università ma anche per la città di Siena.
Non dividiamo la comunità universitaria per meglio dire quali sono i buoni e quali i cattivi. Non dividiamo la nostra comunità senese.
Per questi motivi chiediamo al Rettore di essere il promotore di un’immagine dell’Ateneo positiva e costruttiva e di dialogo tra le parti.
Riteniamo opportuno oggi più che mai, che l’Università, come istituzione, si debba riappropriare di questo ruolo, evitando di limitarsi ad agire per contrapposizioni. La FLC-CGIL di Siena si impegnerà affinché ciò accada per il bene ed il futuro della nostra comunità e di chi studia, lavora e vive di università, con un profondo senso di solidarietà verso chi liberamente, pacificamente e responsabilmente esprime solo i propri disagi e le proprie idee.
La Segreteria della FLC-CGIL di Siena
Siena, 5 dicembre 2008
Argomenti: FLC, università |