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Preoccupazioni per il futuro del camper
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 13, 2009
La FIOM CGIL di Siena nota con preoccupazione l’evidente calo di attenzione da parte dell’opinione pubblica nei confronti della grave situazione di crisi in cui da tempo si trova l’intero settore produttivo del camper. Non vorremmo che questo fosse da intendersi come un segnale che possa preludere ad una resa incondizionata verso quello che forse tanti cominciano a considerare un declino inesorabile e senza soluzioni, quando viceversa servirebbero idee e scelte coraggiose per andare a colmare un evidente deficit di prospettive.
Ed è proprio in questa logica che riteniamo opportuno ribadire alcune proposte che come FIOM CGIL avevamo già suggerito e che a tutt’oggi non hanno ancora trovato risposta.
In primo luogo, visto che il filo conduttore che lega tutte le maggiori aziende del settore è di avere assetti societari dove il controllo è in mano a fondi di investimento esteri o comunque di multinazionali con sedi oltre i confini italiani, sarebbe forse il momento di pensare ad un’azione di fusione o perlomeno collaborazione attiva fra le aziende più importanti affinché il primo anello della catena decisionale sia ricollocato nella sede naturale, vale a dire quella data dal territorio di produzione.
Sul fronte della ricerca e dell’innovazione tecnologica, le risorse messe a disposizione dalla Fondazione MPS tramite il recente bando straordinario anticrisi potrebbero essere utilizzate per un progetto da affidare ad un gruppo di ricercatori che possano mettere a disposizione del polo produttivo del camper uno studio finalizzato a rivoluzionare l’idea di camper così come lo intendiamo oggi. Agendo in primo luogo sulla componente dei consumi e ideando un mezzo maggiormente eco-compatibile, dove il termine eco sta a significare ecologico ed economico.
Per esempio, visto che la caratteristica del camper è di avere ampie superfici, e tenuto conto della scarsità di aree di servizio attrezzate che possano fornire il necessario approvvigionamento di elettricità, l’applicazione sulle superfici esterne del mezzo di supporti flessibili derivati dall’evoluzione tecnologica, già utilizzati negli impianti fotovoltaici di ultima generazione, fornirebbe l’energia elettrica necessaria durante la sosta o addirittura energia ausiliaria per autotrazione con enormi benefici sul fronte dei consumi di carburante.
Sono proposte sicuramente non risolutive, ma ciò che risulta inaccettabile è il silenzio che sta accompagnando le sorti di queste attività, e peggio ancora l’attendismo, l’apatia, l’incapacità a reagire che purtroppo sembra regnino indisturbate.
Siena, 12 marzo 2009
Marco Goracci, Segretario Generale FIOM CGIL Siena
Argomenti: camperistica, FIOM |