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Cassa integrazione straordinaria alla TRIGANO: i lavoratori convalidano l’accordo

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 10, 2009

CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA ALLA TRIGANO: I LAVORATORI CONVALIDANO L’ACCORDO

A maggioranza, i lavoratori della Trigano riunitisi in assemblea oggi hanno approvato l’accordo di cassa integrazione straordinaria siglato il 7 luglio nella sede della Regione Toscana tra le Rappresentanze Sindacali dei Lavoratori, Azienda e Istituzioni.
Su 231 lavoratori che hanno preso parte alle votazioni 149 hanno votato a favore dell’accordo e 80 si sono espressi contrariamente.
L’intesa raggiunta mette in risalto il ruolo della RSU rafforzandone i compiti nella delicata fase di gestione e controllo del piano di risanamento che l’Azienda intende attuare.
L’argomento più dibattuto in sede di trattativa è stato l’individuazione di un sistema di rotazione del personale che sarà soggetto alla cassa integrazione, tale da assicurare omogeneità di trattamento ed un’equa distribuzione dei sacrifici derivanti dalla perdita economica conseguente alla flessione produttiva.
Con tale spirito i piani di lavoro mensili saranno concordati tra le Rappresentanze Sindacali e Azienda, con verifiche trimestrali per riequilibrare eventuali distorsioni.
Durante i periodi di sospensione i lavoratori, oltre quanto previsto dalle attuali norme sugli ammortizzatori sociali, matureranno una quota pari al 20% di 13a e 14a mensilità.
Con l’accordo raggiunto, che varrà per 12 mesi a partire dal prossimo 1° settembre, l’Azienda si è impegnata ad anticipare alle regolari scadenze mensili l’importo della cassa integrazione ai dipendenti sospesi, così da evitare ulteriori sacrifici per gli stessi.
Fondamentale sarà il ricorso alla formazione sul più ampio numero possibile di lavoratori, affinché acquisiscano competenze professionali ulteriori e risultino maggiormente versatili all’interno dell’organizzazione produttiva.
Quanto sopra non fa dissolvere il timore di possibili esuberi del personale alla fine del periodo di 12 mesi, tanto che un numero massimo di 15 lavoratori con mansioni impiegatizie potrebbe essere messo in cassa integrazioni a zero ore – cioè senza rotazione – visto lo squilibrio attualmente esistente tra operai e impiegati occupati all’interno della Trigano.
In altri termini, se le cose non dovessero registrare un’inversione di tendenza, non è da escludersi che l’Azienda fra un anno decida di ricorrere ancora a procedure di licenziamento e in modo particolare per gli impiegati.
L’impegno di tutti, Azienda in primo luogo, Istituzioni e Sindacato per quanto di sua competenza, dovrà essere proprio quello di evitare tale eventualità.

FIOM CGIL Siena

Siena, 9 luglio 2008

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