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OO.SS. commercio: “Siamo per il rispetto delle regole. Sempre.”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2010
Dopo la nostra presa di posizione sull’esito della concertazione sul Codice del commercio, il Sindaco di Chianciano Terme ha legittimamente risposto con un proprio comunicato stampa.
Tutto bene, se non per alcuni aspetti non citati.
La legge attualmente in vigore prevede che nei giorni festivi e feriali vi sia l’obbligo della chiusura. A questo obbligo si può derogare solo previa concertazione con le parti e a fronte di rilevanti esigenze di servizio alla collettività. E’ chiaro che si parte da punti di vista diversi, ma basta leggere i verbali delle riunioni per capire quali tra le parti si sono più attivate per trovare una soluzione condivisa e quali hanno lavorato al contrario estremizzando la discussione. A tal scopo basta leggere il primo verbale della riunione di concertazione del 15 dicembre 2009 (invitiamo il Comune a pubblicare tali verbali nel suo sito web) per farsi un’idea di come sia realmente andata la concertazione. Quello che non può essere fatto è spacciare un accordo con tutte le parti quando l’accordo non c’è stato. Prendiamo comunque atto dalla risposta del Sindaco e condividiamo pienamente che, come recita l’art. 5 dell’ordinanza, la mancata comunicazione preventiva delle aperture in deroga non autorizza l’esercente ad aprire e una volta fatta la comunicazione deve essere rispettata per “trasparenza nei confronti della comunità che così può sapere quali attività sono aperte e quali no”. Parola del Sindaco. A noi va bene. Chissà se i commercianti saranno d’accordo?! Ma arriviamo alla perla. Il Sindaco conclude scrivendo che nella vita civile ci vogliono regole. Condividiamo pienamente, ma ci chiediamo: se l’ordinanza del 19 marzo era fatta bene, c’era bisogno di un’altra ordinanza urgente, la n° 48 del 26 marzo, per permettere ai commercianti di aprire il 28 marzo? Evidentemente no, quindi tutti i torti forse non li avevamo. Inoltre la legge regionale non permette che una nuova ordinanza sul commercio vada a modificarne un’altra già emessa senza riconvocare il tavolo di concertazione obbligatorio. Anche in questo caso valuteremo gli estremi del ricorso al Tar.
Le regole nella vita civile non possono essere a geometria variabile, tanto più da parte di chi certe regole dovrebbe rispettarle e farle rispettare. O no?
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL Siena
Siena, 25 marzo 2010
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