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CGIL Siena: “Sugli appalti pubblici esiste una piattaforma condivisa con CISL e UIL che sta già producendo accordi con gli enti locali”.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 5, 2022
CGIL Siena: “Sugli appalti pubblici esiste una piattaforma condivisa con CISL e UIL che sta già producendo accordi con gli enti locali”.
Siena, 5 luglio 2022 – “A fronte degli annunci di FISASCAT CISL, FP CISL e CISL Siena di futuri incontri con gli Enti locali in merito agli appalti pubblici, oltre a stupirci delle dichiarazioni, siamo costretti ad informare o ricordare ai colleghi che esiste già una piattaforma provinciale CGIL-CISL-UIL sugli appalti che interviene proprio sulle criticità menzionate” – dichiarano FILCAMS CGIL, FP CGIL e CGIL Siena.
“Il testo condiviso è stato inviato a tutte le Istituzioni del territorio nel 2021 – proseguono i sindacati – e proprio grazie a questa azione sindacale unitaria sono già stati siglati specifici protocolli in diversi Comuni e con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e l’ESTAR.”
“Sono anni che come CGIL portiamo avanti, coinvolgendo anche le altre sigle, – sottolineano le organizzazioni – la richiesta di una maggiore tutela per questi dipendenti, prevalentemente lavoratrici, che subiscono gli effetti nefasti del lavorare per aziende in appalto. Se vogliamo costruire qualcosa di serio e concreto, senza fare bassa propaganda, impegniamoci tutti con spirito unitario, lealtà e coerenza. Noi siamo sempre in prima linea, come è dimostrato dalla battaglia, vinta, sugli appalti storici nelle scuole. Inoltre è necessaria un’aspra lotta comune per impedire alle imprese che operano negli appalti pubblici di applicare ben 3 CCNL diversi per lo stesso servizio e stesso committente, è successo nella nostra provincia ed eravamo soli. Il dumping contrattuale, oltre ad introdurre concorrenza sleale tra le imprese, ricade direttamente sulla pelle dei lavoratori. Va combattuto con forza e senza indugi: comprime la dinamica salariale, ovvero diffonde cattiva occupazione, colpisce le buste paga e rende le persone più povere”.
“Per non parlare della piaga del ricorso ai contratti ‘pirata’, peggiorativi rispetto al trattamento previsto dai contratti nazionali e presenti anche nel nostro territorio, – continuano FILCAMS CGIL, FP CGIL e CGIL – che sono firmati da organizzazioni sindacali assolutamente non rappresentative dei lavoratori. Per questo bisogna arrivare alla misurazione certificata della rappresentatività, una legge che la CGIL chiede da tempo proprio per tutelare salari e diritti. Noi ci stiamo battendo, come sempre con correttezza e trasparenza, anche per questo, ancora una volta in splendida solitudine”.
“C’è infine la questione della copertura previdenziale nei periodi di sospensione dal lavoro – aggiungono le sigle – per la quale abbiamo patrocinato diverse cause contro l’Inps che hanno avuto esito positivo; finalmente l’anno scorso, dopo una lunga vertenza unitaria nazionale, abbiamo addirittura raggiunto il risultato di una legge che riconosce tale diritto. Quest’anno poi, grazie alla determinata e convinta azione sindacale, abbiamo raggiunto anche l’importante risultato del sostegno al reddito per le persone che lavorano con il part time ciclico verticale; tale importante riconoscimento, che la CGIL considera comunque solo un primo passo positivo ma ancora insufficiente per le esigenze delle maestranze, prevede una indennità una tantum per ogni lavoratore fino ad un massimo di 550 euro”.
“Le nostre sedi sono a disposizione – concludono FILCAMS CGIL, FP CGIL e CGIL – sia per la richiesta del sostegno economico che per la tutela collettiva e individuale di queste lavoratrici”.
Argomenti: appalti, CGIL, FILCAMS, FP |