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Call center BOTTEGA VERDE di Pienza: lavoratrici in lotta
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 18, 2007
LE DIPENDENTI DEL CALL CENTER “BOTTEGA VERDE” DI PIENZA LOTTANO PER MANTENERE IL POSTO DI LAVORO
Le 27 dipendenti del call center ‘Bottega verde’ di Pienza, insieme alla Filcams Cgil, hanno indetto lo stato di agitazione con sciopero immediato di un giorno.
Lo stato di agitazione ed il relativo sciopero sono motivati dalla volontà aziendale di chiudere il call center di Pienza. È opportuno chiarire che tale volontà aziendale si è manifestata in un incontro che sì è svolto a Milano dopo oltre sei mesi di solleciti scritti e ad oltre un anno di distanza dall’ultimo incontro.
Negli ultimi anni il personale si è sempre reso disponibile a venire incontro alle esigenze aziendali: trasferimenti nei negozi della zona, riduzione di orario settimanale, passaggio da tempo pieno a tempo parziale, blocco della contrattazione aziendale, ecc…
L’Azienda dal canto suo ha utilizzato legittimamente a fini commerciali il territorio dove è nata e si è sviluppata. Il marchio ‘Bottega verde’ di Pienza evoca un territorio ambientale, uno stile di vita, un tessuto sociale e culturale, unico nella sua bellezza. Anche grazie a questo l’Azienda è diventata ‘grande’, ha aperto oltre duecento negozi tra Italia e Spagna e punta ad arrivare a ‘quota cinquecento’.
Adesso non può andarsene. Non è ritenuto giusto – dalle lavoratrici e dalla Filcams Cgil – che l’Azienda ‘abbandoni’ il territorio da cui è nata e nel quale è cresciuta.
Tanto più dopo aver attivato convenzioni con call center in Romania, in Argentina, ecc… che chiaramente hanno visto diminuire in maniera costante il volume di traffico di Pienza.
L’Azienda pone due alternative: o licenziamenti con mobilità, oppure incentivi economici all’esodo e fumose, per non dire astratte, proposte di re-impiego parziale di alcune dipendenti.
L’assemblea si riserva di valutare con molta attenzione eventuali proposte aziendali quando quest’ultime saranno chiare e realistiche, fino ad allora continuerà lo stato di agitazione sindacale.
Inoltre saranno decise ulteriori azioni di sciopero con manifestazioni pubbliche e quant’altro sarà considerato utile per evitare perdite di posti di lavoro.
FILCAMS CGIL Siena
Pienza, 17 ottobre 2007
Argomenti: aziende, CGIL, donne, FILCAMS, scioperi, valdichiana |