« Aeroporto Ampugnano: la preoccupazione dei Sindacati | Home | Industria: la crisi non va in vacanza »
La FLC sull’Università: “A proposito di… riorganizzazione delle strutture periferiche”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 27, 2012
A PROPOSITO DI … RIORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE PERIFERICHE
La poca trasparenza dei nuovi Dipartimenti e il silenzio di alcuni sindacati belanti.
A seguito dei provvedimenti con cui l’Amministrazione ha dato il via alla nuova dipartimentalizzazione la FLC CGIL vuole innanzitutto manifestare la propria solidarietà a tutti i colleghi e a tutte le colleghe che sono “scomparsi” e che d’un tratto sono stati cancellati o dimenticati dalle corpose liste allegate ai provvedimenti in questione. La stessa solidarietà va poi a coloro che sono stati, senza nemmeno essere ascoltati, mandati in una struttura piuttosto che in un’altra senza sapere nemmeno in base a quali criteri oggettivi, o semplicemente, dopo anni di servizio, declassati: molti hanno visto le proprie storie professionali di colpo annullate.
La FLC CGIL manifesta in maniera forte e decisa il suo disappunto nei confronti di una Amministrazione che ha operato e condotto tale riorganizzazione nei confronti del personale utilizzando criteri soggettivi e legati a vecchie logiche più che ai criteri della buona amministrazione.
Ma poco importa questo al Direttore Amministrativo e al Rettore, mera presenza in contrattazione, che nell’ultimo incontro sindacale hanno ribadito di non avere interesse ad aprire nessun dialogo con il personale.
In nome del tanto proclamato rinnovamento che spesso l’Amministrazione sbandiera, sarebbe stato più trasparente individuare i profili delle figure apicali e poi procedere con l’apertura di procedura pubbliche che avrebbero dato a tanti la possibilità di mettere in campo le proprie professionalità, come più volte la FLC CGIL ha proposto da sola ed inascoltata.
Tante le incongruenze e troppe le dimenticanze. Dove sono finiti i Collaboratori Esperti Linguistici? Dove è finito il Presìdio di Arezzo (previsto nel modello di organizzazione) e come sono nati ad Arezzo i “Servizi Generali”?
Ci si è affidati invece a colloqui individuali, garantiti solo ad alcuni, condotti in maniera del tutto personale, da dove sono nate scelte ampliamente discrezionali.
La FLC CGIL, nel silenzio assordante di alcuni sindacati di base prima ululanti ed ora, chissà come mai, completamente silenziosi, prende atto di essere la sola organizzazione sindacale a trovare assolutamente poco trasparente l’inizio di questo processo che dovrebbe portare alla definizione della nuova Università.
Per questi motivi invitiamo tutti i colleghi e tutte le colleghe che hanno subito tali procedimenti a chiedere immediatamente l’applicazione dell’Art.8 comma 1 delle Norme disciplinanti la mobilità del personale tecnico ed amministrativo che prevede che : “Il dipendente oggetto di procedimento di mobilità può, entro 5 giorni dalla data in cui gli è stato comunicato il provvedimento, presentare esposto al Direttore Amministrativo chiedendone la sospensione. In tal caso il procedimento sarà oggetto di confronto con le OO.SS. entro i 10 giorni successivi”.
A tal riguardo la FLC CGIL si mette a disposizione di tutte le colleghe ed i colleghi, senza alcuna differenza di appartenenza sindacale, per ascoltare e trovare un modo per procedere contro tali procedimenti, garantendo da subito la nostra assistenza legale.
Prendiamo atto che con questo procedimento il Rettore e il Direttore Amministrativo hanno fatto fare parecchia strada indietro sulla “road map” della trasparenza, facendoci rivivere vecchie e logore logiche che speravamo fossero completamente messe da parte.
FLC CGIL Siena
Siena, 27 luglio 2012
Argomenti: FLC, università |