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Contratti nazionali e di II livello: preoccupazione della CGIL di Siena per i salari dei lavoratori
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2008
NOTA STAMPA
La Segreteria della CGIL di Siena, riunita per discutere sia in merito al confronto aperto con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale sia sul rinnovo dei contratti nazionali ed integrativi della Provincia di Siena, esprime grande preoccupazione per i ritardi e le difficoltà incontrate.
Nonostante infatti sia ormai da tutti condivisa l’analisi ed i dati che hanno ampiamente dimostrato la grave perdita del potere d’acquisto dei lavoratori, non intravediamo nelle controparti datoriali e nel governo la volontà di garantire interventi che forniscano una soluzione al problema salariale.
I rinnovi di molti contratti nazionali procedono con grande difficoltà, a partire da quello della distribuzione cooperativa e del commercio; molti milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del loro contratto da molti mesi se non da anni, compresi settori dove sicuramente non incide la concorrenza dei mercati come ad esempio nel caso delle farmacie private.
Riteniamo utile ricordare che anche nella nostra provincia sono molti i tavoli di trattativa aperti nella contrattazione di II livello che vedono migliaia di lavoratori interessati, basti pensare alla grande distribuzione cooperativa (Coop Centro Italia e Unicoop Firenze), al gruppo Imer che ha visto i lavoratori scioperare la settimana scorsa, al contratto provinciale dei lavoratori agricoli che interessa oltre 12.000 addetti in provincia di Siena.
Per tutti i contratti l’aumento del salario è l’elemento predominante che ne impedisce il rinnovo.
La Segreteria della CGIL di Siena ritiene inaccettabile un simile atteggiamento dilatorio che aggrava la condizione di tanti lavoratori e frena la stessa ripresa economica del Paese ed è impegnata a sostenere le vertenze al fianco dei lavoratori e delle strutture di categoria per una conclusione positiva delle vertenze aperte.
Una situazione inaccettabile tanto più oggi che l’inflazione è tornata ai massimi storici dal 1996 sfiorando il 4%, mentre il governo prevede nella manovra economica un tasso dell’1,7% inferiore di oltre due punti, che rischiano di tramutarsi in ulteriore perdita del potere d’acquisto per salari e pensioni.
La Segreteria della CGIL di Siena auspica pertanto che vi sia un’assunzione di piena responsabilità da parte delle associazioni di categoria e delle aziende per una rapida definizione dei contratti aperti, accantonando ogni azione demagogica e paternalistica ed accettando la sfida del sindacato di ridare valore al lavoro e a chi produce, per accrescere la qualità, la produttività e la competitività delle imprese e del sistema, oltre che per garantire salari più dignitosi ai lavoratori.
Siena, 3 luglio 2008
Argomenti: CGIL, contrattazione |