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Stato di agitazione dei lavoratori dell’INPS di Siena
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2008
NOTA STAMPA
La RSU ed il personale della sede INPS di Siena, delle Agenzie di Montepulciano, di Colle di Val d’Elsa e del punto cliente di Abbadia San Salvatore esprimono indignazione e forte preoccupazione per quanto disposto dal Decreto Legge n.112/2008 pubblicato il 25 giugno scorso.
Le sue conseguenze produrranno un pesante ridimensionamento del ruolo della Pubblica Amministrazione ed un consistente indebolimento di quello Stato Sociale le cui conquiste sono state il frutto di anni di sacrifici e di lotte portate avanti dai lavoratori.
I dipendenti della sede di Siena non accettano di essere considerati dei “FANNULLONI”, anzi rivendicano con orgoglio i risultati ottenuti grazie al loro impegno e alla loro serietà nonostante una perdurante e progressiva carenza di organico che ormai ha raggiunto la soglia del 40%.
Malgrado questa situazione, infatti, sono state erogate con continuità e generalmente nel rispetto dei tempi previsti nella Carta dei Servizi tutte quelle prestazioni essenziali che ogni cittadino ha il diritto di ricevere in un “ordinamento statale civile”.
Tanto per citare alcuni dati, nell’anno 2007 sono state gestite 52.000 pensioni e liquidati 12.000 sussidi di disoccupazione, senza poi contare la gestione dei trattamenti di invalidità civile (dalla prima visita fino all’erogazione del trattamento economico) le cui competenze sono state trasferite nel 2007 dalle Usl all’INPS.
Deprechiamo quindi quelle dichiarazioni mendaci di chi con leggerezza ha affermato che la liquidazione delle pensioni è stata esternalizzata con ottimi risultati!!!
Chiediamo inoltre che ci venga spiegato quali siano i privilegi dei lavoratori pubblici che tanto vengono sbandierati, dal momento che ormai da parecchi anni:
1) il rapporto di lavoro è di tipo privatistico;
2) il licenziamento è regolato come nel settore privato;
3) gli stipendi non aumentano che di poche decine di euro (quando va bene);
4) i rinnovi contrattuali, sebbene in presenza dei tempi stabiliti dalla legge, vengono rinviati continuamente e definiti quando ormai sono già scaduti da tempo.
Senza considerare che questo D.L. peggiora le tutele in caso di malattia e di assistenza ai familiari con handicap.
I nostri stipendi – come quelli di TUTTI I LAVORATORI DIPENDENTI – sono stati gravemente decurtati del loro potere d’acquisto e del salario accessorio, possiamo essere licenziati al pari di tutti gli altri lavoratori dipendenti, veniamo utilizzati per lavori di mansioni superiori senza poter rivendicare né la qualifica adeguata né, tantomeno, un aumento salariale (D.lgs n. 165 del 2001), come invece succede per i dipendenti del privato.
Il Pubblico Impiego costa troppo? Oppure costano troppo le consulenze, le esternalizzazioni, gli affitti che gli Enti sono spesso costretti a pagare? Enti che da proprietari, con l’intervento del mago della finanza creativa Tremonti, sono diventati affittuari.
Per tutti questi motivi noi lavoratori dell’Inps di Siena PROCLAMIAMO LO STATO DI AGITAZIONE.
La RSU ed il personale della sede INPS di Siena, delle Agenzie di Montepulciano, di Colle di Val d’Elsa e del punto cliente di Abbadia San Salvatore
Siena, 14 luglio 2008