cgil siena

22 settembre a Chiusi: iniziativa Comitato per il NO con il prof. Azzariti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 21, 2016

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Argomenti: Costituzione |

MPS: incontro dei Sindacati con il nuovo AD Marco Morelli

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 21, 2016

il comunicato delle organizzazioni sindacali sull’incontro di ieri:

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Argomenti: FISAC, MPS |

29 settembre “Rosso Vivo”, la festa della CGIL a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 20, 2016

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29 settembre “Rosso Vivo”, la festa della CGIL a Roma:

 

per celebrare i 110 anni dalla nascita della Cgil e, quest’anno,

la chiusura della campagna per la raccolta firme sulla Carta dei diritti universali del lavoro.

 

Argomenti: CGIL |

22 settembre: chiusura Uff. Vertenze Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 20, 2016

logo-uvlVi informiamo che Giovedì 22 settembre

 l’UFFICIO VERTENZE LEGALI CGIL

di Siena (La Lizza, 11)

 rimarrà chiuso

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, Ufficio vertenze |

Cgil Toscana: Inps, -23.000 assunzioni +8.800 licenziamenti nei tempi indeterminati. 6.171.000 voucher venduti.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Giovani_ombrelli_JobsActCgil Toscana: Inps, -23.000 assunzioni +8.800 licenziamenti nei tempi indeterminati. 6.171.000 voucher venduti.

Lami, “Il Jobs Act è uno strumento da cancellare insieme ai voucher. I parlamentari della Toscana dovrebbero farsi carico di riaprire la discussione in parlamento per cancellare uno strumento che non ha funzionato e che non potrà mai funzionare”
“In Toscana nei primi 7 mesi dell’anno ci sono state 23.478 assunzioni in meno nei tempi indeterminati, in compenso sono stati già venduti 6milioni e 171 mila voucher, più di 84 milioni in Italia, e fu così che il lavoro nero, illegale, è diventato legale”: commenta così i dati resi pubblici oggi dall’Inps Mirko Lami, segretario della Cgil Toscana con delega al mercato del lavoro.
“E’ non è finita, aggiunge, in Toscana si sono registrati 8.800 licenziamenti in più rispetto ai primi sette mesi del 2015, 153.000 in Italia”. “Una catastrofe, continua, non difficile da prevedere, la Cgil l’aveva annunciata”.
“Il Jobs Act, conclude Lami, è uno strumento da cancellare insieme ai voucher. I parlamentari della Toscana dovrebbero farsi carico di riaprire la discussione in parlamento per cancellare uno strumento che non ha funzionato e che non potrà mai funzionare”

Notizia del: lun 19 set, 2016 – da www.cgiltoscana.it

Argomenti: CGIL |

– tempi indeterminati + voucher: Jobs Act ulteriore strumento di destrutturazione dei diritti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Una pubblicazione prevista quella dei Dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps che ha confermato quanto la Cgil dice da tempo: calano i contratti a tempo indeterminato, non solo rispetto al 2015 drogato dagli incentivi del Jobs Act ma anche rispetto al 2014 quando non c’erano sgravi, e aumenta il ricorso ai voucher, una corsa inarrestabile. “Questo Governo – ha detto Susanna Camusso intervenendo a Palermo all’iniziativa Cgil “Europa, Sud, Mediterraneo” -, aveva promesso di mettere fine alla precarietà e invece ha sdoganato i voucher che sono una forma persino peggiore di precarietà che ha destrutturato il lavoro e sostandolo verso il lavoro nero, non dichiarato e senza tutele”.
“Il Jobs Act – ha poi aggiunto – non è stato uno strumento di stabilizzazione del lavoro ma di ulteriore strumento di destrutturazione dei diritti. Finché ci sono state le risorse della decontribuzione si è mascherato. Ora che ci si avvia verso la fine di quel periodo la verità è che ci si avvia verso forme precarie”.

Argomenti: CGIL |

Lavoro: Cgil, grave e inaccettabile due morti in poche ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

morto-fillea_810Operaio travolto e ucciso: Cgil, fatto grave e inaccettabile


Roma, 17 settembre – “La morte di due operai nel giro di poche ore è un fatto grave e inaccettabile che non può trovare giustificazioni.  La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità per il nostro Paese”. Così la Cgil in una nota dopo la morte dei due operai che questa mattina hanno perso la vita all’Ilva di Taranto e in un deposito di rimessaggio di treni dell’Atac di Roma. “Episodi che si sono verificati  – sottolinea il sindacato – a distanza di soli due giorni dalla morte di un altro operaio a Piacenza”.

La Cgil esprime “cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e ai loro colleghi di lavoro” e “chiede alle autorità competenti di fare presto chiarezza su quanto si è verificato per accertare tutte le responsabilità”.

“In ogni caso – conclude il sindacato di Corso d’Italia – non si può e non si deve morire di lavoro. Un operaio che muore sul luogo di lavoro rappresenta sempre una sconfitta per tutto il Paese. Per questo il tema delle condizioni di lavoro, della sicurezza e della salute e prevenzione devono tornare al centro dell’agenda politica nazionale”.

Argomenti: CGIL |

Ciampi: Camusso, uomo con altissimo senso istituzioni, segnò l’avvio della concertazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Ciampi: Camusso, uomo con altissimo senso istituzioni, segnò l’avvio della concertazione


Roma, 16 settembre – “Ci lascia uno statista, un partigiano, un uomo giusto, con un altissimo senso delle istituzioni, che con grande equilibrio, impegno, competenza e responsabilità ha saputo ricoprire le più alte cariche dello Stato in anni straordinariamente difficili per il nostro Paese”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ricorda il Presidente emerito Carlo Azeglio  Ciampi.

“La sua azione – aggiunge il leader della Cgil – ha sempre avuto come riferimento e guida la democrazia, la Costituzione, il bene del Paese, l’attenzione ai lavoratori e ai deboli.  Ciampi ha sempre posto attenzione alla Costituzione materiale del Paese, ai legami forti della società civile, alla rappresentanza degli interessi che considerava indispensabili alla realizzazione dei valori repubblicani”.

“Fu Carlo Azeglio Ciampi – ricorda Camusso – che nel 1993, allora presidente del Consiglio, firmò con le parti sociali l’accordo sulla politica dei redditi e sull’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche  del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo, che segnò l’avvio della concertazione e del risanamento  economico dell’Italia e che avrebbe portato, 10 anni dopo, all’ingresso nell’euro”.

“Alla moglie, ai figli e a tutta la famiglia – conclude Camusso – esprimiamo il cordoglio e la vicinanza di tutta la Cgil”.

 

Argomenti: CGIL |

FDV Cgil e Tecnè: crolla fiducia economica famiglie e imprese italiane

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 17, 2016

Soldi_2FDV Cgil e Tecnè: crolla fiducia economica famiglie e imprese italiane


Camusso, dati non stupiscono, serve cambiamento politiche economiche

Roma 17 settembre – Le famiglie che prevedono un miglioramento della situazione economica dell’Italia nei prossimi 12 mesi scendono di 20 punti percentuali rispetto a gennaio e passano dal 46% al 26%. Salgono, invece, quante temono un peggioramento: 33% ad agosto rispetto al 21% di gennaio. Per la prima volta, negli ultimi 12 mesi, i pessimisti superano gli ottimisti.

Questa dinamica è accentuata se si osserva il sub-campione relativo a lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati. La quota di quanti temono un peggioramento sale al 37%, mentre scendono al 23% le famiglie che si attendono un miglioramento delle condizioni economiche del Paese.

Anche tra le imprese si registra un deciso calo della fiducia. A novembre il 31% prevedeva un miglioramento della situazione economica generale, mentre ad agosto la quota scende al 14%. Il calo delle attese positive non si trasforma, però, solo in pessimismo ma in una crescente percezione di stagnazione.

Seppur con dinamiche meno evidenti peggiora anche la percezione relativa alle aspettative personali (cioè della propria famiglia o impresa).

E’ quanto emerge dalla ricerca “Percezione economica delle famiglie e delle imprese” realizzata dalla Fondazione Di Vittorio e dall’Istituto Tecnè.

Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, “i dati della ricerca non stupiscono, vista la situazione dell’occupazione, in particolare dei giovani, il numero altissimo di persone in povertà assoluta o che rinunciano a curarsi per mancanza di mezzi, la stagnazione della produzione e dei consumi, il costante calo del potere di acquisto dei lavoratori e dei pensionati. In un Paese con queste difficoltà e in cui crescono le diseguaglianze è difficile essere ottimisti, in particolare se questa situazione si protrae da troppo tempo senza che vi siano segnali di una capacità di intervento”.

“Sono tutte condizioni – aggiunge il leader della Cgil – che verifichiamo quotidianamente nel rapporto con le persone e che identificano la differenza tra propaganda e realtà della condizione degli italiani. Per questo è urgente un cambiamento di fondo nelle politiche economiche e sociali, con interventi strutturali e non una tantum. Occorrono investimenti, a partire da quelli pubblici, per rilanciare nell’immediato e in prospettiva lo sviluppo. Occorre puntare sull’elemento di fondo dell’occupazione nella futura manovra economica, come la Cgil indica con le proposte avanzate con il suo Piano del Lavoro”.

In allegato lo studio “Percezione economica delle famiglie e delle imprese” realizzato dalla Fondazione Di Vittorio e dall’Istituto Tecnè.

PERCEZIONE ECONOMICA (2016-09)

Argomenti: CGIL |

Odg FILLEA CGIL su CONSULTAZIONE POPOLARE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 16, 2016

fillea SienaComitato Direttivo FILLEA-CGIL Siena 16 settembre 2016

Ordine del giorno su CONSULTAZIONE POPOLARE

Il Comitato Direttivo della FILLEA-CGIL di Siena conferma il giudizio complessivamente negativo in merito alla proposta di modifica costituzionale portata avanti dal Governo che vedrà una consultazione popolare nei mesi prossimi.

Condivide appieno e fa proprie le valutazioni contenute nel documento dell’Assemblea generale della CGIL Nazionale nel quale si giudica tale riforma un’occasione persa per introdurre quei necessari cambiamenti finalizzati a semplificare il funzionamento delle istituzioni.

Si sottolinea un evidente rischio di concentrazione di poteri e delle decisioni nelle mani di pochi senza migliorare e garantire stabilità della governabilità né tanto meno il coinvolgimento in processi democratici dei cittadini.

La Costituzione può essere modificata, ma non in questo modo e non in questa direzione; siamo soprattutto per modificarla insieme, con un coinvolgimento e con una larga condivisione di tutti, orientata a migliorare il funzionamento delle istituzioni e garanzia democratica per tutti i cittadini.

Pertanto, quello della FILLEA-CGIL di Siena è un “no convinto”. E, pur non aderendo a nessun comitato per il NO al fine di preservare la propria autonomia, il sindacato intende promuovere e favorire tra i lavoratori e i cittadini la partecipazione al voto con iniziative necessarie ed utili a far prevalere il NO.

Infine il Comitato Direttivo ritiene non di secondaria importanza l’esito sulla consultazione popolare anche in vista dei futuri referendum sul lavoro, per i quali la CGIL ha raccolto le firme ed è soggetto promotore, attraverso i quali intendiamo modificare gli aspetti negativi introdotti dal JOB-ACT.

Argomenti: Costituzione, FILLEA, referendum |

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