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Camusso al governo: «Non è cambiato verso»

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2015

Il confronto – Camusso al governo: «Non è cambiato verso»

Il segretario Cgil alla Festa dell’Unità faccia a faccia con il ministro Poletti attacca sulla gestione dei dati sul lavoro: “Non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui numeri”. Poi richiama il “grande bisogno di sinistra” che c’è

da rassegna.it 28/08/2015

Camusso al governo: «Non è cambiato verso» (immagini di Fabrizio Ricci)
“Il governo prima di attaccare i lavoratori dovrebbe attaccare i nuclei di potere. Allora direi che è cambiato verso. E invece non è cambiato verso. Non è accaduto”. Lo ha detto ieri sera, 27 agosto, nel corso del confronto con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti alla Festa de l’Unità a Milano, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.
Per il leader del primo sindacato italiano “bisogna cambiare il sistema burocratico del paese. Ma questo – ha spiegato – non lo si fa senza i lavoratori, ma investendo su di loro. E sottraendo la pubblica amministrazione a tutte le forme di clientelismo e corruzione che ci sono”.
Camusso è poi andata all’attacco sulla gestione dei dati sull’andamento del mercato occupazionale da parte del governo: “Non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui dati”, ha detto commentando la correzione sui dati sull’occupazione del lavoro. “Credo che qualunque cittadino italiano si aspetti che il governo faccia i conti giusti, non i numeri sbagliati”. “Sono mesi che diciamo che si sta facendo propaganda sui numeri – ha aggiunto -, se vogliono utilizzare i numeri per confortare delle politiche che non danno risultati si fanno queste figure”.
Camusso ha aggiunto poi che “questo Paese ha bisogno di politiche attive del lavoro. Il primo dato, però – ha detto – è che l’intervento sugli ammortizzatori ha ridotto la copertura in particolare per i lavoratori stagionali e per quelli che sono alla vecchia indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Quindi, mi pare che ci sia molto da lavorare – ha concluso – per costruire un vero sistema che incroci le politiche di difesa dei lavoratori con quelle di ricollocazione”.
Ma il segretario Cgil, applaudito dalla platea al contrario del ministro Poletti, fischiato, ha affrontato anche gli aspetti più squisitamente politici: “C’è un grande bisogno di sinistra, in questo Paese – ha detto – di giustizia, di equità di condizioni positive. Penso che sia necessario, ad esempio, che la prossima legge di stabilità non sia la fotocopia della precedente, per cui continueremmo a rimanere dentro alla logica dell’austerità e a non determinare un cambiamento di passo del Paese”. Può essere il Pd a rappresentare questa forza di sinistra? “Questo lo decidono gli elettori”, ha risposto.

Argomenti: CGIL |

CGIL e FILLEA su viabilità senese: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2015

Fillea sciopero 13 nov 13 BuonconventoCGIL e FILLEA su viabilità senese: “Stiamo andando verso l’isolamento definitivo”

Il sindacato denuncia: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”

Siena, 28 agosto 2015 – “Non basta la crisi economica e finanziaria a mietere aziende ed occupazione: a distanza di due anni si ripete un disastro naturale che rischia di impedire definitivamente lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva nel sud della nostra provincia mettendone a rischio la stessa sopravvivenza”.

Questa è la denuncia della CGIL e del sindacato dei lavoratori del settore legno e costruzioni FILLEA CGIL.

“Le realtà industriali e manifatturiere comprese fra Buonconvento e il Ponte sul fiume Paglia – spiega Fabio Seggiani, Segretario generale della FILLEA – sono praticamente tagliate fuori per la movimentazione delle merci, in particolar modo per quanto riguarda il trasporto per le aziende del laterizio e del mobile-arredamento. Con la chiusura del ponte sull’Ombrone a Buonconvento per i mezzi pesanti, dovuta all’ultimo evento alluvionale, ed i tempi biblici con cui si sta rispondendo alle calamità precedenti si va verso un isolamento definitivo. Ai lievitati costi di trasporto per le varianti stradali si aggiunge ora la quasi impossibilità di raggiungere con mezzi pesanti l’A1 ed il raccordo Siena-Firenze vista anche la chiusura della galleria di Pari sulla Siena-Grosseto”.

“Esortiamo tutte le istituzioni preposte – aggiunge il Segretario generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari – a procedere in tempi rapidi alla realizzazione dei lavori vecchi e nuovi per consentire alla popolazione e al sistema produttivo di ritornare alla normalità. Non sono le sterili strumentalizzazioni nel momento del bisogno che risolvono le problematiche di cui soffrono le nostre infrastrutture. Serve un’immediata, seria e responsabile programmazione ed un controllo degli interventi di ripristino, manutenzione, monitoraggio e messa in sicurezza delle opere e del territorio più a rischio. L’eccessiva burocrazia e la lunga tempistica ad essa connessa, il gran numero di enti responsabili nelle procedure amministrative, le riforme istituzionali che hanno allontanato alcuni tratti della gestione della cosa pubblica dal cittadino e la diminuzione delle risorse assegnate sono alcune delle priorità che devono essere affrontate”.

“Esortiamo la Regione – conclude Guggiari – a procedere speditamente per il reperimento delle risorse necessarie almeno al superamento dell’emergenza per i cittadini ed il sistema produttivo”.

Argomenti: aziende, CGIL, FILLEA, viabilità |

CGIL su FLORAMIATA: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015

CGIL su FLORAMIATA: “L’incontro istituzionale ci ha lasciato quantomeno perplessi”

Il sindacato: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”

Siena, 26 agosto 2015 – “Le vicende di Floramiata, ancora lontane da una definizione, restano per noi fonte di notevoli preoccupazioni” – spiegano CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA.

“Recentemente abbiamo richiesto insieme a CISL e UIL – proseguono i sindacati – un ulteriore incontro ai Comuni Amiatini che si è svolto la scorsa settimana presso la sede dell’Unione dei Comuni Amiata Valdorcia, ma i risultati ci hanno lasciato quantomeno perplessi. Il territorio sembra accontentarsi del fatto che possano riaprirsi spiragli per un’eventuale concessione dell’affitto dei locali e dei terreni da parte della Floramiata SPA alla Floramiata Servizi, contando sull’incerta capacità di quest’ultima di poter beneficiare delle entrate derivanti dai ‘certificati bianchi’ e quindi assolvere l’onere finanziario conseguente”.

“Noi continuiamo a pensare invece – aggiungono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che il tema dell’affitto dei locali e dei terreni, certamente importante, non possa essere considerato il punto centrale della vicenda, come del resto non lo è stato da mesi a questa parte. Avevamo a proposito chiesto l’incontro affinché tutte le parti in causa fossero presenti proprio per tentare di fare ampia luce sulla condizione attuale della vicenda a poche settimane dall’appuntamento in Tribunale in merito all’istanza di fallimento presentata verso Floramiata Servizi: le istituzioni ci hanno incontrati da soli e quell’elemento di chiarezza che ne poteva scaturire non c’è stato”.

“Ecco allora che vogliamo ribadire alcune nostre considerazioni” – sottolineano le organizzazioni sindacali – “Il tema dell’affitto, come altri, non può che essere subordinato alla predisposizione di un vero piano industriale che oggi ancora manca anche a seguito di una serie di iniziative che erano state millantate ma che ad oggi sembrano miseramente finite nel dimenticatoio. Il piano ha bisogno di tenere unite la parte produttiva con la parte dello sfruttamento del calore, il vero valore aggiunto dell’azienda, ed oltre a dover essere costruito sull’agibilità degli impianti necessita di notevoli investimenti strutturali e di una forte ricapitalizzazione per favorire uno sviluppo produttivo adeguato. Il piano industriale ha poi bisogno di figure manageriali che dimostrino capacità organizzative, relazionali e tecniche”.

“Non ci nascondiamo – concludono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che l’evoluzione della vertenza Floramiata potrebbe avere risvolti anche immediatamente drammatici vista l’assenza di ammortizzatori sociali e per questo non possiamo non sottolineare che l’occupazione insieme alla certezza di un futuro che latita da troppo tempo sono gli elementi che devono guidare una scelta definitiva non più rinviabile. Chi si appella ad elementi aleatori e non supportati da quelle condizioni che sole possono fare la differenza in positivo si sta assumendo una responsabilità che non vogliamo condividere”.

Argomenti: amiata, aziende, CGIL, FLAI |

Il Governo enfatizza i dati sul lavoro. Ma la propaganda ha vita breve.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015

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Argomenti: CGIL |

La Pensione e’ un Diritto Non un Privilegio

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 25, 2015

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Argomenti: SPI |

Intervista del ‘Corriere della sera’ a Camusso

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 24, 2015

Camusso_17Intervista del ‘Corriere della sera’ a Camusso

24/08/2015 da www.cgil.it

Che autunno sarà, segretario? Non mi dica caldo. «Mi auguro di essere smentita, ma sul piano dell’occupazione l’autunno rischia di portare delle brutte sorprese, penso che il ciclo delle ristrutturazioni non sia finito e che ci siano settori in grossa difficoltà…». Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Crisi: Cgil, volume Cig pari a 340 mila lavoratori a zero ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2015

Lavoro_FabbricaCrisi: Cgil, volume Cig pari a 340 mila lavoratori a zero ore

21/08/2015 – 4.600 euro a lavoratore in cassa a zero ore da gennaio – da www.cgil.it

 “Il volume delle ore di cassa integrazione guadagni (Cig) dei primi sette mesi del 2015 conferma l’assenza di attività produttiva (zero ore) per potenziali 340 mila posizioni lavorative dalle prospettive sempre più incerte ed esposte al pericolo reale di perdere definitivamente il lavoro e il sostentamento per le loro famiglie”. E’ quanto si legge nel rapporto di luglio dell’Osservatorio Cig della Cgil, frutto di elaborazioni delle rilevazioni sulla cassa condotte dall’Inps.
Sempre nei primi sette mesi del 2015, evidenzia il rapporto, “i lavoratori in Cig hanno perso complessivamente oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro del reddito al netto delle tasse, mentre ogni singolo lavoratore in cassa integrazione a zero ore per tutto il periodo ha subito una riduzione del salario al netto delle tasse di circa 4.600 euro”.
Le ore di cassa integrazione guadagni (Cig) a luglio, richieste ed autorizzate, sono state 52.395.770, con un calo del 26,94% rispetto al mese di luglio 2014. Un risultato che viene giudicato positivamente dalla Cgil, ma che non deve però essere troppo enfatizzato. “La situazione produttiva – sostiene, infatti, il sindacato di Corso d’Italia – conferma la presenza di qualche segno di miglioramento, ma per superare la crisi industriale, riassorbire le eccedenze attuali in cassa integrazione, ritornare ad un punto di equilibrio e al pieno utilizzo delle risorse produttive, mettendo al sicuro gli attuali lavoratori in Cig, manca ancora un recupero dell’80% sui valori attuali”.
“Il problema di fondo – sottolinea il rapporto – resta quello che un’occupazione e una ripresa stabile non si consoliderà fino a quando la gran parte del sistema delle imprese non recupererà competitività nella propria offerta di merci anche verso il mercato interno, per innovazione, costi e qualità, mentre la domanda interna dovrà essere sostenuta da una ripresa del valore economico delle retribuzioni e delle pensioni”.
“Il lavoro continua ad essere la prima emergenza, in particolare quella giovanile, ma per creare occupazione – aggiunge il rapporto – non servono leggi sul lavoro ci vogliono progetti industriali e interventi strutturali e infrastrutturali finalizzati, mettendo in campo nuove risorse finanziarie straordinarie per investimenti produttivi, senza deprimere ulteriormente i redditi da lavoro e da pensione ma recuperandole dalle rendite finanziarie e patrimoniali”.
Infine, con riferimento alla riforma degli ammortizzatori, la Cgil sostiene che “proprio il diverso utilizzo degli strumenti (Cig, Cigs, Cigd e Cds) da conto di un quadro di incertezza sulle prospettive di ripresa produttiva e sui reali effetti sull’occupazione. Per questa ragione chiedevamo una riforma universale degli ammortizzatori e un piano straordinario sulle politiche attive che nel Jobs act non ci sono. Il governo – a breve varerà i decreti attuativi mancanti che prevedono una riduzione della cassa e nessuna universalità. Continueranno ad esserci differenziazione tra lavoratori e imprese”.

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Estensione congedo parentale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2015

vol estensione congedo parentale

AVVISO AI GENITORI

Attenzione! Normativa sperimentale per il 2015!

ESTENSIONE CONGEDO PARENTALE:

si può fruire del congedo parentale fino ai 12 anni del/della figlio/a

(prima era fino agli 8 anni)

Argomenti: CGIL, congedi, INCA, patronato |

Il segretario organizzativo Nino Baseotto spiega bene numeri e dati. E fa chiarezza

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2015

 

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CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro

Intanto oggi su L’Unità il segretario organizzativo Nino Baseotto spiega bene numeri e dati. E fa chiarezza

Argomenti: CGIL |

Le difficoltà ci sono, la crisi, la precarietà che rende i lavoratori ricattabili, la perdita di posti di lavoro, ma i dati sono diversi!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2015

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CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro

Qui vi spieghiamo bene forzature e distorsioni dell’articolo di ieri. Titoli fuorvianti, raffronto fra dati diversi ( annuali e parziali), lettura forzata e erronea dei nostri meccanismi organizzativi per colpire sindacato è lavoratori. Le difficoltà ci sono, la crisi, la precarietà che rende i lavoratori ricattabili, la perdita di posti di lavoro, ma i dati sono diversi!

Argomenti: CGIL |

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