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Povertà: Cgil, troppo alta, subito Piano nazionale di contrasto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 16, 2015

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15/07/2015 Lamonica: “Il governo non gioisca ma intervenga” da www.cgil.it

“Sulla povertà la notizia è che in Italia rimane una fascia molto estesa di persone in grande sofferenza, maggiormente concentrate nel Mezzogiorno e di cui oltre un milione sono minori. L’indice si stabilizza ma, comunque, i numeri dicono che i poveri sono il doppio di quanti erano all’inizio della crisi: il governo non gioisca ma intervenga”. Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat.

“Sulla povertà assoluta, che riguarda famiglie e persone in grave deprivazione materiale – continua Lamonica – è urgente e necessario intervenire con una misura di sostegno al reddito e di rilancio dei servizi sociali sui diversi aspetti della condizione che bisogna affrontare: istruzione, casa, salute, formazione, lavoro”. Per la dirigente sindacale “le sperimentazioni in atto, come social card e SIA, non hanno sortito alcun effetto, sono frammentarie e di piccola entità e quindi inefficaci”. “Peraltro – sottolinea – il loro allargamento alle regioni del Mezzogiorno, deciso nel 2013, non è ancora partito, e non un euro è stato speso”.

La segretaria confederale si rivolge poi all’esecutivo: “Chiediamo al governo un vero Piano Nazionale che si ponga l’obiettivo del superamento della povertà assoluta, che sia effettivamente universale ed implementato anche con un rilancio delle politiche sociali di cui c’è straordinaria necessità”. “La povertà relativa, effetto di un processo di impoverimento e di svalutazione del lavoro, va fronteggiata – spiega – con scelte di politica economica che invertano tale tendenza: occorre affrontare con politiche di investimento il tema della creazione di lavoro e dare risposte vere alla disoccupazione di massa e alla precarietà”.

“C’è poco da gioire: una realtà sociale con questi numeri del disagio, oltre 4 milioni di poveri assoluti e quasi 8 milioni in povertà relativa, non si può affrontare con nuove dosi della stessa medicina che l’ha provocata. È necessario – conclude Lamonica – riportare al centro il lavoro e la sua tutela, e rafforzare il welfare”.

Argomenti: CGIL |

Focus economia Toscana – Speciale Province

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 15, 2015

BANNER FOCUS 03Crescono gli avviamenti, stabili le cessazioni, in crescita quelle del lavoro stabile, cala la cassa integrazione, cresce l’export ( di poco). Per il prossimo anno previsioni contraddittorie tra le diverse aree della Toscana.Segnali di lieve ripresa dell’economia toscana, suffragati dal dato sulla cassa integrazione che, depurata dalla deroga, soggetta ai ripetuti blocchi di carattere burocratico, cala del 3,67% nei primi mesi del 2015 rispetto ai primi 5 mesi del 2014 ( 16.694.757 ore contro 17.327.000 la somma di cassa ordinaria più la straordinaria).
Gli avviamenti al lavoro mantengono il trend di crescita innescatosi già nella seconda metà del 2014 con una crescita del 6,7% nei primi 5 mesi del 2015 sul corrispettivo 2014 ( 335.473 contro 314.1849). Esponenziale la crescita del tempo indeterminato, per effetto della defiscalizzazione della legge di stabilità che, soprattutto nei primi 2 mesi dell’anno, ha fatto registrare una forte impennata. Gli avviamenti stabili passano da Gennaio a Maggio da 36.325 a 53.610 unità, facendo registrare un +47% su base annua e rappresentano oggi il 15,98% del totale contro l’11,56% del 2014.
Cresce anche il tempo determinato (+2,6%) e il lavoro interinale (+15%), calano: apprendistato, progetto, intermittente e le altre forme.
Crescono però anche le cessazioni a tempo indeterminato che erano 33.666 nel 2014 e diventano 34.522 nel 2015 (+2,54%).
Le cessazioni totali dei lavoratori contrattualizzati, escludendo cioè le forme più “spurie” di lavoro, restano sostanzialmente inalterate a 98.550 unità.
I licenziamenti collettivi ai sensi della L. 223 crescono a 2 cifre, a dimostrazione di una situazione ancora molto fragile dell’economia regionale.
L’export nel primo trimestre consolida la crescita dell’ 1,1% trascinata soprattutto dal settore tessile-abbigliamento-calzature-pelletteria ( +3,6%), mentre arretrano l’agricoltura (-3%) e la meccanica (-0,4%).
Sul credito sono confermate tutte le tendenze anche se si arresta (pare) la caduta degli impieghi, rovinosa negli ultimi 4 anni ad eccezione delle costruzioni che è il settore ancora più colpito dalla crisi e dalla contrazione del credito alle imprese.
Sulla base degli indicatori di Prometeia elaborati da IRES Toscana, la disoccupazione dovrebbe calare impercettibilmente a livello regionale dal 10,1 al 10% nel corso del 2015.
A livello provinciale si conferma una situazione molto differenziata, anche in chiave previsionale, col quadrante metropolitano centrale che vanta performance migliori del resto della regione trainato da Firenze con un’incidenza minore di disoccupati, una crescita dei consumi che dovrebbe accelerare all’1,8 % nel 2015 e un export decisamente al di sopra della media regionale.
Specularmente a Livorno si registra una previsione di crescita dei disoccupati anche del 2015, un’ulteriore caduta delle esportazioni e una sostanziale stagnazione dei consumi delle famiglie.
Su una linea di previsione di sostanziale mantenimento delle difficoltà, Lucca e Massa, sia per lo stock di disoccupazione, che per i consumi, mentre su Prato dovrebbe consolidarsi un aumento dei flussi di nuovo avviamento al lavoro che però non sarà sufficiente ad intaccare lo stock dei licenziati negli anni precedenti.
Andamento in chiaroscuro quindi anche per i prossimi trimestri in tutta la regione.
Risalire lo scalino e invertire la tendenza, secondo Fabio Giovagnoli, Presidente di IRES Toscana, si conferma molto faticoso, con andamenti intermittenti, soggetti a molte variabili esogene, che rende davvero difficile avanzare previsioni di medio periodo. Il giudizio più appropriato sembrerebbe poter essere quello di una stasi pur con segnali di risveglio dell’economia.
Per Daniele Quiriconi, responsabile delle Politiche del lavoro della Segreteria regionale della CGIL Toscana: Preoccupa l’alto tasso di licenziamenti ancora in atto, la crescita delle cessazioni dei posti di lavoro stabile, il calo molto modesto della cassa integrazione, fatti che, una volta esaurita la bolla degli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, potrebbero far volgere di nuovo la situazione del lavoro in Toscana agli anni 2013-2014. Il rischio insomma è di doversi abituare ad una disoccupazione strutturale molto alta ancora per molti anni a venire, soprattutto in presenza di investimenti ancora molto bassi.

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“Un edile non può lavorare fino a 67 anni”. Sabato 18 luglio manifestazione a Roma: pensioni, investimenti, legalità

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 15, 2015

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“Un edile non può lavorare fino a 67 anni”. Sabato 18 luglio manifestazione unitaria a Roma dei lavoratori delle costruzioni: pensioni, investimenti, legalità.

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CGIL e CISL sulla viabilità dell’Amiata

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2015

I sindacati sulla viabilità dell’Amiata Senese: “Chiederemo un incontro urgente al Presidente della Regione”

CGIL e CISL organizzeranno anche una giornata di protesta del territorio

Abbadia San Salvatore, 14 luglio 2015 – Si sono riunite ad Abbadia San Salvatore le Confederazioni CGIL e CISL e le Federazioni sindacali di categoria FIOM, FIM, FILCAMS, FISASCAT, FILCTEM, FEMCA, FLAI, FAI, FILLEA, FILCA, FILT, FIT per analizzare la difficile situazione della viabilità del territorio dell’Amiata Senese, con particolare riferimento alla chiusura della SR2 Cassia nella zona industriale di Abbadia.

“Dobbiamo amaramente constatare – dichiarano CGIL e CISL insieme alle Federazioni – che nonostante le varie assicurazioni istituzionali, ad oggi la risoluzione delle problematiche relative alla viabilità è lontana, e non si intravedono neppure soluzioni tampone”.

“Non è assolutamente accettabile – proseguono i sindacati – che in una regione civile ed avanzata come la Toscana si possa determinare, di fatto, l’isolamento di un territorio, tra l’altro già provato dalla crisi economica generale ma che con l’impegno dei lavoratori e la caparbietà degli imprenditori continua a svolgere un ruolo di assoluta importanza nel tessuto economico italiano ed internazionale”.

“Per queste ragioni – annunciano CGIL e CISL – intendiamo chiedere un incontro urgente al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che coinvolga le associazioni datoriali oltre i soggetti imprenditoriali direttamente interessati, che rischiano di pagare, in prima persona, il prezzo delle inadempienze della burocrazia o, peggio ancora, della scellerata scelta di ridurre le risorse pubbliche destinate ai servizi essenziali come trasporti, viabilità, sanità, ecc…”.

“Per rendere ancora più esplicita e visibile la nostra iniziativa – concludono le organizzazioni sindacali – organizzeremo una giornata di protesta del territorio. L’Amiata non può essere considerata solo ed esclusivamente quando si tratta di sfruttarne le risorse, è una collettività con gli stessi diritti del resto della Toscana!”.

Argomenti: amiata, CGIL, viabilità |

Costruzioni: pensioni, investimenti, sicurezza. 18 LUGLIO manifestazione nazionale FILLEA FILCA FENEAL a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2015

banner1COSTRUZIONI: PENSIONI, INVESTIMENTI, SICUREZZA. 18 LUGLIO MANIFESTAZIONE NAZIONALE FILLEA FILCA FENEAL

Il 18 luglio gli edili di Cgil Cisl Uil scenderanno in piazza per lanciare le loro proposte contro l’insufficiente politica finora messa in atto nel settore delle costruzioni, e contro gli scellerati provvedimenti presi dagli ultimi governi in particolar modo per l’età pensionabile, che deve invece prevedere un’uscita flessibile e senza penalizzazioni per i lavori pesanti e gravosi. “Il settore continua a subire la crisi e le sue conseguenze – spiegano i segretari generali FenealUil Vito Panzarella, Filca Cisl Domenico Pesenti, Fillea Cgil Walter Schiavella – con il crollo devastante dell’occupazione, del lavoro regolare e sicuro, dei redditi e dei consumi e la perdita di legalità e trasparenza. Non possiamo più permetterci di aspettare.”
I sindacati lamentano l’insufficienza degli investimenti pubblici e la lentezza con cui il governo tenta di tamponare la situazione, che invece necessita di interventi immediati e fattivi. La manifestazione, che sarà a carattere nazionale, si concentrerà sui temi centrali della riforma previdenziale, del lavoro e degli investimenti, della regolarità e della trasparenza.
Per Feneal Filca Fillea è urgente e vitale per i lavoratori del settore intervenire sulle pensioni degli edili e sulla riforma Fornero, sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulla spesa destinata agli investimenti pubblici, sulle regole in materia di qualificazione di impresa, legalità e sicurezza.

Argomenti: CGIL |

CGIL, CISL e UIL su Comune di Rapolano: “Scelte unilaterali su asilo nido e servizi scolastici”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 13, 2015

cgil cisl uil sienaCGIL, CISL e UIL su Comune di Rapolano: “Scelte unilaterali su asilo nido e servizi scolastici”

I sindacati accusano: “Messe in discussione equità e progressività dei costi”

Rapolano Terme, 13 luglio 2015 – In questi giorni leggiamo sui quotidiani locali le preoccupazioni di alcune famiglie in merito alla messa a rischio di un servizio importante come l’asilo nido nel Comune di Rapolano Terme e in ogni caso la certezza di un inasprimento delle tariffe dei servizi scolastici.

Non possiamo assolutamente condividere l’aver intrapreso la strada della tariffa unica per mensa e trasporto, servizi che si riferiscono alla scuola dell’obbligo e che quindi dovrebbero qualificare e distinguere un Comune. Invece si assiste a scelte che rimettono in discussione gli obiettivi di equità e progressività dei costi di compartecipazione delle famiglie che mai come nelle fasi di crisi economico-sociali dovrebbero essere perseguiti e che non tengono conto delle difficoltà delle famiglie a far fronte alle spese scolastiche.

Per non parlare poi del fatto che nel passato tali decisioni erano state sempre discusse con le parti sociali, mentre oggi si è proceduto a scelte unilaterali.

Altrettanto difficile è comprendere la possibile riduzione dell’offerta del servizio di asilo nido, fondamentale per la piena espressione della genitorialità e dell’emancipazione. In tutta questa storia non bisogna dimenticare che la delicatezza di tale servizio non può essere ricondotta al mero calcolo economico.

Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL vogliono inoltre segnalare che pur avendo inviato a tutti i Comuni la Piattaforma per la discussione sui bilanci 2015 già dal mese di gennaio, da parte dell’Amministrazione di Rapolano Terme non si è registrato ad oggi alcun riscontro, tanto che è stato perfino proceduto unilateralmente alla definizione dei servizi scolastici.

CGIL, CISL e UIL Siena

Argomenti: bilanci comunali, CGIL, Comuni |

Jobs Act: Cgil, nessuna crescita stabile di nuova occupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 10, 2015

imageJobs Act: Cgil, nessuna crescita stabile di nuova occupazione

10/07/2015 da www.cgil.it

“Il numero di contratti a tempo indeterminato diminuisce a fronte di un costante aumento di quelli a termine, e non si registra una crescita stabile di nuova occupazione: è questo il prodotto del Jobs Act”. Così Serena Sorrentino, segretario confederale della Cgil, commenta i dati diffusi dal ministero del Lavoro sulle comunicazioni obbligatorie, riferiti al mese di maggio.

La dirigente sindacale afferma che “siamo in presenza di una flessione del numero assoluto dei contratti a tempo indeterminato tra maggio e aprile di quest’anno: il saldo tra attivazioni e cessazioni a maggio ha toccato appena quota 271, mentre nel mese precedente raggiungeva quota 50 mila”.

“Il dato che ci allarma di più – continua – è quello riguardante i contratti a tempo determinato, che dimostra la continua e costante crescita dell’incidenza di questi ultimi nel nostro mercato del lavoro”. Sorrentino spiega infatti che “il saldo tra attivazioni e cessazioni in questo caso arriva a 184.812 e tali contratti raggiungono il 68,8% del totale delle attivazioni”.

“A confermare la mancanza di una crescita stabile di nuova occupazione – prosegue – è il numero delle trasformazioni: non aumentano in maniera significativa i nuovi contratti di lavoro, semplicemente una parte di quelli precari già in essere viene trasformata, la platea non varia sensibilmente”.

“Ormai il Jobs Act è in vigore da quattro mesi – tira le somme Sorrentino – e tra riordino dei contratti ed esonero contributivo della legge di stabilità ci si aspettava un boom che non si è verificato, e della riduzione della precarietà tanto annunciata non si vede neanche l’ombra”.

Argomenti: CGIL |

Chiusura estiva sedi CGIL Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 10, 2015

vi informiamo che le nostre sedi rimarranno chiuse

da lunedì 10 AGOSTO a venerdì 14 AGOSTO

riapriranno LUNEDI’ 17/08/2015

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Pensioni: 20 luglio CGIL Siena incontra Parlamentari senesi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 9, 2015

GUGGIAPENSIONI: LA CGIL DI SIENA ANNUNCIA CHE IL 20 LUGLIO INCONTRERA’ I PARLAMENTARI SENESI

GUGGIARI: “Non c’è solo il problema dei pensionati”

Siena, 9 luglio 2015 – All’indomani del presidio indetto dai sindacati dei pensionati davanti alla sede INPS di Siena, la CGIL, presente alla manifestazione con una delegazione, annuncia che il prossimo 20 luglio incontrerà i Parlamentari senesi per sollecitare un miglioramento del Decreto sulle pensioni che sarà convertito in legge entro il 21 luglio.

“Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle pensioni – spiega Claudio Guggiari, Segretario provinciale della CGIL – il Governo ha approvato un Decreto Legge parziale e insufficiente. E’ per questo che cercheremo, anche attraverso i Deputati del nostro territorio, di promuovere delle modifiche che lo possano migliorare prima della conversione in legge, anche alla luce di quello che sta sostenendo l’INPS rispetto alle ipotesi di riforma, che senz’altro penalizzerebbero i meno abbienti”.

“Inoltre il Governo – aggiunge Guggiari – deve aprire subito un confronto vero con CGIL, CISL e UIL sul tema della previdenza, perché la riforma Fornero fa acqua da tutte le parti e non c’è solo il problema dei pensionati”.

Argomenti: CGIL, pensionati, pensioni |

Oltre 100 pensionati al presidio davanti alla sede INPS di Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 8, 2015

OLTRE UN CENTINAIO DI PENSIONATI AL PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE INPS DI SIENA

SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL: “Oltre alle rivendicazioni dei pensionati, chiediamo che con i risparmi che si realizzano sulla previdenza sia costituito un apposito fondo di sostegno alle pensioni dei giovani”

Siena, 8 luglio 2015 – Sono stati oltre 100 i pensionati che hanno partecipato stamani al presidio indetto dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil davanti alla sede INPS. Presente anche una delegazione dei lavoratori pubblici della FP CGIL di Siena.

“La sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle pensioni – spiega Franco Capaccioli, Segretario provinciale dello SPI CGIL – ha creato molte legittime aspettative. Dopo la sentenza il Governo ha approvato un Decreto Legge parziale e insufficiente, che definisce la normativa di riferimento: non c’è più il blocco Fornero, non c’è più la Sentenza, c’è il Decreto, che deve essere convertito in legge entro il 21 luglio. L’INPS ha assunto due posizioni: si è impegnato ad attuare, con la rata di Agosto, le misure che la legge di conversione stabilirà; ha inviato una circolare a tutte le sedi prescrivendo di respingere le domande di ricostituzione pensioni che facciano riferimento alla sentenza della Corte o al Decreto. In ogni caso, per richiedere una ricostituzione di pensione, occorre che il danno si sia verificato e ciò avverrà solo quando il Decreto verrà applicato”.

“Noi non promettiamo miracoli – sottolinea Capaccioli – noi lavoriamo per ottenere risultati chiari. Innanzitutto il Governo deve aprire un confronto vero sul tema della Previdenza con CGIL, CISL e UIL perché la riforma Fornero fa acqua da ogni parte e non c’è solo il problema dei pensionati. Poi, per quanto ci riguarda, abbiamo due punti specifici ‘nostri’: la definizione di un sistema di perequazione annuale delle pensioni che non sia messo in discussione ad ogni legge di stabilità (chiediamo infatti di ripristinare il sistema concordato con il Governo Prodi che garantiva il 100% fino a 5 volte il minimo e riconosceva a tutti una rivalutazione pro-quota) e l’utilizzo delle pensioni perequate al 2013 come base di calcolo per gli anni successivi per evitare che la perdita di reddito continui a riprodursi nel tempo”.

“Inoltre – aggiunge il Segretario – chiediamo che con i risparmi che si realizzano sulla previdenza sia costituito un apposito fondo di sostegno alle pensioni dei giovani”.

“Infine – conclude Capaccioli – vogliamo ribadire che non lasceremo solo nessuno: le persone vengano nelle nostre sedi, le informeremo della situazione, le assisteremo nelle pratiche necessarie, metteremo a disposizione tutte le nostre conoscenze e competenze insieme al Patronato. Chiederemo loro di lasciare il proprio nominativo con l’impegno di chiamarle appena il quadro sarà definito e consentirà di valutare meglio la percorribilità di eventuali ricorsi. Fare già oggi un ricorso è inutile e costoso sia perché sarebbe contro un decreto che ‘potrà’ essere modificato dalle Camere e quindi non avere effetti, sia perché comunque non si è ancora prodotto il danno e l’Inps respingerebbe tutte le istanze”.

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Argomenti: INPS, pensionati, pensioni, presidio, SPI |

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