Scuola, istruzione e formazione: la FLC CGIL di Siena incontra a Sarteano i candidati alle elezioni regionali
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 26, 2015
Scuola, istruzione e formazione: la FLC CGIL di Siena incontra a Sarteano i candidati alle elezioni regionali
Siena, 26 maggio 2015 – Giovedì 28 maggio alle ore 17.00 a SARTEANO, presso la Sala Mostre del Comune di Piazza Bargagli, la FLC CGIL di Siena, Federazione Lavoratori Conoscenza, incontrerà i candidati senesi alle elezioni politiche regionali per un confronto pubblico su scuola, istruzione e formazione.
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27 maggio: presidio lavoratori Provincia di Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 26, 2015
Province: il 27 maggio giornata di mobilitazione in tutto il Paese.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl: “Chiederemo ai candidati a consigliere regionale di tutti i partiti di assumere 6 impegni su servizi e lavoratori”.
A Siena assemblea-presidio dei dipendenti in Piazza del Duomo (ore 10.30-12.00)
Siena, 26 maggio 2015 – Sei impegni, vincolanti, sulle Province, tra servizi da garantire e lavoratori da tutelare. Sei impegni da assumere entro la fine della campagna elettorale perché “il destino delle Province, dai servizi erogati ai lavoratori impiegati, sono e devono essere sempre di più centrali in questa difficile fase”. Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl danno continuità alla mobilitazione del personale delle Province e la legano a questo ultimo e decisivo mese di campagna elettorale per le amministrative.
“Per sottolineare lo stato in cui versano i lavoratori e i servizi delle Province, – spiegano i sindacati – il 27 maggio è stata indetta una giornata di mobilitazione nazionale con iniziative di informazione e sensibilizzazione in tutti i territori. A Siena si svolgerà un’assemblea/presidio alla quale sono stati invitati tutti i candidati a consigliere regionale del territorio”.
Da mesi, infatti, i lavoratori e le lavoratrici si mobilitano perché “il processo di riordino delle autonomie locali, insieme ai tagli lineari che si sono abbattuti, e che continueranno a farlo, sugli enti locali, stanno producendo una situazione insostenibile”. A rischio, come ricordano i sindacati, sono i servizi e i lavoratori. Un rischio che solo la politica può sventare. Per questo, ribadiscono le tre organizzazioni sindacali, “chiediamo di assumere sei impegni e di farlo ora, in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Impegni, obblighi, soluzioni, per rassicurare i cittadini sulla continuità e sulla qualità dei servizi, per dare una certezza di futuro ai lavoratori e alle loro famiglie”.
Ecco i sei impegni: Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: FP, presidio, Provincia |
Chiusura uffici patronato INCA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 26, 2015
Lunedì 8 giugno tutti gli uffici del Patronato INCA rimarranno chiusi per l’intera giornata
Argomenti: camere del lavoro, CGIL, INCA, patronato, servizi |
Parte la campagna della Cgil ‘ContarsiXContare’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 25, 2015
22/05/2015 da www.cgil.it
Il 10 gennaio 2014 è stato sottoscritto da Confindustria e Cgil, Cisl, Uil il Testo Unico sulla Rappresentanza.
L’accordo ha lo scopo di misurare l’effettivo grado di rappresentatività delle organizzazioni sindacali firmatarie o aderenti al Testo Unico. Ciò avviene conteggiando il numero delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti e dei voti riportati da ciascuna organizzazione alle elezioni delle RSU. La percentuale di iscritti ad ogni organizzazione sarà sommata alla percentuale dei voti riportati e poi divisa per due. Il valore così ottenuto indicherà il grado di rappresentatività di ciascuna organizzazione in ogni ambito contrattuale. Un valore che servirà a conteggiare quel 5% che dà diritto ad essere ammessi al tavolo contrattuale. Il CCNL sarà considerato valido solo se sottoscritto da chi rappresenta almeno il 50% + 1 dei lavoratori e, successivamente, dagli stessi approvato secondo le modalità stabilite da ciascuna categoria.
Nel settembre del 2014 il Ministro del Lavoro ha emanato una Direttiva con la quale impegna le Direzioni locali a riunire le Commissioni Provinciali di Garanzia, previste dal protocollo del luglio 1993, per raccogliere i verbali delle elezioni RSU avvenute nei tre anni precedenti.
Dalla raccolta dei verbali verranno rilevati, per ciascun contratto, i voti ottenuti dalle organizzazioni sindacali, quindi trasmessi al CNEL. Il CNEL facendo la media tra questi dati e quelli relativi agli iscritti, che riceverà dall’INPS, certificherà la rappresentatività di ogni organizzazione sindacale per ciascun contratto.
A questo scopo INPS, Confindustria, CGIL, CISL, UIL hanno stipulato il 16 marzo 2015, una Convenzione in base alla quale spetterà all’INPS conteggiare gli iscritti alle organizzazioni sindacali.
Il 16 Aprile scorso l’INPS ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la circolare applicativa che contiene le istruzioni per far iscrivere, a partire dal mese di maggio, tutte le aziende al Censimento sulla rappresentanza e per comunicare il numero degli iscritti.
Da questo mese diventa quindi fondamentale che le strutture e le delegate e i delegati della CGIL si impegnino affinché ogni azienda si iscriva al Censimento e comunichi esattamente all’INPS il numero degli iscritti.
Altrettanto importante che per ciascun contratto si raccolgano i verbali delle elezioni delle RSU e si riuniscano le Commissioni di Garanzia al fine di conteggiare i voti.
Argomenti: CGIL |
25 maggio: HO SETTANT’ANNI MA NON LI DIMOSTRO
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 22, 2015
Argomenti: archivio storico, CGIL, Liberazione, Resistenza |
Cig: Cgil a Renzi, basta mistificazioni, rispettare lavoratori in difficoltà
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 22, 2015
Cig: Cgil a Renzi, basta mistificazioni, rispettare lavoratori in difficoltà
21/05/2015 da www.cgil.it
“I dati ‘dimezzati’ a cui fa riferimento il presidente del Consiglio si riferiscono alla cassa in deroga e non al complesso della cassa integrazione, e l’Inps stesso certifica che il calo è dovuto al mancato rifinanziamento di tale ammortizzatore da parte del governo. La campagna elettorale non giustifica la mistificazione”. Con queste parole Serena Sorrentino, segretario confederale della Cgil, ribatte alle dichiarazioni di Matteo Renzi, che vorrebbe maggiore soddisfazione da parte dei sindacati per l’andamento della cassa.
“Dalle rilevazioni dell’Istituto sul mese di aprile 2015 – spiega la dirigente sindacale – risulta infatti una diminuzione del 36,9%, e non del 50%, della cassa integrazione guadagni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono gli interventi in deroga – continua – che hanno subito un crollo verticale del 77,3%, in quanto, come dichiara l’Inps, ‘risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti'”.
“Chi ha una carica di responsabilità istituzionale così alta dovrebbe avere sensibilità per il dramma che vivono migliaia di lavoratori e aziende senza alcun sostegno. Il presidente – conclude Sorrentino – forse non ricorda che qualche giorno fa ha rifinanziato la cassa in deroga proprio perché le esigenze per i settori non coperti dalla cassa integrazione ordinaria e straordinaria sono ancora molto elevate”.
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Ocse: Cgil, disuguaglianza cresce, necessaria patrimoniale su grandi ricchezze
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 21, 2015
Ocse: Cgil, disuguaglianza cresce, necessaria patrimoniale su grandi ricchezze
21/05/2015 da www.cgil.it
“Il nostro Paese detiene il primato europeo della disuguaglianza, soprattutto patrimoniale, come la Cgil sostiene da tempo”. Così il segretario confederale di corso d’Italia, Danilo Barbi commenta il rapporto Ocse diffuso quest’oggi, secondo cui l’1% più ricco della popolazione italiana detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta, ossia il triplo rispetto al 40% più povero, che detiene solo il 4,9%.
La forbice così ampia tra ricchi e poveri, secondo Barbi, è conseguenza di due fattori: “l’altissima evasione fiscale, che per sua natura non produce investimenti ma incrementa solo le rendite, e un’irrisoria tassa di successione che è la più bassa tra i trentaquattro paesi dell’Ocse”.
“La Cgil – prosegue il dirigente sindacale – è curiosa di sapere come il governo commenterà questi dati e quali iniziative vorrà intraprendere per ridurre le disparità che la crisi in questi anni ha ulteriormente accentuato”. “Quanto fotografato dall’istituto parigino conferma la necessità di una patrimoniale sulle grandi ricchezze di tipo progressivo. Una misura efficace e giusta – conclude Barbi – per reperire le risorse finalizzate a finanziare un piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile”.
Argomenti: CGIL |
Alleanza contro la povertà: oggi incontro con Poletti su Reddito di Inclusione Sociale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 21, 2015
Alleanza contro la povertà: oggi incontro con Poletti su Reddito di Inclusione Sociale
20/05/2015 Appuntamento a Roma, ore 17.00, in P.zza della Pilotta, 4
La Cgil è tra le 33 associazioni che compongono l’Alleanza contro la povertà in Italia e che promuovono il Reis (Reddito di Inclusione Sociale), una proposta organica di Piano nazionale contro la povertà. Il Reis ha come obiettivo il contrasto alla povertà assoluta ed è uno strumento di politica sociale fondato sulla necessità di integrare un intervento di sostegno al reddito con un’adeguata politica dei servizi (lavoro, istruzione, salute, integrazione, etc.).
Con questo incontro l’Alleanza intende ribadire la richiesta al governo di assumere come centrale il tema della povertà assoluta, che riguarda sei milioni di nostri concittadini al di sotto della soglia di povertà, e di dedicare impegno e risorse su questo problema in vista della prossima legge di stabilità.
Il programma dell’iniziativa prevede l’introduzione di Francesco Marsico, responsabile Area Nazionale Caritas, e una tavola rotonda dal titolo “Lotta alla povertà e all’impoverimento: Reddito di Inclusione Sociale”, a cui parteciperanno i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Vera Lamonica, Maurizio Bernava e Silvana Roseto; Rita Visini della Confederazione delle Regioni e Province Autonome; Pietro Barbieri del Forum del Terzo Settore; il sindaco di Pisa e Presidente di Legautonomie Marco Filippeschi e Maurizio Ottolini di Confcooperative. Seguiranno l’intervento del Ministro Giuliano Poletti e le conclusioni di Gianni Bottalico, Presidente nazionale delle Acli.
In allegato la locandina dell’evento.
Per maggiori informazioni: www.redditoinclusione.it
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Lo Statuto dei lavoratori compie 45 anni: va rinnovato, non abolito
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 20, 2015
Oggi lo Statuto dei lavoratori compie 45anni. Una delle grandi leggi che hanno dato attuazione alla Costituzione. Noi pensiamo che vada rinnovato, non abolito. Anche perché 45 anni sono un tempo breve e ci ricorda che i diritti nel e del lavoro sono così giovani e vanno rafforzato ed estesi. In alcune aree del Paese, a Ravenna, Bologna, in Liguria, a Imola, oggi la Cgil sciopera proprio per protestare contro la sottrazione dei diritti e per chiedere attenzione ai temi del lav…oro. Intanto la Cgil sta lavorando a una proposta di legge popolare per un Nuovo Statuto che riconosca un nucleo di diritti fondamentali a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale o dalla forma di lavoro. Susanna Camusso lo spiega bene in un intervento pubblicato oggi su Fatto Quotidiano
http://www.ow6.rassegnestampa.it/…/201…/2015052030320587.pdf
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Lavoro: Cgil, dati Inps di aprile confermano urgenza riforma universale degli ammortizzatori sociali
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 19, 2015
Lavoro: Cgil, dati Inps di aprile confermano urgenza riforma universale degli ammortizzatori sociali
18/05/2015 da www.cgil.it
“In questi anni di crisi il sistema di ammortizzatori sociali ha tutelato oltre un milione di lavoratori e migliaia di aziende, che in assenza di questi strumenti avrebbero visto la perdita del posto di lavoro e il fallimento d’impresa. Se i dati del primo trimestre (si vedano i rapporti dell’Osservatorio Cig Cgil su cig marzo 2015 e Causali aziende cigs marzo 2015) dimostrano che il volume delle ore di Cig conferma l’assenza di attività produttiva, essendo in presenza di autorizzazioni a zero ore per potenziali 330 mila posizioni lavorative dalle prospettive sempre più incerte, i dati di aprile diffusi oggi dall’Inps segnano un nuovo rialzo (+ 3,6%) delle ore autorizzate, nonostante il crollo della deroga. Le riforme se fatte in stagioni di crescita hanno una loro efficacia, fatte nella crisi rischiano di determinare solo tagli ed esclusione”. Così Serena Sorrentino, segretario confederale della Cgil, a seguito della diffusione dei dati Inps.
“Siamo tuttavia ad un punto cruciale – prosegue Sorrentino – in ragione di alcune questioni aperte: la fine della deroga e la mancata sostituzione di uno strumento che copra i settori scoperti da Cig; il mancato rifinanziamento dei contratti di solidarietà difensivi; l’approssimarsi della scomparsa della mobilità ed il suo assorbimento nella Naspi”.
“Ad oggi – spiega – siamo ancora in attesa dei pagamenti per la deroga del 2014 in molte regioni, per le quali anche il recente decreto di sblocco dei fondi non sarà sufficiente a coprire il fabbisogno reale, producendo il fatto che molti lavoratori, seppur coperti da accordi di cassa in deroga, non si vedranno riconosciute le indennità. E questo giustifica il dato diffuso oggi di un – 77,3% delle autorizzazioni per la Cig in deroga”.
“Ancora incerto – aggiunge la dirigente sindacale – è il destino degli accordi del 2015 e, in assenza dei contratti di solidarietà, molte aziende si trovano senza nessuno strumento di riorganizzazione che consenta di uscire dalla crisi e agganciare una timida ripresa, che per ora non ha effetti significativi sull’occupazione e sui fatturati aziendali”. “Lo dimostrano i tavoli di crisi aperti presso i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, le decine di crisi aziendali che ogni giorno sono alla ribalta della cronaca e per le quali, in assenza di strumenti, non c’è altra risoluzione che la fine del lavoro”. Per Sorrentino “occorre considerare che la crisi continua a non pesare su tutti allo stesso modo, e certo non va meglio per chi è in cassa integrazione e continua a perdere salario: ogni lavoratore in Cig a zero ore nel 2015 ha già perso oltre 1.900 euro al netto delle tasse, e si è già determinata una riduzione nel monte salari di oltre 650 milioni di euro netti nelle tasche dei lavoratori coinvolti“.
Come ricorda la segretaria confederale, le richieste della Cgil al governo in vista dell’avvio della discussione del decreto sul riordino degli ammortizzatori sociali, contenuto come delega del Jobs Act, sono chiare e semplici:
- rifinanziare e generalizzare i contratti di solidarietà espansivi e difensivi;
- evitare la proliferazione dei fondi di solidarietà previsti dalla legge 92/2012 estendendo la cassa integrazione come forme di tutela in costanza di rapporto di lavoro a tutte le imprese (che dovranno contribuire al nuovo ammortizzatore in misura congrua per settore) e a tutti i lavoratori, garantendo una durata dei trattamenti misurata sulla durata dei piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale e dei relativi accordi sindacali;
- prevedere sempre che alle misure di politica passiva si accompagni una misura di politica attiva;
- nominare il comitato di gestione del fondo di solidarietà residuale per rendere accessibili le risorse accantonate in questi mesi da gran parte delle imprese, bloccate a causa dell’inadempienza di questo obbligo da parte del ministero del Lavoro, e garantire così la definizione e l’accesso alle prestazioni per chi ha versato in questi mesi al fondo;
- rifinanziare gli ammortizzatori in deroga fino all’entrata a regime del nuovo sistema, affinché nessun settore, dimensione di impresa e lavoratore rimanga scoperto da forme di sostegno in caso di sospensione dell’attività;
- correggere il decreto sulla Naspi estendendo a tutti, senza distinzioni, la tutela nei confronti della disoccupazione involontaria.
“Ci sembra che il governo vada nella direzione opposta” commenta Sorrentino, secondo cui “come al solito l’idea di estensione dell’esecutivo, come per le ‘tutele crescenti’ e la ‘Naspi’, è quella di ridurre le coperture dicendo di avere esteso i benefici, ma i lavoratori sono consapevoli che stanno perdendo diritti e tutele”. Per questo, prosegue, “la nostra reazione, oltre che con la contrattazione e la mobilitazione, sarà di una proposta radicalmente alternativa: quella di un Nuovo Statuto dei diritti per tutte le lavoratrici e i lavoratori”. “Sentiamo parlare di riduzione delle durate, di proliferazione di fondi, di meccanismi che penalizzano le imprese che più ricorrono alla cassa integrazione e i lavoratori coinvolti, ma il Ministro – chiede la dirigente sindacale – come pensa che si possano fare le ristrutturazioni aziendali per agganciare la crescita? Se la sua soluzione è quella dei licenziamenti a basso costo – conclude – la nostra è quella degli accordi a tutela dell’occupazione, e pare proprio che il sindacato per il momento sia messo meglio del governo”.
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