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Camusso, ecco il nostro Piano del lavoro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 27, 2012

Camusso, ecco il nostro Piano del lavoro

In un’intervista a Rassegna Sindacale, di cui rassegna.it anticipa oggi alcuni brani, il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, spiega l’iniziativa della confederazione. Un percorso a più voci per costruire un progetto per il paese

26/06/2012 da www.cgil.it

“Perché un nuovo piano del lavoro? Perché abbiamo perso milioni di posti di lavoro e la crisi è ancora lunga davanti a noi. Perché la politica economica che l’Europa sta imponendo agli Stati membri manterrà il continente in recessione e cancellerà altro lavoro. Perché stiamo condannando un’intera generazione di giovani a conoscere solo la faccia peggiore del lavoro: quello senza qualità, senza stabilità, che ignora le capacità individuali, le conoscenze, l’innovazione. Perché stiamo precarizzando e marginalizzando anche il lavoro degli adulti. Per un sindacato la crescita e lo sviluppo non possono voler dire aumento delle disuguaglianze di reddito e di tutele. Per noi la crescita si misura in posti di lavoro qualificati e stabili e diffusione del welfare sociale in tutto il paese”.

 

Susanna Camusso spiega in un’intervista che potrete leggere integralmente sul prossimo numero di Rassegna Sindacale, in distribuzione agli abbonati da giovedì, il perché e il come del nuovo Piano del lavoro a cui la CGIL ha deciso di lavorare e di cui è pronta una bozza (un documento agile, una ventina di cartelle divise in tre sezioni: analisi, strategie, ruolo dei soggetti sociali) che la Confederazione vuole far crescere con il confronto interno ed esterno; con le strutture della CGIL, con gli altri sindacati, le imprese, le forze politiche, le istituzioni, le Università, i centri di ricerca, le associazioni del volontariato. Uno sforzo progettuale che prova a far fare un salto di qualità a un dibattito spesso asfittico, incapace di pensare oltre l’attualità, con lo scopo di progettare un futuro diverso proprio per risolvere i problemi di oggi.

 

Rassegna Quali sono le linee guida principali del Piano?

 

Camusso Prima di tutto l’analisi: l’Italia ha bisogno di politiche di innovazione e qualificazione del proprio apparato produttivo e di servizio che hanno perso competitività per troppi anni. Poi la convinzione che impoverire ancora il lavoro mentre si rilancia lo sviluppo è oltre che iniquo un’idea suicida dell’economia con conseguenze socialmente devastanti. Su questo ci attenderemmo dagli imprenditori parole più chiare e meno ondivaghe di quelle che abbiamo ascoltato negli ultimi anni. C’è un problema di abbandono della ricerca, di scarsa innovazione, di poca qualità delle produzioni e dei servizi, persino di eccessivo “nanismo” delle nostre imprese che va affrontato in quanto tale, senza scorciatoie sul mercato del lavoro. La flessibilità del lavoro non fa diventare competitiva un’impresa che non fa ricerca e non investe. Peggiora solo il mercato. La vicenda della Fiat su questo punto è emblematica della peggior cultura della classe imprenditoriale del Paese. Non ha prodotti competitivi nei confronti delle auto tedesche e dice che è colpa degli operai italiani…

 

 Rassegna La CGIL parla di tre assi per lo sviluppo, imprese, occupazione, welfare (anche se ovviamente si intersecano). Ce n’è uno prioritario, uno da privilegiare se le risorse non fossero sufficienti per un disegno così ambizioso?

 

 Camusso Sono appunto piani connessi fra loro. Estendere un welfare di qualità (servizi per i bambini, gli anziani, le fasce più povere) oltre alle grandi reti nazionali (scuola, pensioni sanità), in maniera omogenea nel paese significa parlare di governo pubblico del sistema, di occupazione qualificata e stabile da creare, di imprese da coinvolgere. Non dobbiamo pensare a un solo esercizio finanziario ma a un programma da sviluppare in molti anni. Non possiamo immaginare che le risorse possano essere solo e interamente pubbliche. Tantomeno che le imprese coinvolte siano solo pubbliche. Al contrario, anche le imprese dei servizi pubblici devono probabilmente essere riorganizzate e riqualificate per dirigere questo grande progetto d’innovazione del paese.

 

 Rassegna Il capitolo “risorse” è molto dettagliato e ambizioso. Forse anche troppo… Se questo piano fosse il programma elettorale di un partito, chi lo voterebbe?

 

 Camusso Non so se sia troppo ambizioso. Le risorse individuate da noi sono simili per quantità a quelle dichiarate spendibili dal Ministro Passera. Ma con tre differenze rilevanti. La prima è sul dove si recuperano: noi pensiamo a una riforma fiscale che alleggerisca il contributo del lavoro e appesantisca come è giusto il contributo fiscale delle rendite e delle grandi proprietà. La seconda riguarda il come: noi chiediamo che le risorse vengano affiancate a progetti di innovazione e non distribuite più o meno a pioggia secondo una vecchia logica più elettorale che economica. La terza riguarda il dove si investe. Noi pensiamo che sia indispensabile coinvolgere e responsabilizzare nella progettazione e nella spesa i governi regionali e territoriali a partire al Mezzogiorno e dalle aree dei terremoti. Il nostro è un Piano che interviene creando domanda, non più solo aiutando le imprese in difficoltà. Per il resto, non siamo una forza politica e non cerchiamo consenso elettorale ma interrogheremo le forze politiche nei prossimi mesi su queste idee e chiederemo loro impegni seri in vista delle prossime elezioni. Non le lasceremo fuggire per la tangente di programmi elettorali fumosi e ideologici. Tantomeno di una guerra generazionale tra gruppi dirigenti.

 

Rassegna La CGIL punta molto sul “pubblico” in un mondo nel quale troppo spesso questa sembra essere quasi una parolaccia. Non è troppo “illuminista” proporre una rivoluzione quasi copernicana?

 

Camusso Mi sembra più semplicemente il recupero della visione keynesiana della politica economica che stava alla base anche del Piano del lavoro di Di Vittorio. Dopo anni di ubriacatura liberista e finanziarizzazione selvaggia dell’economia. Anche in questi ultimi mesi si è visto il fallimento di quelle politiche che affidano alla spontaneità del mercato la capacità della ripresa e della crescita qualificata. Non è così e forse non lo è mai stato. La novità, rispetto alla teoria keynesiana classica, è che noi non pensiamo a investimenti pubblici ovunque e comunque ma solo in progetti di innovazione e qualità, allo scopo di aumentare la competitività del sistema paese e migliorare le condizioni sociali. Una sfida a innovarsi per il vecchio sistema, non un sostegno garantito a priori per tutte le imprese. La querelle tra pubblico e privato è fuorviante. La vera sfida sarà tra imprese che innovano e imprese che ripiegano, sia nel pubblico che nel privato. E non dimentichiamo che la Francia ha più imprese pubbliche di noi. Le loro sono efficienti e aiutano a realizzare le politiche del paese. L’idea di regalare Air France ai privati non sarebbe nemmeno pensabile…

Argomenti: CGIL |

I sindacati contro Tiemme

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 26, 2012

Le Organizzazioni Sindacali di Tiemme Spa intendono manifestare il proprio dissenso nei confronti del comportamento della Direzione Aziendale della Società, in quanto durante la trattativa in atto per l’armonizzazione delle normative esistenti nelle quattro realtà confluite in Tiemme Spa la stessa vincola date per il termine dei lavori, come se l’unica soluzione all’abbattimento dei costi nell’Impresa sia quella di rivedere gli accordi aziendali esistenti ed aggravare ulteriormente le già pesanti condizioni di lavoro.

A questo metodo non possiamo che rispondere con fermezza e contrarietà, vogliamo far conoscere all’esterno che in questa realtà lavorativa i Dirigenti e i Quadri si sono concessi ingenti compensi come premi di risultato legati ad obbiettivi di facile raggiungimento, non preoccupandosi assolutamente della situazione generale che sta attraversando tutto il settore.

Seppur disponibili ad effettuare questa trattativa naturalmente senza vincoli temporali nell’interesse di tutti i lavoratori, non possiamo sottacere a simili comportamenti e chiediamo che da persone responsabili quali si dichiarano si riducano i propri compensi del 30% almeno per i prossimi 3 anni.

Dato che siamo in un periodo di difficoltà generale, i sacrifici devono essere condivisi da tutti.

 Le Segreterie FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, FAISA CISAL, UGL Trasporti di Arezzo, Grosseto, Piombino e Siena

Siena, 26 giugno 2012

Argomenti: FILT |

ACCORDO RAGGIUNTO: LA PRAMAC E’ SALVA!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 25, 2012

ACCORDO RAGGIUNTO: LA PRAMAC E’ SALVA!

Giusto un mese, questo il lasso di tempo trascorso tra quel 23 di maggio, giorno in cui il vertice di Pramac, presentandosi al cospetto di tutti i lavoratori, dichiarò la messa in liquidazione dell’azienda, e il profondo, liberatorio sospiro di sollievo che i lavoratori hanno tirato nella tarda giornata di venerdì scorso, dopo aver appreso che la lunghissima trattativa sindacale no-stop, iniziata già nelle prime ore del mattino, si era risolta con una prima intesa propedeutica al proseguimento dell’attività lavorativa dello stabilimento di Casole d’Elsa.
“Accordo – spiega Marco Goracci, Segretario Generale della FIOM CGIL di Siena – con il quale è stato sventato il rischio che i molti avvoltoi che nel frattempo si erano appostati in attesa di spolpare il meglio della moribonda azienda lasciassero dietro di sè l’ennesima vuota carcassa rappresentata da una realtà senza ulteriori prospettive”.
A seguito di quanto pattuito, l’attività di Pramac sarà affidata tramite affitto di azienda a “PR Industrial Srl”, Società di nuova costituzione, dove, oltre alla famiglia Campinoti che deterrà una quota di minoranza, il 75% sarà rappresentato da un’azienda facente capo ad un noto gruppo tedesco: la “Prettl”, affermato soggetto industriale, che, oltre a produrre componentistica per il settore dell’automotive, opera già in ambiti affini a quelli di Pramac.
Tutti i 226 lavoratori passeranno alle dipendenze della nuova Società mantenendo le stesse condizioni contrattuali collettive precedenti, fatto salvo per una quota parte del salario accessorio che per 24 mesi sarà congelata, per poi, al termine del periodo previsto, essere ripristinata completamente e maggiorata di una percentuale già definita, così da far recuperare nel tempo quanto “prestato” dai lavoratori nei primi due anni.
“Soluzione, quella individuata, – continua Goracci – ben diversa dalle pesanti condizioni che il nuovo soggetto inizialmente intendeva dettare, verso le quali la delegazione sindacale, con la FIOM in testa, ha posto un deciso, inappellabile e argomentato rifiuto, fino a condurre l’azienda ad una posizione di maggior ragionevolezza”.
Pur sapendo che la difficile situazione in cui versa l’azienda potrà trovare risposta solo a seguito di una ripresa a pieno regime della produzione, oggi i lavoratori, con una percentuale elevatissima pari al 89%, hanno accolto con favore l’intesa, dimostrando così tutto il loro apprezzamento verso l’operato della delegazione sindacale.

Siena, 25 giugno 2012

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

DDL mercato del lavoro: martedì 26 sciopero e mercoledì 27 presidio a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 22, 2012

LA CGIL DI SIENA CONTRO IL DDL SUL MERCATO DEL LAVORO: UN PROVVEDIMENTO INIQUO E INADEGUATO, CHE NON MIGLIORA LA QUALITÀ DEL LAVORO NEL NOSTRO PAESE
E NON AUMENTERÀ L’OCCUPAZIONE SOPRATTUTTO PER I GIOVANI

SCIOPERO DI 2 ORE settori privati
MARTEDI’ 26 GIUGNO 2012

LE ULTIME 2 ORE DELLA GIORNATA LAVORATIVA
– PER I TURNISTI LE ULTIME 2 ORE DEL TURNO –

Anche alla Camera dei deputati il Governo imporrà il voto di fiducia sulla legge di “riforma” del mercato del lavoro e il parlamento la voterà, nonostante il sindacato, la CGIL in primo luogo, e molte altre parti sociali abbiano definito questa legge sbagliata e controproducente.

Infatti: NON combatte la precarietà, specie dei giovani, perché mantiene tutte le tipologie precarie nate dalla politica liberista dei governi Berlusconi – NON universalizza le tutele in caso di perdita del lavoro, anzi riduce drammaticamente la durata dei sussidi (chi andava in mobilità aveva fino a 48 mesi di sostegno, con la nuova legge ne avrà solo 18) e non li estende a chi oggi ne è escluso.
Con questa legge la crisi prosegue e minaccia di provocare ulteriori drammi, specie per i giovani, le donne, i lavoratori anziani e il Mezzogiorno.

COSI’ COME PER LE PENSIONI AVEVAMO DENUNCIATO DA SUBITO L’INIQUITÀ DI QUELLE NORME E IL RISCHIO DI RICADUTE PESANTI E IL GOVERNO, A PARTIRE DAGLI ESODATI, HA DOVUTO FARE MARCIA INDIETRO, ALLO STESSO MODO SUL MERCATO DEL LAVORO DENUNCIAMO LA PERICOLOSITÀ DI QUESTE NORME CHE RISCHIANO DI GENERARE INCERTEZZE SUI DIRITTI E CONTENZIOSI INFINITI.
ANCHE SU QUESTO PUNTO SI DOVRÀ RIAPRIRE LA DISCUSSIONE CON LE PARTI SOCIALI.

L’ITALIA NON PUÒ SUBIRE RICATTI STRUMENTALI IN NOME DELL’EUROPA!

LA CGIL CONTINUERÀ LA SUA LOTTA CON QUESTO GOVERNO E CON QUELLI CHE VERRANNO:

· PER UN SERIO CONTRASTO ALLA PRECARIETÀ DEL LAVORO
· PER UN REGIME UNIVERSALE DI AMMORTIZZATORI SOCIALI
· PER POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO EFFICACI E FINALIZZATE AD UN’OCCUPAZIONE STABILE E TUTELATA
· PER UN DIRITTO DEL LAVORO CHE RENDA PIÙ CERTA ED ESIGIBILE LA TUTELA CONTRO I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI
· PER UN VERO PIANO DI CRESCITA DEL PAESE CHE PROMUOVA LA BUONA OCCUPAZIONE

27 giugno 2012 ore 14.30 – PRESIDIO a ROMA
davanti a MONTECITORIO contro il DDL sul MERCATO del LAVORO

Pullman con partenza dalla provincia di Siena (tel. 0577-2541):
POGGIBONSI – Loc. Salceto (Bar Cavallino) ore 8,30
SIENA – Fontebecci ore 9,05
BETTOLLE – casello autostradale ore 10,00
MONTEPULCIANO – autogrill Pavesi ore 10,15

Argomenti: CGIL, presidio, scioperi |

Stato di agitazione dei lavoratori dell’ASL 7 di Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 22, 2012

La RSU ASL7 e le OO.SS. del Comparto proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale ASL7.

Dopo l’ennesimo rinvio con cui la Direzione ASL7 ha di fatto vanificato un anno e mezzo di trattative e risultati raggiunti con il precedente Direttore Generale, è stato unitariamente proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto ASL7.

Le OO.SS. e la RSU prendono amaramente atto che la rottura delle trattative è l’esito inevitabile di un atteggiamento sistematico con cui la nuova Direzione Aziendale ASL7 ha evitato il confronto su argomenti fondamentali la cui indiscussa rilevanza e ripercussione tanto professionale quanto economica per gli operatori, determina inevitabilmente una ricaduta sulla qualità dei servizi erogati.

L’atteggiamento di continua latitanza imputabile esclusivamente a questa Direzione ASL7 ha riguardato in particolare:
– l’accordo raggiunto con la precedente Direzione Aziendale relativo alla mobilità interna del personale che avrebbe dato maggiori garanzie di chiarezza, coerenza e trasparenza alla gestione dei cambiamenti organizzativi in atto
– il mancato pagamento di prestazioni lavorative già effettuate, relative agli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 di cui una parte rilevante è già stata incassata dall’Azienda
– il mancato rispetto delle forme di partecipazione sindacale sulle riorganizzazioni dei servizi ospedalieri e territoriali

L’assenza sostanziale di questa Direzione Aziendale oltre a mettere a repentaglio un sistema di relazioni sindacali progressivamente consolidato nell’ultimo decennio, rischia di vanificare l’attività che con impegno, senso di responsabilità e professionalità è stata portata avanti in questi anni e che ha permesso alla nostra ASL7 di garantire servizi di qualità nonché alcune invidiabili eccellenze.

CGIL FP – CISL FP – UIL FPL – FIALS – NURSIND

Siena, 22 giugno 2012

 

Argomenti: FP, sanità |

Lavoro: CGIL, 26 e 27 scioperi e manifestazioni

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 21, 2012

Lavoro: CGIL, 26 e 27 scioperi e manifestazioni
Nel giorno del voto di fiducia in Parlamento sul ddl mercato del lavoro presidio a Montecitorio. La CGIL ribadisce la sua contrarietà al provvedimento definito “iniquo” e “inadeguato” che “non migliora la qualità del lavoro nel nostro Paese e non incentiva l’occupazione soprattutto per i giovani” – Volantino
» Lavoro: Camusso, fiducia scelta miope, la CGIL prosegue la mobilitazione
» Spending Rewiew: Camusso a Monti, urgente il confronto con i lavoratori pubbliciSindacati chiedono incontro a Monti
21/06/2012 da www.cgil.it

Il ddl lavoro è un “guazzabuglio iniquo e inadeguato che non migliora la qualità del lavoro nel nostro Paese e non aumenterà l’occupazione”, e che la CGIL contrasterà promuovendo per il 26 e il 27 giugno scioperi e manifestazioni in tutta Italia, compreso un presidio in programma mercoledì 27 giugno nei pressi di Montecitorio nel giorno del probabile via libera definitivo.

Secondo il sindacato di Corso d’Italia, infatti, “anche alla Camera dei deputati il governo ha imposto il voto di fiducia sulla legge di ‘riforma’ del mercato del lavoro e il Parlamento la voterà nonostante il sindacato, la CGIL in primo luogo e molte altre parti sociali, abbiano definito questa legge sbagliata e controproducente”. Per l’organizzazione guidata da Susanna Camusso, infatti, il provvedimento “non combatte la precarietà, specie dei giovani, perché mantiene tutte le tipologie precarie nate dalla politica liberista dei Governi Berlusconi, e non universalizza le tutele in caso di perdita del lavoro, anzi riduce drammaticamente la durata dei sussidi e non li estende a chi oggi ne è escluso”.

Con questa legge, secondo la CGIL, si rischia “una recrudescenza della crisi” e per questo mette in guardia il governo, aggiungendo che “continuerà la sua lotta con questo governo e con quelli che verranno”. Tra le rivendicazioni del sindacato: “Un serio contrasto alla precarietà del lavoro, un regime universale di ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro efficaci e finalizzate ad un’occupazione stabile e tutelata, un diritto del lavoro che renda più certa ed esigibile la tutela contro i licenziamenti illegittimi, un vero piano di crescita del paese che promuova la buona occupazione”. Per queste ragioni martedì 26 e mercoledì 27 giugno ci saranno iniziative di sciopero e manifestazioni nei territori durante i voti di fiducia e, sempre il 27, un presidio a Montecitorio per chiedere di cambiare il ddl sul mercato del lavoro.

Argomenti: CGIL |

FLAI CGIL: preoccupazione per i lavoratori del Gruppo Italiano Vini

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 21, 2012

La Federazione dei lavoratori dell’agro industria FLAI CGIL di Siena e le Rappresentanze Sindacali Aziendali della Cooperativa Agricola G.I.V. e dell’azienda Cantine Melini di Poggibonsi denunciano con forza che il Gruppo Italiano Vini non intende rispettare gli accordi condivisi e sottoscritti in merito al contratto integrativo di lavoro.

“Esprimiamo una dura condanna – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – nei confronti dell’atteggiamento arrogante e pretestuoso adottato dal Gruppo, che accampa giustificazioni dimostrando un’inadeguatezza al confronto che del resto ha contraddistinto da sempre le relazioni con la Direzione aziendale. In questo caso si tratta di un’iniziativa da parte del G.I.V. atta a disconoscere gli accordi sottoscritti dal 2008 ad oggi, per cui le parti si erano impegnate reciprocamente al riconoscimento di un unico integrativo diviso in due parti, una agricola ed una industriale; tutto ciò era stato ampiamente condiviso”.

“Altrettanto pretestuoso – continua la FLAI CGIL – è l’atteggiamento tenuto dalla Direzione, che per mesi, dopo la presentazione della piattaforma nazionale sulla base della quale si doveva svolgere il confronto, si è negata ed invece di convocare il tavolo ha comunicato improvvisamente che a breve saranno disponibili i dati di un’approfondita analisi di tutti i siti produttivi da cui, secondo il Gruppo, si renderà necessario operare una significativa riduzione dei costi del personale”.

“E’ un’iniziativa unilaterale che certamente non favorisce i rapporti – sottolinea Domenico Cordaro, sindacalista della FLAI Valdelsa – perché noi siamo aperti e pronti ad ogni confronto su qualsiasi questione. Ci auguriamo che la Direzione del G.I.V. possa rivedere la propria posizione e che il tutto possa essere ricondotto ad un confronto aperto sereno e civile”.

“Ricordiamo – conclude la FLAI – che tra i 479 lavoratori del Gruppo Italiano Vini, le persone impiegate a Poggibonsi sono 70: 34 nella Cooperativa Agricola G.I.V. e 36 nell’azienda Cantine Melini”.

Poggibonsi, 21 giugno 2012

Argomenti: aziende, FLAI, valdelsa |

I Sindacati sul bilancio di previsione del Comune di Poggibonsi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2012

Dopo una serie di incontri, si sono riuniti nei giorni scorsi il Sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri e le Organizzazioni Sindacali confederali CGIL, CISL e UIL con i sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL per un confronto sul bilancio di previsione 2012.

Le ultime manovre finanziarie hanno penalizzato Enti locali e cittadini. I Comuni si vedono costretti ad introdurre nuove tasse, anche di emanazione nazionale, per garantire il gettito necessario al proseguimento dell’attività dell’Ente; i cittadini, perché già in una situazione resa difficile dalla grave crisi, si trovano di fronte ad ulteriori tasse e tributi, in un contesto di grave difficoltà economica e di grandi incertezze normative, come risultato di ben 5 manovre correttive imposte dai governi nazionali.

“Anche se il Comune di Poggibonsi e i Sindacati condividono obiettivi da perseguire prioritariamente all’interno del bilancio – precisano le Organizzazioni Sindacali -, quali la garanzia del mantenimento di tutti i servizi esistenti, sociali, educativi etc. e la massima copertura del contributo affitti, altro grave dramma della cittadina valdelsana, il bilancio preventivo 2012 approvato nel maggio scorso dall’Amministrazione comunale produce effetti sulla comunità locale che non possiamo condividere. Abbiamo infatti presentato una proposta di rimodulazione dell’addizionale Irpef e IMU”.

L’Amministrazione comunale, condividendo le preoccupazioni dei Sindacati e le loro proposte, si è resa disponibile a riaprire il confronto nel mese di settembre, qualora sia possibile procedere a variazioni positive. Le parti quindi si incontreranno entro la prima settimana del mese di settembre 2012, nell’auspicio di un allentamento del Patto di Stabilità e di novità rispetto al Decreto sulla crescita per come anticipato da autorevoli esponenti del Governo Monti.

Poggibonsi, 20 giugno 2012

Argomenti: CGIL, Comuni, SPI, valdelsa |

Presentazione del volume “La contrattazione decentrata” – le foto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2012

le foto della presentazione che si è svolta ieri, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Siena, del volume dell’Archivio del movimento operaio e contadino in provincia di Siena : https://www.flickr.com/photos/cgil-siena/sets/72157647605841500/

Argomenti: archivio storico, CGIL, contrattazione, foto |

CGIL, proseguire con iniziative unitarie su lavoro, fisco, esodati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2012

CGIL, proseguire con iniziative unitarie su lavoro, fisco, esodati
Prossime mobilitazioni proclamate unitariamente da CGIL, CISL e UIL, il 20 giugno per le pensioni e il 2 luglio a Napoli per il Mezzogiorno, oltre alle varie iniziative e sciopero di carattere territoriale » Documento del Comitato Direttivo Nazionale
» Manifestazione unitaria 16 giugnoFOTO del corteo – AUDIO
19/06/2012 da www.cgil.it

Il Direttivo della CGIL riunito a Roma il 18 giugno ha dato mandato alla Segreteria confederale di verificare con CISL e UIL il percorso unitario da sviluppare dopo la manifestazione di Roma di sabato 16 giugno. Il testo finale è stato votato da tutti i componenti del Direttivo, fatta eccezione per la minoranza ‘La CGIL che vogliamo’ che non ha partecipato al voto.

Sulla manifestazione del 16 i giudizi sono molto positivi. Si è trattato, per la CGIL, di un “passo importante verso la ricostruzione di una unità d’azione tra i sindacati confederali, che oggi viene molto richiesta dai lavoratori in tutti i settori. Ci sono già alcune importanti occasioni per proseguire con le iniziative unitarie, a partire dalle manifestazioni dei pensionati e contro la riforma delle pensioni di domani, 20 giugno. Altra occasione importante sarà quella del 2 luglio a Napoli per la manifestazione unitaria a favore dello sviluppo del Sud. Ci sono poi ancora in ballo varie mobilitazioni e scioperi di carattere territoriale”.

I temi sui quali la CGIL verificherà la disponibilità di CISL e UIL a proseguire l’iniziativa unitaria che ha portato alla manifestazione del 16 sono tanti: dagli esodati, ai tantissimi casi di ristrutturazione e crisi industriale, dalla risposta da dare al Ddl lavoro soprattutto in vista della richiesta di voto di fiducia, alla spendig review che si prospetta come l’ennesimo attacco ai lavoratori pubblici.

Altro capitolo molto importante quello della riforma della rappresentanza. La CGIL auspica che si possa arrivare a uno sviluppo concreto dell’accordo del 28 giugno del 2011, anche e soprattutto in vista dell’avvio della stagione del rinnovo dei contratti di categoria.

Argomenti: CGIL |

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