cgil siena

12 marzo: sciopero generale su fisco

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 25, 2010

da www.cgil.it
Epifani, è da tempo che chiediamo una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati. Nel 2009 incremento del prelievo fiscale intorno all´1 per cento
25/01/2010

Guglielmo Epifani, perché la CGIL proclama uno sciopero generale sul fisco quando il governo si è detto pronto a confrontarsi con tutti sulla riforma?
“È da tempo che chiediamo una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati. Lo scorso anno dicemmo che sarebbe aumentato il prelievo sulle buste paga e tutti i dati l´hanno confermato, basti pensare a cosa è accaduto sulle ultime tredicesime. Nel corso del 2009 di fronte a un aumento dell´1,7 per cento delle retribuzioni di fatto, al netto della cassa integrazione e della disoccupazione, c´è stato un incremento del prelievo fiscale intorno all´1 per cento. Questo vuol dire che non facendo nulla, come ha scelto il governo, le tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati continuano a salire. Se si aspetta ancora un po´ si restituirà ai lavoratori quello che stanno pagando in più: una vera presa in giro”.

Eppure questo appare uno sciopero preventivo. Una mossa politica per offrire una piazza all´opposizione di sinistra?
“Non è così. La nostra è una decisione strettamente sindacale, il che vuol dire che siamo pronti a revocare lo sciopero se il governo dovesse venire incontro alle nostre richieste. Le ricordo che una ventina di giorni fa abbiamo inviato una lettera al governo con le nostre proposte. Bene: non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Sul fisco intendiamo aprire una vera e propria vertenza. Bisogna fare un negoziato, non una tavola rotonda. E non è un caso che finora ci siano state tante promesse e altrettanti rinvii. Ma pensare di non fare nulla per tre anni, da qui alla fine della legislatura, significa programmare l´aumento del prelievo fiscale sui redditi fissi di circa un punto all´anno. Voglio anche aggiungere che già contro il governo Prodi proclamammo uno sciopero sul fisco che poi non si fece perché cadde quel governo”.

Quello, tuttavia, era uno sciopero insieme alla CISL e alla UIL. Questa volta avete provato a farlo insieme?
“Con la CISL e la UIL avevamo definito una posizione comune. Poi sono sparite, si sono tirate indietro. E per la prima volta hanno promosso un´iniziativa congiunta sul fisco con il governo e senza la CGIL”.

Tremonti ha spiegato che una riduzione delle tasse in questa fase equivarrebbe a una “macelleria sociale” perché bisognerebbe tagliare la spesa. Lei preferirebbe meno welfare per ottenere meno tasse?
“Non è così. Il ministro è molto bravo a mettere in campo contraddizioni che, però, in questo caso non ci sono. Ripeto: se non si fa nulla i lavoratori finiscono per pagare più tasse perché così agisce il drenaggio fiscale. In secondo luogo, nelle nostre proposte sono previste le compensazioni alla riduzione delle tasse. Pensiamo che si debba operare uno spostamento dell´imposizione dal lavoro a altre forme di reddito perché bisogna smetterla con l´attuale sistema in cui c´è chi paga sempre per tutti e chi non paga mai”.

Quali sono gli altri redditi che andrebbero tassati di più?
“Intanto i grandi patrimoni. Poi si deve unificare al 20 per cento l´aliquota sulle rendite finanziarie, dai depositi bancari ai Bot, e introdurre una cedolare secca del 20 per cento sugli affitti anche per favorire l´emersione dal nero”.

Cosa pensa dell´idea di Tremonti di trasferire l´imposizione “dalle persone alle cose”?
“Non abbiamo obiezioni, ma non si può ridurre tutto all´imposizione indiretta. Vanno selezionati i beni sui quali aumentare l´aliquota per evitare che si riaccenda l´inflazione o si colpiscano i consumi popolari”.

Come spiega che la battaglia per la riduzione delle tasse sia diventata della sinistra e il centrodestra stia realizzando una politica economica sostanzialmente in linea con quella di Padoa-Schioppa?
“La situazione generale è ben più difficile di quella che aveva davanti il precedente governo di centrodestra. Lo stesso ministro Tremonti ha avuto modo di riflettere sui limiti di quell´esperienza. Per il resto il governo sta affrontato la crisi con questo segno sociale: far pagare a determinate categorie. E cioè al lavoro dipendente, precari compresi, per il quale non ha fatto praticamente nulla, e ai pensionati, per i quali l´anno scorso introdusse la discutibile “social card” e quest´anno neanche quella. Ma questi sono un pezzo del ceto produttivo e non per nulla la Confindustria, prima di Montezemolo ora di Marcegaglia, è d´accordo nel chiedere una riduzione del prelievo sulle buste paga. Il governo, però, sembra non accorgersi che questa è un´urgenza sociale”.

Argomenti: CGIL |

Epifani: fisco, pronti a sciopero generale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2010

da www.corriere.it

Controprogetto di riforma della CGIL: «Tassare le transazioni finanziarie»

“alla fine di questa legislatura per un un lavoratore medio ci saranno tre punti di tasse in più”

MILANO – Trasferire il peso del fisco dal lavoro dipendente alle altre forme di reddito e tassare le transazioni finanziarie. Sono alcuni dei tasselli della piattaforma sul tema della riforma fiscale presentata dalla Cgil al governo. Un documento che il sindacato si prepara a sostenere con forza fino ad arrivare, spiega da Reggio Emilia il segretario nazionale Guglielmo Epifani, allo sciopero generale. Dice il leader della Cgil: «Abbiamo presentato e inviato al governo una nostra proposta dettagliata di riforma fiscale, dove per riforma si intende una cosa semplice, trasferire il peso del fisco dal lavoro dipendente e dai pensionati alle altre forme di reddito, di rendita e di patrimonio».

TRE PUNTI DI TASSE IN PIÙ – Meccanismi che per Epifani dovrebbero scattare subito perché, dice, «l’unica cosa che non si può fare è perder tempo, perché anno dopo anno il drenaggio fiscale asciuga sempre più le retribuzioni dei lavoratori: se per tre anni il governo non fa nulla, quando arriveremo alla fine di questa legislatura per un lavoratore medio ci saranno tre punti di tasse in più e altri invece pagheranno meno. Questo è il punto che non si può reggere e su cui faremo un’iniziativa molto forte». A chi gli chiede se è contemplato lo sciopero generale Epifani risponde: «Sì, certo».

Redazione online

22 gennaio 2010

Argomenti: CGIL |

Processo breve: Epifani, duro colpo contro l’efficienza della giustizia in Italia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2010

da www.cgil.it
Grande preoccupazione anche per il rischio cancellazione per gran parte dei processi sulla sicurezza sul lavoro
21/01/2010

L’approvazione in Senato del disegno di legge sul processo breve desta “grande preoccupazione anche per il rischio che comporta di cancellare gran parte dei processi sulla sicurezza  sul lavoro”. A lanciare l’allarme è il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani. 

 

“Il provvedimento rischia di costituire un duro colpo contro l’efficienza della giustizia in Italia – dice Epifani – con la cancellazione, di fatto, di un alto numero di processi fra i quali quelli a carico dei datori di lavoro che, per aver evaso le norme sulla protezione della salute e della vita dei lavoratori, sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo. In casi come questo le norme approvate sono addirittura peggiorative del testo precedente che, almeno, escludeva tutti i processi in corso per reati concernenti l’ambiente di lavoro”. Fra i processi a rischio estinzione ci sono quelli contro le ecomafie e contro  imprenditori senza scrupoli che hanno commesso reati  a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini e, fra l’altro,  processi che hanno sollevato grande allarme sociale ed economico con grande risonanza internazionale, come quello  per la vicenda della Cirio.

 

“Invece di intervenire con importanti risorse finanziarie per fornire nuovi organici e mezzi tecnici e garantire così il diritto di tutti i cittadini ad una giustizia giusta ed efficiente, il governo e la sua maggioranza, nei fatti,  varano un’amnistia perpetua e mascherata che cancella un numero molto grande di processi  e cancella  il diritto delle vittime dei reati a vedersi riconosciuto comunque, in una sentenza di un giudice, il danno subito. Poiché l’imputato e la  vittima non sono uguali davanti alla legge, diventa legittimo il sospetto sulla costituzionalità di un simile provvedimento di legge”.

 

Infine, conclude Epifani, “questo disegno di legge comporta la cancellazione di processi per reati economici anche se collegati ad attività della criminalità organizzata o a corruzione di pubblici amministratori e annulla  di fatto, nelle attuali condizioni della giustizia, il controllo della legalità e la possibilità di colpire i cosiddetti colletti bianchi”.

Argomenti: CGIL |

SCAC Rapolano Terme: ancora sciopero

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2010

Lo stato di agitazione indetto nei giorni scorsi dai lavoratori dello stabilimento di Rapolano Terme della SCAC s.p.a. è culminato con lo sciopero di oggi, contestualmente all’incontro del Sindacato con la Proprietà che si è svolto a Milano.
Il ritardo nel pagamento degli stipendi è dovuto – secondo la Proprietà – a forti ritardi nella riscossione dei crediti da parte delle aziende a cui forniscono travi.
La situazione degli appalti pubblici, mercato in cui la SCAC opera, la conosciamo bene: gli enti pubblici che non pagano, i vincoli del patto di stabilità, le imprese edili che spesso se ne approfittano e le difficoltà nell’accesso al credito…
Nonostante tutto, il mancato pagamento delle retribuzioni, alcune promesse non mantenute e l’incertezza del domani in una situazione come questa pesano – e molto: affitti e mutui non pagati, difficoltà a far fronte alle spese quotidiane, pur continuando ininterrottamente giorno dopo giorno a lavorare producendo e vedendo uscire dallo stabilimento il frutto del proprio lavoro…
Da qui l’indizione dello sciopero e la richiesta di incontro alla Società e alla Proprietà del Gruppo.
Dall’incontro di oggi abbiamo appreso la volontà aziendale di risolvere il problema salariale entro fine febbraio, mese in cui dovrebbe andare in porto un riassetto societario con la partecipazione di altre aziende del settore.
I lavoratori, nell’assemblea indetta per domani mattina, saranno messi al corrente dei contenuti e dei risvolti dell’incontro di oggi e decideranno sul da farsi.
Intanto lo sciopero proseguirà anche nella giornata di domani.

FILLEA CGIL Siena
RSU SCAC stabilimento di Rapolano Terme

Siena, 21 gennaio 2010

Argomenti: FILLEA, scioperi |

Corso FP CGIL per concorso Istruttore Amm.vo contabile Amm.ne prov.le

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2010

La FP CGIL di Siena organizza per i propri iscritti un corso di preparazione al concorso di Istruttore Amministrativo contabile cat. C1 bandito dall’Amministrazione provinciale di Siena.

Il corso si svolgerà presso il Circolo ARCI di Fontebecci nel periodo che va dal 15 febbraio 2010 al 15 marzo 2010.

Gli interessati possono prenotarsi entro il 10 febbraio 2010 lasciando un recapito telefonico e/o telematico presso questi riferimenti:

· centralino della Camera del Lavoro di Siena: tel. 0577-2541

· Segretario Generale della FP CGIL di Siena, Simone Pizzichi: spizzichi@siena.tosc.cgil.it

· responsabile del corso, dott.ssa Filomena Petrera: cell. 335-7417057

Successivamente saranno comunicati il calendario e gli orari delle lezioni.

Argomenti: FP, Provincia |

Crisi: Epifani, avremo ancora due anni molto pesanti, per sconfiggere la crisi bisogna incidere sull’economia reale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2010

da www.cgil.it
Il Segretario Generale interviene sui temi dell’occupazione, degli ammortizzatori sociali e sul varo dello Statuto dei Lavori
21/01/2010

Il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani fa il punto sulla crisi che ha investito il nostro paese e sottolinea che “la crisi si è arrestata, non continuiamo a scendere e da qualche parte si risale, ma così come il 2009 è stata la crisi delle imprese e del lavoro, il 2010 sarà prevalentemente la crisi del lavoro e dell’occupazione”.

Diversi i temi affrontati dal leader sindacale in un’intervista a Labitalia. Nel discutere dell’occupazione Epifani ha affermato che “avremo ancora due anni molto pesanti. Per sconfiggere la crisi bisogna incidere sull’economia reale, cioè sostenere le aziende, le imprese e, attraverso questo, l’occupazione”.

A proposito delle intenzioni del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, di procedere alla riforma del sistema di protezione e al varo dello Statuto dei Lavori, che dovrebbe sostituire quello ‘dei Lavoratori’, Epifani afferma che “la riforma degli ammortizzatori sociali con la crisi e i problemi di occupazione che noi abbiamo è assolutamente urgente” e prosegue, riferendosi alla proposta che il Governo presenterà, “c’e’ già un punto su cui non siamo d’accordo e cioè che gli ammortizzatori sociali debbano avere due pilastri universali: la disoccupazione per chi perde il lavoro e la Cassa integrazione per chi ha una perdita temporanea di lavoro”.

Circa la questione dello ‘Statuto dei Lavori’, il Segretario Generale ricorda che “siamo pronti al confronto. E’ evidente che per noi si tratta di estendere i diritti e non di ridurli”. Infatti quest’anno la CGIL ha dedicato la tessera 2010 proprio allo Statuto dei Lavoratori del 1970, “lo abbiamo fatto – spiega il leader della CGIL – perchè questa legge fondamentale per far tornare la democrazia in fabbrica e per i diritti nel mondo del lavoro fu approvata all’inizio dell’estate di 40 anni fa e, appunto in occasione di questa ricorrenza, per il significato che ha avuto per tutto il mondo del lavoro italiano e per la democrazia italiana la nascita di questa cultura dei diritti, della legalità e della democrazia abbiamo inteso far sì che la nostra tessera avesse il ricordo di questa legge con tutto quello che questo comporta”.

Argomenti: CGIL |

Offerta formativa CE.FO.ART.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2010

Corsi di formazione CE.FO.ART. (Centro di Formazione per l’Artigianato),

agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana:

corso per assemblaggio, riparazione e manutenzione hardware dei PC e delle reti:

assemblatore-pc.pdf

corso per la conduzione di macchine a controllo numerico (livello base):

controllo-numerico-di-base.pdf

corso di impiantistica idraulica (percorso di base per termoidraulico):

corso-di-impiantistica-idraulica.pdf

Iscrizioni e informazioni:

tel. 0577/530142 – fax 0577/530065 – via delle Arti, 6 – SIENA

formazione@cefoart.it – www.cefoart.it

Argomenti: CE.FO.ART, formazione |

SCAC Rapolano Terme: domani sciopero di 8 ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 20, 2010

Domani i lavoratori dello stabilimento di Rapolano Terme (loc. Sentino) del Gruppo SCAC, già in stato di agitazione per il mancato pagamento di 2 mensilità + tredicesima, effettueranno uno sciopero di 8 ore a causa del mancato rispetto degli impegni presi da parte aziendale. Domani a Milano l’incontro del Sindacato con la Proprietà.

Argomenti: FILLEA, scioperi |

Polo pubblico dell’energia: anche i lavoratori dicono sì

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 19, 2010

OLTRE IL 90% DEI CONSENSI DEGLI ADDETTI DI COINGAS (Prato), CONSIAG (Arezzo) E INTESA (Siena)

I 586 lavoratori dei gruppi Consiag di Prato, Coingas di Arezzo e Intesa di Siena (circa 190) coinvolti nella possibile operazione Estra sono già pronti a chiudere l’operazione di aggregazione già iniziata nel 2007 con  la società di vendita, che da’ vita al grande polo pubblico di distribuzione del metano in Toscana.

Le assemblee dei lavoratori hanno approvato l’intesa raggiunta dai sindacati di categoria regionali e dalle rispettive R.S.U. aziendali. L’accordo prevede non ci saranno esuberi di personale, né trasferimenti di sede se non con le puntuali modalità e condizioni pattuite, l’allargamento delle tutele per i lavoratori delle aziende sotto i 15 dipendenti del gruppo e continuità della contrattazione dei premi di produttività. I sindacati di categoria invitano quindi le aziende a riprendere, come prevede il protocollo d’intesa, le trattative sull’organizzazione del lavoro e sulle relazioni sindacali.

“I lavoratori – ricorda la FILCTEM CGIL di Siena – hanno sottolineato la necessità che il nuovo soggetto mantenga il suo attuale assetto proprietario pubblico e che sviluppi ulteriormente nell’attività quotidiana la forte vocazione industriale dimostrata in questi anni dalle tre aziende”.

In attesa della decisioni degli organi deliberativi, le organizzazioni sindacali pretendono una strategia imprenditoriale e un’organizzazione del lavoro che siano in grado di rispondere alle sfide che nei prossimi mesi la nuova società dovrà affrontare: “Pensiamo, in particolare, alle gare di appalto per le quali siamo, purtroppo, ancora in assenza di una qualsiasi normativa sulla tutela dell’occupazione, all’individuazione dei bacini dove le gare andranno svolte e alla mancanza di un bando di gara tipo che garantisca il mantenimento dei livelli di qualità e sicurezza del servizio”.

Siena, 19 gennaio 2010

Argomenti: energia, FILCTEM |

“Ancora una volta sono i cittadini più deboli a pagare”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 19, 2010

Le OO.SS. confederali CGIL, CISL e UIL e dei pensionati SPI-CGIL e FNP-CISL della Valdelsa Senese sono venute a conoscenza, attraverso una lettera inviata a tutti gli utenti dei servizi residenziali della Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa (F.T.S.A.), dell’aumento delle tariffe per la compartecipazione al costo del servizio nelle Residenze Assistite per anziani, in vigore dal 1 Gennaio 2010. L’aumento deciso è di 6,70 euro al giorno, passando dai 43,30 euro ai 50,00 giornalieri, ovvero circa 200,00 euro in più al mese e 2.445,00 euro all’anno rispetto al 2009.

Riteniamo tale aumento eccessivo e non giustificato rispetto al costo della vita, in quanto le pensioni sono rimaste invariate ed i salari non hanno avuto aumenti, soprattutto in Valdelsa dove siamo di fronte ad una crisi dalle dimensioni eccezionali che sta mettendo in grande difficoltà economica centinaia e centinaia di famiglie.

Le OO.SS. non approvano il comportamento tenuto dalla Fondazione e dai Sindaci della zona che – pur avendo fatto notare in occasione dei recenti consigli comunali aperti le difficoltà da parte delle amministrazioni a garantire i servizi sociali – hanno assunto tale decisione senza sentire l’esigenza di aprire un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali, disconoscendo di fatto il ruolo degli attori sociali.

Le OO.SS. chiedono la sospensione di tale decisione ed un incontro urgente ai Sindaci e al Presidente della Fondazione per discutere in merito al possibile aumento delle rette delle RSA della Valdelsa Senese.

CGIL, CISL, UIL, SPI-CGIL e FNP-CISL Valdelsa Senese

Poggibonsi, 18 gennaio 2010

Argomenti: anziani, CGIL, pensionati, SPI, valdelsa |

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